FIRAB – Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica

Altre informazioni

Classificazione RRN
Università degli Studi e Enti di ricerca
Tipo di ente (classificazione 2014-2022)
Ente di ricerca
Esperienze e collaborazioni
Altre collaborazioni in GO
Esperienza pregressa in progetti R&S
Competenze ed esperienze pregresse

"FIRAB, nella sua attività̀ istituzionale, risponde alle esigenze di innovazione produttiva e commerciale del settore biologico e biodinamico valorizzando il lavoro delle aziende che sperimentano pragmaticamente opzioni tecniche e approcci di gestione delle risorse naturali, dando vita a positive ricadute ambientali e sociali. FIRAB favorisce la divulgazione e la condivisione delle esperienze di ricerca, promuovendo momenti di confronto tra agricoltori e il rafforzamento della rete di aziende sperimentali in Italia e in Europa. FIRAB rappresenta inoltre un veicolo di informazioni che si muove lungo il triangolo che unisce mondo produttivo, della ricerca e istituzionale: esperienze, studi e politiche trovano nella Fondazione un’occasione di sintesi e di coordinamento, permettendo ai diversi protagonisti di meglio esercitare il proprio ruolo e la propria funzione.Sulle tematiche pertinenti al progetto, FIRAB ha ricoperto il ruolo di responsabile scientifico e della dissemination del progetto europeo GLAMUR che pone a confronto i sistemi alimentari globali e locali, nel quadro del 7° Programma Quadro di Ricerca dell’UE; ha promosso il progetto DARE di Democratizzazione della ricerca agricola in Europa per la costruzione di partenariati tra ricercatori e agricoltori, su fondi del programma Grundtvig UE (2014-’15); è partner del progetto di ricerca europeo DiverIMPACTS (in H2020) e vice-leader del WP dedicato ai casi di studio, volto a studiare e migliorare il potenziale di diversificazione colturale a basso impatto del settore agricolo (2017, in itinere); è stato partner del progetto di ricerca Transmango (progetto finanziato con fondi del 7°Programma Quadro di Ricerca dell’UE) sulle determinanti della sicurezza alimentare in Europa (2014-2018); ha concorso al progetto Agroecology and food systems sulla concertazione sociotecnica in agroecologia, su fondi della Fondazione statunitense Venture Fund; ha realizzato il progetto SEMENte partTEcipata sul recupero e la valutazione di varietà antiche e locali di frumento, su fondi del programma LIFE Ambiente. Ha inoltre promosso giornate di socializzazione della perimentazione aziendale da parte di agricoltori biologici, in collaborazione con AIAB; realizzato studi di mercato e di quantificazione dell’export biologico italiano verso i Paesi dell’UE per conto dell’ISMEA; svolto indagini sui prezzi nei negozi specializzati biologici; condotto il progetto PEI-AGRI-BIO sul posizionamento del biologico in ambito dei Partenariati Europei di Innovazione e per la determinazione delle metodologie più idonee ad una efficace implementazione dell’approccio PEI al biologico, su fondi Mipaaf come anche il progetto Biodurum sull’ottimizzazione di pratiche colturali biologiche in sistemi durogranicoli;nel quadro di Misure PSR realizzato il progetto Giardino delle Esperidi di caratterizzazione e valorizzazione della biodiversità coltivataerbacea ed arborea, su fondi PSR (Misura 214) della regione Calabria e il progetto Cereali Resilienti (setting up e progetto
attuativo) per la Misura 16 della regione Toscana, in cooperazione con RSR. In Veneto è impegnato nelle Misure 16.1 e 16.2 del progetto Territori Bio."