Olivo in Liguria: innovazione nelle strategie, tecniche e metodologie produttive a basso impatto finalizzate all’incremento quanti – qualitativo della produzione
L’obiettivo di OLig+ è incrementare e migliorare la produzione olivicola, sia in contesti di agricoltura integrata che di agricoltura biologica, dal punto di vista quanti - qualitativo attraverso:
1. STRATEGIE DI DIFESA FITOSANITARIA INNOVATIVE:
1a. STRATEGIE DI DIFESA CONTRO BACTROCERA OLEAE
- verifica di nuove strategie di difesa attuabili in Liguria, anche in olivicoltura biologica;
- adozione di metodologie di previsione, monitoraggio e difesa attraverso applicazioni mobile;
1b. MITIGAZIONE DELLA CASCOLA TARDIVA, CAUSATA DALL'EMERGENZA DI PARASSITI FUNGINI E FAVORITA DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI
- individuazione di strumenti di monitoraggio e previsione delle condizioni climatiche e definizione degli interventi di difesa, finalizzati alla riduzione della cascola delle drupe.
2. TECNICHE DI POST-RACCOLTA E LAVORAZIONE IN FRANTOIO, FINALIZZATE ALLA CONSERVAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELL'OLIO
- individuazione delle migliori tecniche utilizzabili in frantoio per la mitigazione dei difetti delle olive in entrata (danni da mosca, marciumi, riscaldo)."
Il progetto intende sviluppare attività dedicate alla difesa fitosanitaria e alla mitigazione delle conseguenze che gli attacchi di patogeni e parassiti possono avere al momento della trasformazione delle olive in olio.
Pertanto, si intende agire sia in campo, sia in post-raccolta.
Attivià di campo:
- verifica di nuove strategie di difesa olivicoltura integrata e biologica;
- adozione di metodologie di previsione, monitoraggio e difesa attraverso applicazioni mobile;
- individuazione di strumenti di monitoraggio e previsione delle condizioni climatiche e conseguenti interventi di difesa, finalizzati alla riduzione della cascola delle drupe.
Attività in post-raccolta:
- individuazione delle migliori tecniche utilizzabili al termine della raccolta e in frantoio per la mitigazione dei difetti delle olive in entrata (danni da mosca, marciumi, riscaldo).
"L’olivicoltura ligure ha una grande tradizione, anche a livello industriale. La lunga fase di declino, iniziata dopo la seconda guerra mondiale, si è arrestata negli anni ’90 quando la qualità del prodotto (certificata dalla DOP) e le migliori tecniche di produzione hanno restituito una certa redditività alla coltura.
Il problema generale sollevato dalle imprese riguarda la necessità di rendere sostenibile la produzione di olive sia dal punto di vista quantitativo, che da quello qualitativo, particolarmente in relazione alla difesa contro B. oleae e di altre fitopatie emergenti che causano cascola tardiva delle olive. Presumibilmente, queste ultime sono strettamente connesse ai mutamenti climatici. Questi fenomeni, infatti, non sono soltanto liguri, ma comuni a tutto l'areale olivicolo del nord Italia e molti lavori scientifici e osservazioni di campo sembrano confermare la natura parassitaria come conseguenza dell'innalzamento delle temperature e dell'umidità nei mesi di settembre e ottobre.
Dal punto di vista della difesa insetticida e fungicida, il quadro è molto complesso e offre scarse possibilità di intervento chimico in futuro a causa delle:
- forti restrizioni all’uso del Dimetoato, il cui impiego sarà definitivamente vietato al 31/12/2019;
- limitazioni all’uso di Imidacloprid e sua prossima esclusione dall'agricoltura;
- limitate performancese degli altri mezzi chimici disponibili;
- necessità di adottare tecniche di difesa integrative a supporto di quella chimica (es. monitoraggio puntuale e affidabile, ...);
- limitazioni d'uso dei prodotti rameici (dal 01/01/2019 il Cu metallo è limitato a 28 Kg/ha da distribuire in un arco di 7 anni);
- comparsa di funghi che colpiscono il picciolo delle drupe e, favoriti da temperature e umidità elevate nel peiodo autunnale, causano la caduta dei frutti."
ADOZIONE DI STRUMENTI INFORMATICI E STRATEGIE DI DIFESA INNOVATIVE CONTRO BACTROCERA OLEAE E ALTRE FITOPATIE, ANCHE CAUSATE DAI MUTAMENTI CLIMATICI
La difesa fitosanitaria dell’olivo, anche in Liguria, sta attraversando una fase decisiva per il suo futuro. Infatti da una parte siamo in presenza di:
• riduzione dei mezzi tecnici a disposizione (ritiro dalla vendita del Dimetoato dal 31/12/2019 e dal 30/06/2020 interruzione dell'uso delle scorte aziendali)
• difficolta nel sostenere dal punto di vista tecnico-economico le reti di monitoraggio a grande scala territoriale
• diversificazione della base produttiva tra agricoltori professionali e figure di part-time più o meno professionalizzate
Al contempo si assiste a: crescente carenza di fornitura di assistenza tecnica specialistica capillare; incremento delle problematiche fitosanitarie, anche a seguito di nuovi pest “alieni”; aumento dell'abbandono degli oliveti e mancanza di lavorazioni del terreno.
