Dagli Scarti al Valore: La Rivoluzione Green del Ficodindia Siciliano

Dagli Scarti al Valore: La Rivoluzione Green del Ficodindia Siciliano

Azienda: O.P La Deliziosa Società Cooperativa Agricola
Regione: Sicilia
Anno di realizzazione: 2003
Tipo di innovazione: Di marketing, Di processo, Di prodotto
Ambito Innovazione: Gestione dei sottoprodotti agricoli
Comparto/Prodotto: Frutticoltura » Altra frutta fresca (actinidia, fichi, fichi d'india, loti, nespole)

Hai mai pensato che ciò che scartiamo ogni giorno in agricoltura possa diventare il motore di una rivoluzione sostenibile? Il ficodindia, una pianta simbolo di resistenza e adattabilità, sta rivelando un potenziale straordinario grazie all’ingegno di chi ha saputo guardare oltre gli usi tradizionali. Scarti e sottoprodotti come pectine, betanine, mucillagini e olio di semi si trasformano in risorse preziose per industrie d’eccellenza come la parafarmaceutica, la nutraceutica e la cosmetica.

O.P La Deliziosa Società Cooperativa Agricola

Alle pendici dell’Etna, circondata da 500 ettari di fichidindia, sorge O.P. La Deliziosa, un'eccellenza imprenditoriale siciliana che combina passione per la terra e amore per la qualità, dando vita a prodotti di punta dell’ortofrutta italiana.

Siamo un’organizzazione di produttori che riunisce 112 membri, con una superficie coltivata di 1.600 ettari: 1.000 dedicati agli agrumi, 500 ai fichidindia e 100 ad altre colture. La nostra sede è a Biancavilla (CT), mentre gli impianti produttivi si estendono tra le province di Catania, Enna, Agrigento e Siracusa.

Grazie a impianti certificati e a un rigoroso disciplinare interno che garantisce tracciabilità e qualità, tutte le nostre produzioni rispettano i principi dell’agricoltura integrata. Ci specializziamo in prodotti d’eccellenza del territorio siciliano: agrumi (arance rosse, mandarini e limoni), fichidindia, pere, pesche, ortaggi e altre specialità locali. Dalla produzione al confezionamento, ogni fase è pensata per garantire freschezza, sostenibilità e autenticità.

Territorio e unicità

Sicilia. Sole. Etna. Tre parole che racchiudono l’essenza di O.P. La Deliziosa. I nostri prodotti crescono su terreni ricchi e fertili, come il suolo vulcanico dell’Etna, che conferisce ai fichidindia caratteristiche organolettiche straordinarie. Grazie alle certificazioni D.O.P. (come il Fico d’India dell’Etna) e I.G.P. (come l’Arancia Rossa di Sicilia), valorizziamo l’identità territoriale dei nostri frutti, offrendo ai consumatori l’esperienza unica dei sapori autentici siciliani.

Ci impegniamo a preservare il gusto e la freschezza dei prodotti grazie a metodi tradizionali e pratiche sostenibili. Disponiamo di uno stabilimento moderno ed efficiente, dotato di celle frigorifere, linee di lavorazione automatizzate e confezionatrici all’avanguardia, per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più esigente.

Sicilio: il marchio del Ficodindia dell’Etna D.O.P.

Da terra, aria e fuoco di Sicilia nasce un prodotto unico al mondo: il Ficodindia dell’Etna D.O.P.. Con il marchio Sicilio, O.P. La Deliziosa promuove l’eccellenza di questo frutto, esaltandone la genuinità e la qualità. Sicilio rappresenta il meglio della produzione alle pendici dell’Etna, con proprietà organolettiche e nutrizionali straordinarie, pensato per conquistare le tavole di consumatori italiani e internazionali.

Siamo la prima azienda in Italia a puntare su un progetto su larga scala dedicato al ficodindia, un simbolo del nostro territorio. Dall’ideazione del marchio al confezionamento, mettiamo in campo le nostre competenze per valorizzare questo frutto unico.

