ITaca: Innovazione Tecnologica e Ambientale per la gestione dei trattamenti nella viticoltura eroica
La viticoltura condotta su terreni impervi, con pendenze elevate e dove non è possibile la meccanizzazione, è definita viticoltura eroica (VE). Nella VE le pratiche colturali sono molto costose e faticose e prevedono soluzioni spesso non ottimali dal punto di vista ambientale, come nel caso della difesa fitosanitaria. Il progetto si pone l’obiettivo di dimostrare come sia possibile salvaguardare la VE, ridurre la deriva, produrre un vino con ridotto residuo tramite l’allestimento di un impianto fisso per i trattamenti fitosanitari e l’impiego di altre innovazioni di processo. La tutela del paesaggio e dell’indotto socio-economico del territorio sono le ulteriori ricadute del progetto.
Il GO ha realizzato due impianti fissi automatizzati per i trattamenti fitosanitari in due zone vocate alla viticoltura eroica. Le prestazioni fitoiatriche e le rese ottenute sono risultate simili a quelle aziendali con in aggiunta di alcuni vantaggi: l’operatore non entra in vigneto, la distribuzione della miscela è molto precisa e controllabile. Lo studio ha valutato inoltre la deriva dell’impianto fisso e ha rivelato una buona performance ambientale garantita anche da ugelli anti-deriva. In aggiunta il progetto ha analizzato anche l’efficacia fitoiatrica dell’acqua elettrolizzata ed ha mostrato un’efficacia paragonabile a quella del formulato a dose di etichetta, ma maggiore di quella dello stesso agrofarmaco a dose dimezzata. Alle aziende partner di progetto è stato proposto il marchio d’area “vigna sostenibile” che certifica l’impegno verso l’ambiente e sostiene pratiche agricola che conservano la biodiversità in vigneto. Il GO ha valorizzato la piattaforma LA.VI.PE. “Laboratorio Viticolo Permanente” utile per la compilazione del quaderno di campagna e delle altre operazioni colturali.
ITACa inoltre ha approfondito anche la situazione epidemiologica nelle zone a viticoltura prevalente e in tempi recenti nelle aree della Provincia di Treviso ad alta intensità vitivinicola: non si registrano elementi di significativa preoccupazione per quanto attiene il possibile impatto dei trattamenti fitosanitari.
Allestimento di un impianto fisso per i trattamenti fitosanitari (TF) in vigneti a sylvoz e a pergola;
Confronto tra gli impianti fissi e i metodi di difesa impiegati nelle aziende ospitanti per quanto riguarda performance produttive, controllo delle avversità e deriva.
Adeguamento all’impianto fisso della potatura e della gestione della canopy della vite nei sistemi di allevamento.
Misura dell’area fogliare della vite per aggiustare nel tempo la dose impiegata.
Integrazione acqua elettrolizzata ai TF.
Costruzione di un data base georeferenziato sull’impiego di prodotti fitosanitari.
Valutazione della sostenibilità di un marchio collettivo d’area per una viticoltura a basso impatto
Gli obiettivi del GO riguardano in generale il sostegno alla redditività delle aziende e l'aumento della sostenibilità ambientale dell'agricoltura, in particolare della viticoltura eroica messa in seria difficoltà dall'abolizione dell'uso degli elicotteri nella difesa fitosanitaria e dalla concomitante mancanza di alternative facilmente praticabili ed a basso impatto ambientale. La realizzazione e successiva ingegnerizzazione di impianti fissi per i trattamenti fitoiatrici è la soluzione innovativa proposta per raggiungere gli obiettivi in premessa. L’ingegnerizzazione dell’impianto (registrazione in continuo dei parametri funzionali (pressione, tempi, volumi, etc.) collegata all’adeguamento delle dosi e dei volumi sulla base dello sviluppo della canopy della vite e della potatura al secco ed al verde consentirà una distribuzione dei prodotti fitosanitari di grande precisione con aumento dell’efficacia fitoiatrica e ulteriore riduzione della deriva. La proposta progettuale concorre inoltre a salvaguardare il paesaggio rurale veneto la cui bellezza è largamente legata alla presenza e gestione del vigneto di collina.
