Nuove tecniche di monitoraggio del bilancio del carbonio e dello stato di salute del castagneto da legno e da frutto
Valutare l'impronta ecologica del recupero del castagneto all'attualità di coltura da frutto all'interno di una matrice forestale, in termini di fissazione e sequestro del carbonio nel sistema suolo-pianta, di uso dell'acqua e di copertura del suolo, traendone indicazioni concrete per una gestione forestale efficace e sostenibile per la produzione congiunta di legno e di frutto.
Il ruolo delle foreste nel sistema agro-forestale del futuro Le foreste, opportunamente gestite, possono svolgere un ruolo prezioso per il miglioramento del bilancio del carbonio nei sistemi agro-forestali.
Le nuove tecnologie possono integrarsi armoniosamente con le competenze millenarie delle persone che operano nelle aree montane, fornendo supporto, possibilità di misurazione e valorizzazione dei risultati, spunti per la gestione delle nuove sfide poste dal cambiamento climatico.
Recupero del castagneto all’attualità di coltura e selezione di un sottoinsieme di piante. I castagni saranno monitorati in continuo con l’innovativo sistema TreeTalker e, per validazione, in parte anche con sensori Monitoring PAM. L’ingente quantitativo di dati ricevuto dalle piante sarà incrociato con un insieme di variabili climatiche e ambientali. L’analisi dei dati porterà a una più profonda comprensione dell’interazione tra castanicoltura, gestione forestale e ambiente. I contenuti saranno resi accessibili a operatori forestali, esperti e cittadini tramite modalità mirate: incontri e convegni, portale, applicazione scaricabile su smartphone e programmi formativi.
Nella maggior parte dell'Appennino italiano il castagneto si sta evolvendo verso un bosco misto con un importante presenza del Castanea sativa Mill. privo delle caratteristiche strutturali necessarie per l'produzione tradizionale di frutta. Di fronte a questo processo di rinaturalizzazione, la Regione Emilia-Romagna riconosce la desiderabilità di mantenere la crescita di castagni fruttiferi negli Appennini, come a risorsa per l'economia montana e come elemento caratterizzante del paesaggio e della tradizione. Il il recupero del castagneto nella coltura topica è tuttavia previsto solo nei casi più idonei condizioni, considerando non solo la zona fitoclimatica, ma anche le condizioni appropriate del micro-sito, procedendo così con interventi di recupero su piccole superfici (<500 mq) all'interno di una foresta matrice (art. 30, regolamento sulle foreste dell'Emilia-Romagna).
Lo scopo del progetto è valutare l'impronta ecologica di questo recupero fino all'attualità di coltivazione, in termini di fissazione e sequestro del carbonio nel sistema suolo-pianta, uso dell'acqua e terra copertina.
Il progetto pertanto propone di (i) diffondere metodi di analisi dell'idoneità stazionaria (Land Analisi di idoneità) per l'identificazione di aree potenzialmente adatte al recupero nella corrente situazione; (ii) applicare tecnologie intelligenti ea basso costo per monitorare l'impatto ambientale e sulla C ciclo di recupero del castagneto; (iii) applicare le stesse metodologie per monitorare la risposta della castagna ai cambiamenti climatici.
Tecniche innovative e a basso costo permetteranno ai castanicoltori di monitorare lo stato delle loro piante (sia da frutto che da legno) e lo sviluppo a seguito di interventi e/o a fronte di cambiamenti climatici, in un'ottica di gestione forestale di precisione (simile all'agricoltura di precisione).
Il progetto ha dimostrato la possibilità di utilizzare mappe tematiche della Regione Emilia-Romagna e immagini satellitari per:
- analizzare ampie superfici e individuare le aree più idonee per il recupero colturale del castagneto, tenendo in considerazione fattori ecologici (pendenza, densità delle chiome, stato nutritivo e di salute delle piante…) ed economici (distanza dalle strade, proprietà…). Tutti aspetti ben noti al castanicoltore attivo, non sempre al proprietario interessato a un possibile futuro recupero produttivo
- monitorare lo stato di salute del castagneto attraverso immagini da satellite (tipicamente disponibili gratuitamente ogni 5 giorni) e l’applicazione di indici come NDVI (densità delle chiome, vedi sopra) o la misura del contenuto di clorofilla delle foglie, indice precoce di ingiallimento (per attacchi di patogeni o insetti, danni climatici…)
Il progetto ha anche dimostrato attraverso i suoi corsi di formazione che questi strumenti sono oggi facilmente accessibili ai castanicoltori.
L’agricoltura di precisione è possibile non solo in zone di pianura, ma anche in area appenninica.
Atti del convegno finale del GO Castagni Parlanti
Emilia-Romagna, I Gruppi Operativi, Impronta carbonica, PEI-AGRITitolo/Descrizione | Url | Tipologia |
---|---|---|
Sito web del progetto
|
Sito web
|
|
Booklet Castagni Parlanti
|
Materiali utili
|
|
Scarica l'App
|
Materiali utili
|
|
Article in "Rivista di Divulgazione di Cultura Agraria"
|
Materiali utili
|
|
EIP Agri Inspirational Ideas
|
Link ad altri siti che ospitano informazioni del progetto
|
|
Il video del progetto
|
Materiali utili
|
|
Final presentation
|
Materiali utili
|
|
Pagina web del progetto sul sito Open Field
|
Link ad altri siti che ospitano informazioni del progetto
|