Riduzione delle emissioni nella gestione del digestato
Il progetto ha l’obiettivo di valutare, in aziende di bovini da latte per Parmigiano-Reggiano dotate di impianto di digestione anaerobica, quali siano le modalità ottimali e innovative di trattamento, gestione e utilizzazione agronomica del digestato che consentono di minimizzare le emissioni di ammoniaca e gas serra. Una analisi LCA delle diverse filiere permetterà di valutare la impronta carbonica associata alle produzioni di latte e di energia.
Il GO ha dimostrato che sia in fase di stoccaggio che di utilizzo agronomico è possibile ridurre le emissioni di ammoniaca, metano e protossido di azoto nella gestione degli effluenti e digestati zootecnici adottando buone pratiche quali: la separazione solido-liquido, la copertura degli stoccaggi, l’acidificazione del digestato per abbassarne il pH, la valorizzazione agronomica del digestato a fini fertilizzanti, impiegando tecniche di distribuzione innovative (distribuzione rasoterra a banda oppure con leggero interramento).
L’analisi LCA condotta ha dimostrato che l’introduzione in azienda della digestione anaerobica riduce l’impronta carbonica del latte del 20% e che l’energia elettrica prodotta dagli impianti di biogas, grazie alle emissioni evitate dello stoccaggio degli effluenti, risulta ad impatto negativo, ossia consente crediti anziché debiti di carbonio.
Le principali attività che verranno svolte sono:
- inquadramento delle aziende zootecniche;
- misura delle emissioni di NH3, CH4, N2O e odori in fase di stoccaggio del digestato;
- misura delle emissioni di NH3 e N2O in fase di utilizzazione agronomica del digestato;
- LCA del cantiere di lavoro convenzionale e ottimizzato.
Il progetto ha l’obiettivo di valutare, in aziende di bovini da latte per Parmigiano-Reggiano dotate di impianto di digestione anaerobica, quali siano le modalità ottimali e innovative di trattamento, gestione e utilizzazione agronomica del digestato che consentono di minimizzare le emissioni di ammoniaca e gas serra. Una analisi LCA delle diverse filiere permetterà di valutare la impronta carbonica associata alle produzioni di latte e di energia. I risultati attesi sono:
- Quantificazione delle emissioni di ammoniaca e GHG dalle fasi di stoccaggio e spandimento del digestato tal quale e sottoposto a trattamento di separazione solido/liquido a confronto con quelle del liquame tal quale.
- Quantificazione della riduzione delle emissioni di ammoniaca e GHG conseguibili con l’utilizzazione di buone tecniche nella applicazione agronomica del digestato.
- Quantificazione della riduzione delle emissioni di ammoniaca conseguibili con la acidificazione del digestato.
- Quantificazione della riduzione della impronta carbonica conseguibile con cantieri di lavoro innovativi nella gestione del digestato.
Gli impianti di biogas a soli effluenti zootecnici permettono di ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera (metano e protossido d’azoto) grazie alle emissioni evitate durante la loro fase di stoccaggio.
La digestione anaerobica riduce del 58% le emissioni di gas serra, espresse come kgCO2-eq, rispetto al m3 di liquame bovino tal quale in uscita dalla stalla. Se alla digestione anaerobica si affianca la separazione solido-liquido, le emissioni dalla frazione chiarificata del digestato si riducono del 71% rispetto al liquame bovino tal quale.
Il digestato, tuttavia, per il tenore di azoto ammoniacale, il pH più elevato rispetto al liquame e la minor capacità di formare la crosta superficiale, è soggetto a maggiori perdite di ammoniaca in atmosfera rispetto al liquame bovino (+94%). Per questo motivo devono essere applicate tecniche di mitigazione delle emissioni ammoniacali quali quelle proposte dal GO: la copertura degli stoccaggi, l’acidificazione del digestato, la sua valorizzazione agronomica a fini fertilizzanti, impiegando tecniche di distribuzione innovative (rasoterra a bande oppure con leggero interramento).
L’impronta carbonica di 1 kg di latte per le due aziende del GO è scesa da 1,3 a 1,1 kgCO2-eq/kg latte per l’azienda Barba e da 1,1 a 0,9 kgCO2-eq/kg latte per l’azienda Pedrotti, ossia la digestione anaerobica ha ridotto l’impronta carbonica del latte di circa il 20%. È un risultato molto significativo se si tiene conto che la maggior parte degli interventi di mitigazione delle emissioni di gas serra è in grado di ridurre l’impatto di pochi punti percentuali. Inoltre, l’energia elettrica prodotta dagli impianti di biogas risulta ad impatto negativo, ossia consente di contabilizzare crediti anziché debiti di carbonio.
Webinar conclusivo del Go Digestato&Emissioni
Emilia-Romagna, Emissioni di inquinanti e gas serra, I Gruppi Operativi, PEI-AGRITitolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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