Qualità certificata

La qualità è il cuore del nostro lavoro. Il nostro team di agronomi e tecnici segue con attenzione ogni fase della produzione, applicando rigorosi standard internazionali come GlobalGap, B.R.C., I.F.S. e il sistema di autocontrollo H.A.C.C.P.. Garantiamo processi produttivi sicuri e rispettosi, che si riflettono in un prodotto confezionato di altissimo livello.

Con O.P. La Deliziosa, portiamo in tavola il meglio della tradizione ortofrutticola siciliana, con uno sguardo rivolto al futuro e una missione: rendere l’eccellenza un’esperienza quotidiana per tutti i nostri clienti.

 

Altre informazioni

Codice ATECO
01.23
Codice CCIAA
02501480871
Codice CUAA
02501480871
Classificazione RRN
Organizzazioni dei produttori e degli allevatori
Settore/comparto
Prodotti ortofrutticoli
Tipo di ente (classificazione 2014-2022)
Altro
Esperienze e collaborazioni
Esperienza pregressa in progetti R&S
Competenze ed esperienze pregresse

"L’O.P. LA DELIZIOSA opera principalmente nel settore del ficodindia ed agrumicolo, producendo, confezionando e commercializzando agrumi, fichidindia, albicocche, pesche e nettarine. L’insieme dei processi di produzione, condizionamento, confezionamento e commercializzazione consente all’O.P. La Deliziosa di proporsi come una delle più aggiornate e dinamiche aziende emergenti nei settori agrumicolo e ortofrutticolo siciliano; dispone di moderno ed efficiente stabilimento, con celle frigo e celle di smistamento prodotto finito; ciò consente alla azienda di operare con criteri di efficienza e flessibilità finalizzati alla piena soddisfazione della clientela. La continua ricerca dello standard migliore viene eseguita da uno staff di agronomi che segue il prodotto fin dalla produzione in campagna, applicando lo standard GlobalGap.  OP La deliziosa, in qualità di soggetto collettivo ha già partecipato a bandi PSR in particolare 3.2 relativamente alla valorizzazione delle produzioni ficodindicole DOP ed ha in programma di intraprendere ulteriori azioni di cooperazione volte alla promozione. 
L’azienda inoltre lavora all’interno del proprio stabilimento prodotti primari condizionati e destinati alla vendita oltre che una linea di lavorazione di IV gamma."
 

EbioScart: Bio prodotti estratti dai ficodindia siciliani

Azienda: O.P La Deliziosa Società Cooperativa Agricola
Regione: Sicilia
Anno di realizzazione: 2003
Tipo di innovazione: Di marketing, Di processo, Di prodotto
Ambito Innovazione: Gestione dei sottoprodotti agricoli
Comparto/Prodotto: Frutticoltura » Altra frutta fresca (actinidia, fichi, fichi d'india, loti, nespole)
Origine dell'idea innovativa

L'idea innovativa del progetto EBioScart – GO FICO è nata dalla sfida raccolta da un gruppo di condizionatori agricoli, ossia professionisti e tecnici impegnati nel migliorare le coltivazioni attraverso tecniche innovative, con l'obiettivo di valorizzare gli scarti e i sottoprodotti del ficodindia. Questi esperti hanno intravisto il potenziale economico inesplorato della pianta, riconoscendo come i suoi derivati, tra cui pectine, betanine, mucillagini e olio di semi, possano rappresentare risorse preziose per settori ad alto valore aggiunto quali le industrie parafarmaceutiche, nutraceutiche e cosmetiche.

Grazie agli studi condotti dal CNR, dall'Università di Catania e dai partner del progetto, con il supporto del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia (PSTS) come capofila, è stato possibile integrare le conoscenze tradizionali con i principi dell’Agricoltura 4.0. Questa sinergia ha permesso di trasformare gli scarti in nuove opportunità, raddoppiando il valore economico del ficodindia, già riconosciuto come prodotto di successo sia in Italia che nei mercati internazionali.

