Filiera delle Oleaginose a Recupero Totale
Gli obiettivi del progetto sono quelli di: sviluppo di nuove filiere agroindustriali (oleaginose) orientate alla produzione di seme e biomassa tramite metodi di coltivazione sostenibili e con recupero di terreni a marginalità economica negativa; valorizzazione della biodiversità vegetale locale; estrazione degli olii vegetali ottenuti da colture oleaginose industriali; recupero e valorizzazione delle biomasse lignocellulosiche residue dal processo di raccolta di cardo e cartamo per la produzione di biomolecole di rilevante interesse industriale; recupero e valorizzazione dei sottoprodotti proteici residui dai processi di estrazione degli olii per alimentazione zootecnica.
Attività 1: Definizione dei protocolli di lavoro e degli inventari; Attività 2: Messa a punto della coltivazione più adatta e analisi delle tecniche agronomiche innovative; Attività 3: Estrazione, stoccaggio e trasformazione delle biomasse; Attività 4: verifica della funzionalità dei processi descritti nella attività 3 ed eventuale correzione; Attività 5: Valutazione della sostenibilità economica tramite calcolo del costo colturale; Attività 6: Trasferimento tecnologico dell'innovazione.
Il progetto si colloca nelle tematiche dalla Focus Area 6A: favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione attraverso progetti d’innovazione che, tra le altre, affrontino le seguenti questioni: le energie rinnovabili e la valorizzazione dei reflui e dei sottoprodotti dell’agricoltura, la bioeconomia e la chimica verde. La bioeconomia, così come la chimica verde, si pone come obiettivo la promozione di un’economia di sistema che utilizzi materie prime rinnovabili a basso impatto ambientale insieme all’utilizzazione sinergica di filiere e sottoprodotti agricoli.
All’interno di questo framework, il progetto FORTe si propone di applicare i principi e gli approcci della bioeconomia al territorio agricolo umbro, in particolare ottimizzando l’implementazione di filiere di colture oleaginose per uso industriale. I prodotti delle coltivazioni verranno utilizzati in una logica di “cascading”, ovvero di valorizzazione sia delle materie prime che dei co-prodotti. Per questi ultimi verranno dimostrate le diverse modalità di utilizzo (es. produzioni mangimistiche, biomolecole innovative) allo scopo di incrementare le ricadute e il valore aggiunto globale della filiera.
II progetto propone un modello di sviluppo basato sull’innovazione e sull’integrazione tra le filiere agricole (sviluppo di colture oleaginose) e chimica verde, in un’ottica di bioeconomia. La finalità di accrescere la competitività e la sostenibilità nel settore agricolo, zootecnico e forestale viene realizzata restituendo un valore economico positivo agli agricoltori che saranno all’interno della filiera, minimizzando gli scarti di processo e valorizzando prodotti primari e sottoprodotti.
L’innovazione del progetto sta nel trasferimento tecnologico su scala regionale di quanto già emerso dai progetti specifici del Cluster della chimica verde (in particolare del BIT3G) e mira a proporre un “esempio estendibile sul territorio regionale” e replicabile su vasta scala (nazionale in primo luogo).
Nell’ambito del presente progetto, si intende rafforzare l’innovazione attraverso coltivazioni agrarie e relativi processi di trasformazione a basso impatto ambientale in ottica di Life Cycle Impact Assesment, per integrare e mutuare le diverse filiere agricole e da chimica verde.
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