CEratonia SIliqua, il carrubo, Risorsa genetica Autoctona da valorizzare: salvaguardia di biodiversità ed ambiente, sviluppo di prodotti nutraceutici
Sviluppo di linee guida razionali ed eco‐sostenibili di coltivazione del carrubo mediante pratiche innovative, con ottimizzazione delle rese produttive
Sviluppo di un processo pilota di preparazione di farina ed estratti standardizzati ad elevato valore nutraceutico ottenuti da polpa di silique di carrubo
Caratterizzazione biochimica delle componenti nutraceutiche di silique, farina ed estratti
Sviluppo e diffusione di programmi di introduzione e di integrazione della coltura nel territorio, nonché di promozione sul territorio e a livello nazionale dei prodotti della filiera carrubo.
- Censimento dello stato della coltura sul territorio: .
- Implementazione delle tecniche agronomiche per incrementare la produttività:
- Sperimentazione tecnologico‐impiantistica:
- Valutazione analitica e controllo di qualità dei prodotti:
- Trasferimento delle conoscenze acquisite e promozione della coltura carrubo e dei prodotti innovativi realizzati:
Il carrubo è una specie da sempre associata nel bacino Mediterraneo all’olivo. In Puglia la varietà autoctona principalmente coltivata è la ‘Amele’, segnalata nel PSR Puglia 2014‐2020 – Mis. 10.1 “Pagamenti agro‐climatico‐ambientali” – Operaz. 4: ”Tutela biodiversità vegetale”, come “…specie autoctona minacciata di abbandono e di erosione genetica…”, rischio 2=elevato (cfr. BURP n. 3 del 19‐01‐2016, p. 1521). Inoltre, il declino della biodiversità vegetale, come progressiva diminuzione sia di specie (biodiversità naturale) che di cultivar (biodiversità agricola), è uno dei punti di debolezza segnalati nella Priorità 4 dell’analisi SWOT del PSR (cfr. BURP n.3/2016, p. 867).
La salvaguardia della biodiversità naturale del carrubo è connessa all’incremento di redditività della coltura. La sua scarsa redditività è dovuta all’assenza, in Puglia, di una filiera di trasformazione dedicata alla produzione di derivati dalle silique. L’implementazione di tale filiera consentirebbe di cogliere alcune opportunità segnalate dalla su citata analisi SWOT del PSR, in particolare l’introduzione sul mercato di prodotti tipici innovativi, “a forte connotazione territoriale ed ottenuti con metodi di produzione ecosostenibile” (cfr. BURP n. 3/2016, p. 869), verso i quali esiste una crescente attenzione dei consumatori.
In definitiva, il progetto intende ottenere l’ottimizzazione delle pratiche colturali finalizzata all’incremento di produttività della coltura, nonché la produzione di farina di polpa e di estratti concentrati di carruba della cv. Amele da promuovere come ulteriore strumento per aumentare la redditività della coltura.
Dal punto di vista operativo i professionisti potranno acquisire le seguenti informazioni:
mappatura della coltura carrubo sul territorio, mediante un censimento delle piante presenti negli areali sui quali insistono le Aziende partner del progetto;
- conoscenze agronomiche sulla coltura, in termini di stato produttivo e di implementazione delle tecniche agronomiche applicate;
- in particolare poptranno ricevere importanti conoscenze sulla tecnica dell’innesto per aumentare la produttività delle piante selvatiche e/o di varietà poco produttive,
- messa a punto del processo tecnologico di produzione di farine ed estratti dalle silique e la caratterizzazione nutraceutica dei prodotti (composizione biochimica di silique , farina ed estratti).
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