Il progetto si fonda su una visione di economia circolare e sostenibilità, supportata dalla misura 16.1 del PSR Sicilia 2014-2020, e mira a intercettare nuovi segmenti di mercato attraverso l'innovazione tecnologica, coinvolgendo tutta la filiera produttiva, dai coltivatori alle industrie di trasformazione.

Descrizione innovazione

L'innovazione del progetto EBioScart – GO FICO risiede nella valorizzazione degli scarti e sottoprodotti del ficodindia attraverso tecnologie avanzate e sostenibili per la bioeconomia. Grazie all'implementazione di un'innovativa linea di macchinari, presso l'OP La Deliziosa, sono state sviluppate metodologie per separare ed estrarre componenti preziose dai ficodindia, come pectine, betanine, mucillagini e olio di semi. Questi bio-prodotti si distinguono per il loro elevato valore aggiunto e trovano applicazione in settori come la cosmetica, la nutraceutica, la farmaceutica e l'agroalimentare.

Gli estratti di ficodindia sono stati studiati per applicazioni innovative, tra cui:

  • La sostituzione parziale o totale di conservanti di sintesi nelle carni fresche.
  • La stabilizzazione del colore di succhi e bevande grazie all'impiego di tecnologie a microonde, con riduzione dei tempi e delle temperature di trattamento.
  • La formulazione di alimenti funzionali grazie al loro elevato potere antiossidante.

Inoltre, il progetto include l’utilizzo del digestato per l’efficientamento biodinamico del suolo, contribuendo a chiudere il ciclo produttivo in un’ottica di economia circolare.

I bio-prodotti siciliani derivati dai ficodindia si sono dimostrati superiori rispetto a quelli prodotti in altre parti del mondo, come confermato dalla validazione economica e scientifica condotta dal Di3A dell'Università di Catania e altri partner del progetto. La Sicilia, che rappresenta il 97,8% della produzione nazionale di ficodindia, ha visto in questa innovazione una risorsa multifunzionale, capace di:

  • Incrementare il reddito delle imprese agricole.
  • Contrapporsi all'esodo rurale e allo spopolamento.
  • Contribuire alla tutela ambientale prevenendo il dissesto idrogeologico.

Questa trasformazione non solo risolve problemi concreti delle imprese, ma con una capacità di lavorazione di 300 tonnellate, permette di ripagare l'investimento in cinque anni, dimostrando la sostenibilità economica del modello

 

Documentazione e video del webinar "Biodiversità come fattore di innovazione"

Ismea, nell'ambito del Programma della Rete Rurale Nazionale, in collaborazione con l'Accademia dei Georgofili, l'8 aprile ha realizzato un webinar dal titolo “Biodiversità come fattore di innovazione” - Istituzioni, tecnici e imprese agricole a confronto.

Un evento coinvolgente e informativo che ha esplorato il potenziale della biodiversità nel promuovere l'innovazione nel settore agricolo.

24 Aprile 2024

Webinar: Risparmio energetico in agricoltura: l’innovazione ci aiuta

Ismea, nell'ambito del Programma della Rete Rurale Nazionale, in collaborazione con l'Accademia dei Georgofili, il prossimo 14 settembre alle ore 15.30 organizza il webinar dal titolo “Risparmio energetico in agricoltura: l’innovazione ci aiuta” - Istituzioni, tecnici e aziende agricole a confronto.

29 Agosto 2023

Innovazione in agricoltura, motore della competitività e della sostenibilità ambientale, economica e sociale

Al via l'indagine della Rete Rurale Nazionale, realizzata da Ismea in collaborazione con Heritage House e ImageLine, finalizzata a comprendere l'approccio all'innovazione da parte delle aziende agricole italiane.
In particolare, con riferimento agli investimenti in soluzioni tecnologiche, l'obiettivo è stimarne il livello di diffusione e l'impatto in termini di sostenibilità delle attività agricole e zootecniche, nonché cogliere i possibili ostacoli alla loro adozione e all'accesso agli strumenti di agevolazione.