Pertanto, si apre un difficile periodo di transizione, non coperto dai mezzi chimici e biologici, la cui efficacia è più che parziale e fortemente legata ad efficienti strumenti di monitoraggio e previsione, non ancora pienamente applicati.
A questi problemi, si sommano anche gli effetti dei mutamenti climatici che, garantendo temperature e umidità elevate ancora nei mesi di settembre e ottobre, favoriscono sia l'aumento delle generazioni di mosca, sia l'attacco di fitopatie secondarie sulla drupa.
Scopo dell'innovazione, pertanto, è:
A. l'introduzione di strategie e tecniche innovative di monitoraggio e lotta alla mosca dell’olivo;
B. la mitigazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici sugli attacchi di mosca e sui danni secondari causati sulle drupe da altri funghi e insetti.
Materiali e metodi per il raggiungimento degli scopi:
1. applicare modellista fitosanitaria basata sulla biologia del fitofago e sui dati climatici, integrata con tecniche innovative di monitoraggio ""partecipato"", attraverso l’utilizzo di un’applicazione per telefono cellulare (App) di facile interazione e consultazione (SSSA);
2. mettere a punto un approccio di monitoraggio partecipato contro B. oleae, al fine di incrementare la quantità di dati provenienti dal territorio e migliorare la precisione e di favorire la valutazione del rischio di infestazione dell'insetto durante tutto l’anno (SSSA);
3. mitigare l'effetto dei mutamenti climatici che stanno causando fenomeni di cascola autunnale delle drupe in maturazione (CeRSAA);
4. applicare e collaudare i prodotti (chimici, biologici, biotecnologici), le strategie e le tecniche di monitoragigo e difesa previsti ai punti (1), (2) e (3) in oliveti di riferimento, stimolare l'avvio di processi di estensione di etichetta, di mutuo riconoscimento o registrazione di mezzi di difesa, mediante saggi accreditati Centro di Saggio (CeRSAA);
5. trasferire le innovazioni tecnologiche e scientifiche nell'attuale rete di monitoraggio, con lo scopo di migliorare i servizi informativi (SSSA, anche con la collaborazione esterna del CAAR-Regione Liguria);
6. verificare l'interferenza delle soluzioni adottate sulla qualità dell'olio (controllo di panel di assaggio riconosciuti; controllo inolizione mediante strumenti NIR).
Risultati attesi:
- revisione complessiva delle strategie di difesa contro B. oleae e contro fisio e fitopatie emergenti;
- comprensione dell'interferenza dei mutamenti climatici sul quadro fitosanitario dell'olivo;
- introduzione dei necessari aggiornamenti nei disciplinari regionali di lotta integrata"
"MESSA A PUNTO DI TECNICHE DI LAVORAZIONE IN FRANTOIO, FINALIZZATE ALLA CONSERVAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELL'OLIO
Associata all'innovazione (1) viene introdotta e verificata anche l'individuazione e l'introduzione delle migliori tecniche utilizzabili in frantoio finalizzate a mitigare i difetti delle olive in entrata, causati da B. oleae, dalle punture di nutrizione della cmice asiatica, dai marciumi in fase di maturazione recentemente manifestatisi a caus anche dei mutamenti climatici e della rarefazione degli interventi di gestione della chioma delle piante (riduzione della frequenza delle potature, come dimostrato da una recente indagine effettuata da CeRSAA). L'insieme di questi fattori peggiora la qualità delle olive in entrata in frantoio e favorisce l'estendersi di fenomeni di riscaldo nelle fasi post raccolta e pre frangitura.
Questa innovazione prevede:
- il monitoraggio delle attività aziendali (azienda olivicola) durante la fase di post raccolta. La registrazione delle attività, la valutazione della qualità media del prodotto raccolto (misura delle alterazioni da B. oleae, funghi, danni meccanici, ...), la registrazione delle temperature registrate durante questa fase, produrrà un documento di buone pratiche dedicate all'olivicoltore (es. annullamento della defogliazione aziendale, alfine di mantenere la ventilazione della massa di olive, ...);
- montoraggio delle temperature delle olive durante tutta la fase di raccolta-pulitura-trasporto al frantoio-pre-frangitura;
- valutazione della qualità dell'olio (mediante analisi chimiche e organolettiche) in relazione ai diversi scenari qualitativi e termici delle olive rese al frantoio (microfrangiture), confrontando scenari diversi per: umidità del cumulo di olive; ossigenazione della partita; temperatura della partita; durata del periodo tra raccolta e frangitura; ... .
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Documentazione del workshop Innovazione e conoscenza per l’agricoltura: le sfide del futuro per la cooperazione in Liguria
I Gruppi Operativi, Liguria, PEI-AGRI, ItaliaTitolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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