L'integrazione nei due impianti dei trattamenti con acqua elettrolizzata consentirà poi di ridurre i residui da fitofarmaci sulle uve e, in relazione all'andamento climatico, anche l'impiego di prodotti fitosanitari. ITAca in sostanza consentirebbe non solo la sopravvivenza della viticoltura eroica, ma aumenterebbe anche il suo appeal verso i consumatori essendo il suo sistema produttivo sostenibile e le sue uve a basso residuo.
Attivazione di un sistema per trattamenti fitoiatrici che colleghi l’innovazione di prodotto (impianto fisso) con l’innovazione di processo (adeguamento potatura, gestione della vegetazione spontanea e utilizzo di software per difesa di precisione)
"Nel primo anno sono stati individuati i siti sperimentali rappresentativi della viticoltura dei due consorzi Soave e Conegliano Valdobbiadene e si sono allestiti i due impianti fissi. L’impianto di Vidor è stato collaudato, quello di Castelcerino è leggermente più indietro, ma l’obiettivo è quello iniziare la difesa fitoiatrica nell’aprile del 2019 con i due impianti fissi funzionanti.
E' stata messa a punto la gestione agronomica dei due vigneti con impianto fisso adeguando le potature al secco ed al verde in modo da ridurre la dispersione spaziale dei grappoli lungo il profilo e migliorare così la copertura dei grappoli stessi durante l’irrorazione.
Si è misurata la canopy della vite lungo la stagione vegetativa per avere un parametro con cui adeguare i volumi irrorati durante la stagione vegetativa.
Sono stati studiati i protocolli di trattamento per l’impiego dell’acqua elettrolizzata direttamente in vigneto nel 2019.
Si sono analizzate varie ipotesi di utilizzo della piattaforma LAVIPE inserendo i prodotti fitosanitari consentiti dal protocollo fitoiatrico del Consorzio DOCG."
Ridurre la deriva in modo da rendere più fruibili le colline venete a turisti (podisti, ciclisti etc.)
Ridurre i residui di prodotti fitosanitari sulle uve
"La difesa fitoiatrica nel 2020 è stata eseguita integralmente utilizzando i due impianti messi a punto nei due anni precedenti sui due diversi sistemi di allevamento (sylvoz e pergola). Nell’impianto di Vidor si sono riscontrate differenze significative tra tesi aziendale e l’impianto fisso per quanto riguarda l’incidenza di peronospora, tuttavia la resa in grappoli non si è differenziata statisticamente.
Nell’impianto di Soave tra tesi aziendale ed impianto fisso non si sono osservate differenze statisticamente significative per quanto riguarda l’incidenza di peronospora, oidio e resa in grappoli.
Pur non essendo risultato il 2020 un anno di forte pressione per le malattie fungine il sistema impianto fisso, ha funzionato; bisogna però gestire con molta attenzione la chioma (canopy): interventi di potatura al verde (green pruning) devono essere mirati allo sviluppo della canopy in modo da non ostruire gli ugelli e liberare il più possibile i grappoli. L’applicazione di ugelli su sostegni estensibili ha contribuito a migliorare le performance del sistema. Interessanti anche i dati sulla limitazione della deriva."
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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Sito web del progetto
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Sito web
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Pagina web su Irecoop Veneto
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Link ad altri siti che ospitano informazioni del progetto
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Video - ITAca a Vinitaly 2019
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Materiali utili
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ITAca - Sperimentazione in campo - Video
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Materiali utili
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Pieghevole Progetto ITAca
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Materiali utili
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Resoconto attività 2018
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Materiali utili
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Roll up in lingua inglese
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Materiali utili
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Difesa fitosanitaria vigneto in collina: l’uso di un impianto fisso – Giornata dimostrativa su confagricolturavicenza.it
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Materiali utili
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Difesa, vigneto in collina: l’uso di un impianto fisso su fitogest.imagelinenetwork.com
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Link ad altri siti che ospitano informazioni del progetto
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Articolo del quotidiano L’Arena
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Materiali utili
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ITAca: Innovazione per la gestione dei trattamenti nella viticoltura eroica
L’innovazione consiste nel rendere possibile la lotta fitoiatrica in collina con un sistema che consente tempi di applicazione dei prodotti fitosanitari più rapidi e una…