 

27 Giugno 2022
Le ciliegie di qualità vogliono la copertura

Le ciliegie di qualità vogliono la copertura

Azienda: Boni Silvano e Ezio Soc. Agr. Semplice
Regione: Veneto
Anno di realizzazione: 2015
Tipo di innovazione: Di processo, Di prodotto
Ambito Innovazione: Gestione aziendale
Comparto/Prodotto: Frutticoltura » Frutta a nocciolo (albicocche, ciliegie, nettarine, pesche, susine)

Nessuna coltura come il ciliegio ha saputo rinnovarsi tanto e in così poco tempo. Le innovazioni genetiche (varietà e portinnesti nanizzanti) e tecnologiche (alte densità e forme di allevamento, sistemi di protezione e difesa, innalzamento qualitativo) hanno acceso un grande interesse verso questa coltura. Siamo passati dai vecchi impianti con grandi alberi (in forte calo ovunque) a quelli moderni e intensivi (con densità salite a 600-1.200 piante/ha).

INNOCER: INNOVAZIONI DI PRODOTTO E DI PROCESSO PER UNA CERASICOLTURA DI QUALITA'

Azienda: Boni Silvano e Ezio Soc. Agr. Semplice
Regione: Veneto
Anno di realizzazione: 2015
Tipo di innovazione: Di processo, Di prodotto
Ambito Innovazione: Gestione aziendale
Comparto/Prodotto: Frutticoltura » Frutta a nocciolo (albicocche, ciliegie, nettarine, pesche, susine)
Impianto a fusetto con rete antigrandine
Origine dell'idea innovativa

La moderna cerasicoltura specializzata rappresenta una realtà consolidata in molti Paesi europei. Diversamente da altre specie frutticole, le ciliegie sono una sicura fonte di reddito per i produttori agricoli, grazie soprattutto a un'offerta ancora inferiore alla domanda e a una remunerazione adeguata per il prodotto di qualità da parte del mercato.

La ripresa degli investimenti a ciliegio, particolarmente evidente in regioni come l'Emilia-Romagna e il Trentino Alto Adige (rispettivamente, con l'11 e il 9% delle superfici destinate a ciliegio, contro una media nazionale che non supera il 3%), è in gran parte dovuta all'applicazione delle moderne tecnologie di impianto, vale a dire: utilizzo di portinnesti nanizzanti e semi-nanizzanti verso sistemi a densità di piantagione elevate (800-1.200 alberi/ha) con alberi gestibili per lo più da terra, precocemente produttivi (già al II o III anno) e livelli di fruttificazione elevati e costanti negli anni (rese di 10-15 ton/ha).

Anche i livelli qualitativi sono decisamente migliorati rispetto al recente passato, grazie all'introduzione di nuove varietà con caratteristiche pomologiche di pregio e in linea con le attuali richieste del mercato: pezzatura elevata, consistenza della polpa, elevato tenore in zuccheri, colore ben definito.

In questo contesto si inserisce il Progetto Innocer "Innovazioni di prodotto e di processo per una cerasicoltura di qualità", finanziato dalla Regione Veneto, PSR misura 124, con l'obiettivo prioritario di sperimentare e collaudare queste nuove tecnologie nell'area di coltivazione veronese, per tradizione altamente vocata alla coltivazione del ciliegio.

Oltre allo studio dei nuovi sistemi di impianto, il progetto mirava all'introduzione di nuove tecniche nella fase vivaistica per migliorare la qualità delle piante destinate a tali sistemi di impianto consentendo al contempo  una riduzione del ciclo di produzione delle piante in vivaio, con conseguente riduzione dei costi dei materiali vivaistici e, dunque, un risparmio nell'investimento iniziale da parte del frutticoltore.

Inoltre il progetto introduceva nuovi sistemi di difesa dalle principali avversità nei ceraseti, quali: coperture dalla pioggia, dalla grandine, dagli uccelli.

Per maggiori informazioni sul progetto clicca qui

Descrizione innovazione

Il progetto si è svolto attraverso 3 azioni principali svolte da tre aziende agricole partner e da un'istituzione scientifica qualificata, il Dipartimento di Scienze agrarie dell'Università di Bologna (Dipsa).

