Adozione di Modelli Innovativi per la Gestione dei pascoli per la Qualità Alimentare ed Ecosistemica
Elaborare dei modelli di gestione razionale dei pascoli naturali con specifico riferimento alle caratteristiche pedoclimatiche e floristiche dei pascoli campani. Individuare indicatori sintetici di qualità ambientale dei pascoli (suolo, comunità vegetali ed animali). Elaborare protocolli di allevamento tesi a raggiungere elevati livelli di benessere degli animali. Valutare la qualità dei prodotti dell’allevamento a seguito del PRV e dell’adozione dei disciplinari. Produrre uno specifico disciplinare di produzione, ai sensi del Reg. 1151/12 titolo IV, art29 e 31, basato sulla corretta gestione dei pascoli e quindi sul ridotto impatto ambientale e il riscontro commerciale.
Il progetto AMIPAE ha permesso di mettere a punto un design sperimentale multidisciplinare efficiente per valutare gli effetti del pascolo razionale; gli indicatori utilizzati coerentemente a quanto previsto dal progetto hanno creato una base conoscitiva che potrà essere applicata in futuro ad altri casi sperimentali simili. Sulla base dei risultati ottenuti il pascolo razionale non crea differenze nella ricchezza floristica a breve termine. In particolare, non sono state osservati incrementi nel numero di specie alloctone invasive che rappresenta uno degli indici negativi considerati. Questo risultato è perfettamente in linea con quanto riportato in letteratura; i risultati potrebbero variare nel futuro continuando ad applicare il PRV nelle stesse aree, evidenziando dinamiche e processi ancora più incoraggianti. Il pascolo intensivo nelle aree sottoposte a PRV non ha determinato effetti negativi sul suolo rispetto all’area pascolata; questo dato è risultato già pochi giorni dopo l’allontanamento degli animali dalle aree sperimentali. Il doppio turno di pascolo non ha alterato in maniera negativa le proprietà del suolo rispetto all’area non pascolata. Inoltre, i risultati del progetto AMIPAE assumono una rilevanza internazionale se inquadrati nel contesto dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile adottata dall’Assemblea Generale ONU del 25 settembre 2015. Per quanto riguarda il benessere animale, per le aziende in prova il confronto tra il gruppo pascolo tradizionale vs voisin, non ha presentato differenze statisticamente rilevanti. A spiegazione di tali risultati va considerato che le condizioni del gruppo controllo già risultano alte e che il voisin, non provoca delle modifiche di condizioni che possano limitare i livelli di benessere dei soggetti allevati. L’applicazione del PRV consente di soddisfare la maggior parte delle esigenze nutrizionali degli erbivori alimentati prevalentemente con erba, mantenendo il cotico erboso in uno stato in cui è massimizzata la produzione e la qualità del foraggio. Ancora, la carne prodotta a base di erba ha un tenore più basso di colesterolo rispetto a quella allevata in intensivo. Ciò permette di aderire alla certificazione biologica e ad altri sistemi di certificazione, consentendo agli allevatori di spuntare prezzi più elevati per i loro prodotti.
Il progetto prevede l'applicazione del metodo innovativo "Voisin" (PRV) finalizzato alla realizzazione di un processo razionale nella gestione dei pascoli in considerazione dei tre elementi assoluti di riferimento "pianta-suolo-animale" assunti come un’unità ecologica sistemica nella quale ogni elemento deve essere preso in considerazione in funzione delle sue continue interazioni con gli altri elementi. Il PRV è quindi un sistema innovativo che permette agli animali di disporre di un foraggio di alta qualità nutrizionale ed elevata pascolabilità.A questo bisogna aggiungere un aumento delle performance produttive, carne e latte.
Il "PRV" sarà applicato su aziende, partner del progetto, che hanno aderito mettendo a disposizione le loro aziende scelte in tre province diverse, Avellino, Salerno e Benevento, e con tipologie diverse in modo da poter testare il "PRV" in condizioni ambientali, climatiche e pedologiche diverse. Inoltre tutte le aziende hanno disposto che una parte del pascolo sia gestito con i metodi tradizionali in modo da poter effettuare le dovute analisi di raffronto con il Voisin.
E' necessario attuare delle forme di gestione degli animali al pascolo in modo da: massimizzare i livelli di ingestione e il rendimento energetico della razione in termini di latte e carne; rispettare i ritmi della mandria o del gregge (benessere); preservare e migliorare la qualità foraggera delle cotiche preservandone la biodiversità specifica; ridurre il calpestio, i sentieramenti e i conseguenti fenomeni di erosione superficiale; mantenere o migliorare il livello di qualità ambientale; conservare e preservare gli habitat. Sono quindi necessari dei metodi di pascolamento, come il PRV, orientati ad armonizzare le molteplici varianti legate all’attività pastorale nel modo più naturale possibile, evitando o riducendo al minimo gli interventi meccanici. Il PRV mira ad aumentare la sostenibilità dal punto di vista economico e ambientale rispetto alle pratiche tradizionali, ha l’obbiettivo di garantire agli animali un alto livello di benessere, migliorare la struttura e la fertilità del suolo e aumentare la produttività per ettaro rispetto al pascolamento libero e/o all’impianto di colture annuali.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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Pagina web sul sito della Regione Campania
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Link ad altri siti che ospitano informazioni del progetto
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Sito web del progetto
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Sito web
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Video A.M.I.P.A.E. IL PASCOLO RAZIONALE VOISIN
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Materiali utili
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Video del convegno finale
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Materiali utili
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Video spot - LA TUTELA AMBIENTALE
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Materiali utili
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Video spot - IL PASCOLO RAZIONALE
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Materiali utili
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Video spot - LA QUALITÀ DEI PRODOTTI
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Materiali utili
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