Presso l'Azienda Terranegra a Legnago (VR) si sono studiate le nuove forme di allevamento adatte agli impianti ad alta e altissima densità e la difesa delle produzioni con sistemi a massima sicurezza, ecosostenibili e facilmente applicabili ai nuovi impianti.  La sperimentazione ha valutato un sistema di impianto a Y trasversale alla 5a foglia utilizzando il portinnesto Gisela 6 e Weiroot 158 e le varietà Rita, Early Bigi, Brooks e Prime Giant a una densità di 1.750 alberi/ettaro, dotato di un sistema di copertura antipioggia Oroplus Plastik sopra tunnel (test) e con teli riflettenti Extenday sotto chioma che ha permesso una maggiore intensità e uniformità di colorazione dei frutti".

L'azienda Top Plant Vivai di San Bonifacio (VR), capofila del progetto, ha valutato la riduzione del ciclo di produzione in vivaio e il conseguente contenimento dei costi di produzione delle piante attraverso il collaudo e l'applicazione di tecniche innovative di produzione e di gestione, per un prodotto finale di qualità da destinare alla costituzione di impianti di ciliegio ad alta e altissima densità (HDP e VHDP). In particolare, dopo aver testato le diverse tipologie di innesto, si è visto che il microinnesto si dimostra vincente quando si vuole lanciare una nuova varietà e si ha poco materiale a disposizione, riducendo i tempi e i costi. Rispetto agli innesti a banco, inoltre, ci sono meno fallanze.

La terza parte del progetto ha coinvolto la nostra azienda agricola, dove  si è collaudato un sistema di impianto a fusetto alla 5a foglia, realizzato con il portinnesto nanizzante Gisela 6 e le varietà Regina, Kordia, Ferrovia, Black Star, Grace Star, Vera, Prime Giant, Early Star, Early Bigi, Sweet Early a una densità di 1.110 alberi/ettaro, dotato di un sistema di copertura antipioggia a reti piane e di reti antigrandine. I benefici che abbiamo ottenuto e continuiamo ad avere dal progetto sono:

  • Riduzione dei costi di raccolta per l’utilizzo di portinnesti nanizzanti che permettono di raccogliere a una velocità praticamente doppia perché si opera o da terra o da carro, senza scale.
  • Sitema di impianto a fusetto 4,5x2, arrivando a produrre tra i 20 e i 25 kg per piante, alias circa 22 tonnellate di ciliegie per ettaro.
  • L’investimento per la copertura antigrandine e antipioggia ha permesso di avere una coltura redditizia, in quanto la copertura ci consente di ottenere frutti di ottima qualità (per il mercato il prodotto di qualità è rappresentato da frutti grossi, senza difetti e buoni da mangiare). Entrando nello specifico, la copertura, soprattutto su alcune varietà come Sweet Early, ci permette di raccogliere senza danni il 95% dei frutti; mentre quelle all'inizio e alla fine dei filari, che in genere sono suscettibili agli agenti atmosferici, spesso risultano rovinate e non buone per la commercializzazione.

 

Bando relativo all'attuazione dell'intervento SRH03 "Formazione imprenditori e addetti" Settore forestale del CSR Piemonte 2023-27

Il bando prevede il finanziamento di iniziative di formazione professionale in ambito forestale, compresi i percorsi formativi di cui alla Determinazione dirigenziale n. 813/DA1415 del 19.12.2007 “Individuazione di profili professionali descritti per competenze ed attività, di percorsi formativi per il comparto forestale ed ambientale” e s.m.i., contenuti nel Repertorio delle qualificazioni e degli standard formativi della Regione Piemonte, e di cui all’Allegato IV.

11 Dicembre 2024

Bando relativo all'attuazione dell'intervento SRH02 "Formazione consulenti e addetti AKIS" e intervento SRH06 "Servizi di back office per l’AKIS "del CSR Lombardia 2023-27

Gli interventi SRH02 e SRH06 sono finalizzati al miglioramento dei servizi di consulenza aziendale attraverso la crescita e la condivisione delle conoscenze e delle competenze professionali e al miglioramento delle relazioni tra gli attori dell’AKIS1, anche quelli che operano all’interno della Pubblica Amministrazione, promuovendo attività di informazione, formazione e scambi di esperienze professionali.

11 Dicembre 2024

Bando per l'attuazione dell'Intervento SRH01 – Erogazione servizi di consulenza - Anno 2024 del CSR Veneto 2023-27

Il presente bando sostiene esclusivamente i servizi di consulenza aziendale rivolta alle imprese agricole.  Le imprese agricole possono fruire del servizio di consulenza aderendo ai progetti presentati dai soggetti che prestano servizi di consulenza, beneficiari del sostegno.

11 Dicembre 2024
Serinnovation: Un Nuovo Capitolo per la Seta Italiana

Serinnovation: Un Nuovo Capitolo per la Seta Italiana

Azienda: Il brolo società agricola srl
Regione: Veneto
Anno di realizzazione: 2023
Tipo di innovazione: Di processo, Di prodotto
Ambito Innovazione: Gestione aziendale
Comparto/Prodotto: Zootecnia

Immagina una filiera serica in cui tradizione e innovazione si incontrano per dar vita a un modello produttivo sostenibile, tecnologicamente avanzato e socialmente inclusivo. È questa la visione di Serinnovation, il progetto che punta a rilanciare la gelsibachicoltura italiana e riportare la seta Made in Italy al centro del panorama agricolo e industriale.

Il brolo società agricola srl

Leader partner del progetto Serinnovation, l’Azienda agricola Il Brolo nasce nel 2015 a Teolo, in zona Parco dei Colli Euganei, sulle cantine ed edifici di servizio dell’adiacente Villa Bembiana di Abano Terme.
La mission aziendale, propria anche della Cooperativa Sociale Idee Verdi che ne ha ispirato la fondazione, è l’inserimento lavorativo delle persone che vivono un disagio sociale. Questo obiettivo, assieme alle caratteristiche ambientali dell’area, permette la valorizzazione dell’imprenditoria agricola locale e la riscoperta e riqualificazione di attività rurali tra cui la gelsibachicoltura, ricercando una dimensione di accoglienza e famigliarità.
Oltre alla realizzazione di una nuova struttura per l’allevamento del baco da seta, l’azienda si è impegnata nella realizzazione di alcuni ettari di gelseti per lo studio dei sesti di impianto più idonei alla meccanizzazione e nel successivo collaudo in campo di un prototipo per la raccolta meccanizzata del cibo del baco da seta, la foglia.

Nel 2017, insieme ad altri allevatori, ha contribuito a fondare la Rete di Imprese Agricole “Bachicoltura Setica”.

Nel 2019 ha collaborato ad un progetto innovativo con la realizzazione presso le proprie strutture del “Silk Pavillon II” del prof. Neri Oxman del Mit di Boston. La bioarchitettura è stata poi esposta presso il MoMA di New York da Febbraio a Settembre 2020.
Il Brolo è anche un’azienda vitivinicola: nei suoi vigneti sono coltivate varietà tipiche dei colli euganei, puntando al mantenimento della biodiversità. In programma ha anche la creazione di un punto di ristoro e di accoglienza.

Altre informazioni

Classificazione RRN
Imprese agricole e forestali
Tipo di ente (classificazione 2014-2022)
Impresa agricola

Serinnovation: Innovazione e Sostenibilità per la Nuova Era della Seta Italiana

Azienda: Il brolo società agricola srl
Regione: Veneto
Anno di realizzazione: 2023
Tipo di innovazione: Di processo, Di prodotto
Ambito Innovazione: Gestione aziendale
Comparto/Prodotto: Zootecnia
Origine dell'idea innovativa

Il progetto Serinnovation si colloca nel contesto della gelsibachicoltura italiana, una tradizione antica che, nel tempo, ha perso competitività a causa della globalizzazione e della mancanza di innovazione nella filiera. Il contesto di riferimento è quello della riscoperta della seta italiana come prodotto di alta qualità, sostenibile e tracciabile, per rispondere a una crescente domanda di prodotti locali ed ecologici.

L'idea innovativa del progetto consiste nella creazione di un modello di gelsibachicoltura moderno e sostenibile, che unisce innovazione tecnologica e valorizzazione delle pratiche tradizionali. Ciò include l'introduzione di macchinari per la meccanizzazione del raccolto delle foglie di gelso e per l'allevamento dei bachi da seta, lo sviluppo di tecniche di coltivazione avanzate e la formazione di nuovi operatori per garantire competenze specifiche nel settore. Inoltre, il progetto si distingue per l'attenzione all'economia circolare, trasformando gli scarti di produzione in materie prime per altre filiere.

Grazie a una filiera completamente certificata e tracciabile, Serinnovation non solo favorisce la diversificazione delle colture agricole, ma promuove anche la sostenibilità ambientale e la creazione di nuove fonti di reddito per le aziende coinvolte. Questo approccio innovativo si avvale della collaborazione tra enti di ricerca, aziende agricole e partner scientifici, come il CREA e il dipartimento TESAF dell'Università di Padova, per trasferire conoscenze e competenze avanzate alle realtà produttive

Descrizione innovazione

L'innovazione alla base del progetto Serinnovation si concentra sulla trasformazione della filiera serica italiana attraverso l'introduzione di pratiche avanzate, tecnologie innovative e un approccio collaborativo. Questo primo gruppo operativo sulla gelsibachicoltura punta a rilanciare la produzione di seta Made in Italy attraverso un modello basato sulla sostenibilità, la meccanizzazione, la diversificazione colturale e la creazione di una filiera certificata e tracciabile.

Uno dei principali elementi innovativi è l'introduzione della meccanizzazione nei processi di raccolta delle foglie di gelso e nell’allevamento dei bachi da seta. Ciò comporta l’adozione di macchinari moderni per ottimizzare la produzione e ridurre i costi operativi. Serinnovation mira a rendere i processi produttivi più efficienti e accessibili, aprendo nuove opportunità di reddito per le aziende agricole, soprattutto quelle con un approccio più sostenibile e meno intensivo all'agricoltura.

Inoltre, il progetto enfatizza la sostenibilità ambientale attraverso l'economia circolare, con l'obiettivo di trasformare gli scarti della sericoltura in nuove materie prime utilizzabili in settori innovativi come il tessile, la gioielleria, la moda, la cosmetica e altri settori industriali. La valorizzazione di questi sottoprodotti è un chiaro esempio di come l'innovazione possa integrarsi con pratiche agricole sostenibili per creare un circolo virtuoso in termini ambientali ed economici.

Serinnovation include anche un'importante componente sociale: attraverso attività di formazione e inclusione, il progetto offre strumenti di riqualificazione professionale ad aspiranti gelsibachicoltori, con un'attenzione particolare all'inclusione sociale. Alcuni partner sono infatti esperti nell'inserimento lavorativo di persone con disabilità, migliorando così sia la sostenibilità economica del settore sia la qualità della vita di individui svantaggiati.

Infine, l'approccio del progetto include la collaborazione con enti scientifici, come CREA e l'Università di Padova, per assicurare l'applicazione delle migliori pratiche agricole basate sulla ricerca scientifica. L’obiettivo è fornire sia agli agricoltori che agli operatori della filiera un supporto concreto attraverso la formazione e la condivisione di competenze, promuovendo al contempo la replicabilità del modello innovativo attraverso altre realtà agricole italiane ed europee.

Questo approccio multidimensionale—che unisce innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, formazione sociale e sviluppo di una filiera certificata e tracciabile—rappresenta l'essenza dell'innovazione portata avanti da Serinnovation, ponendo le basi per un nuovo modo di fare sericoltura in Italia con prospettive di diversificazione economica per le aziende agricole