Nuove varietà resistenti per una vitivinicoltura competitiva, altamente sostenibile e resiliente al cambiamento climatico
L’obiettivo principale del Piano consiste nella valutazione delle nuove varietà resistenti ai patogeni, ottenute recentemente attraverso il miglioramento genetico, per avere informazioni oggettive sulle effettive performance agronomiche ed enologiche, al fine della loro coltivazione sul territorio regionale. In particolare le varietà resistenti saranno valutate anche in un “percorso” di gestione agronomica altamente sostenibile volto a preservare l’acqua, il suolo, ridurre i rilasci di inquinanti e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Le Attività del Progetto prevedono:
- Esercizio della Cooperazione;
- Valutazioni agronomiche ed enologiche di nuove varietà Resistenti/Tolleranti (peronospora, oidio e botrite) attualmente iscritti al Registro Nazionale delle varietà di vite da vino;
- Innovative tecniche per una gestione sostenibile del suolo in vigneti coltivati con varietà resistenti;
- Inclusione sociale attraverso i princìpi di una viticoltura sostenibile;
- Divulgazione;
- Formazione.
Il tema di un’agricoltura sostenibile che miri a diminuire il più possibile il contributo della chimica di sintesi, resiliente ai cambiamenti climatici, volta a ridurre il rilascio di sostanze inquinanti e a migliorare la qualità delle acque e del suolo ha portato i ricercatori a sviluppare, attraverso il miglioramento genetico, varietà resistenti/tolleranti a peronospora e oidio. L’interesse suscitato da questi nuovi vitigni presso i viticoltori della RER è enorme, soprattutto da parte di coloro che della sostenibilità hanno fatto la loro missione aziendale. La sostenibilità ambientale va oggi di pari passo con quella economica, specialmente nelle aree dove è maggiore la pressione dei patogeni (es. giaciture pianeggianti, territori soggetti a frequenti piogge durante la stagione vegeto-produttiva, ecc.). É facile comprendere il valore aggiunto che si può ottenere in termini di sostenibilità nel territorio viticolo regionale con l’adozione di tali varietà, soprattutto quando associata all’utilizzo di tecniche agronomiche altamente sostenibili, quali l’inerbimento del sottofila con cover crops (trifoglio sotterraneo). Tale sinergia produce una notevole riduzione del rilascio di sostanze inquinanti dovuta al minor uso di antiparassitari ed erbicidi e dei passaggi delle macchine nel vigneto (minore necessità di interventi per la difesa e per la gestione del suolo). Inoltre, l’applicazione di innovative strategie di gestione del suolo comporterà una maggiore tutela della sua struttura, con effetti positivi sia sulla nutrizione che sul risparmio idrico, mitigando l’impatto dei cambiamenti climatici in corso.
Le innovazioni proposte nell’ambito del presente Piano mirano a una gestione agronomica altamente sostenibile del vigneto volta a preservare l’acqua, il suolo, ridurre i rilasci di inquinanti e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. La sostenibilità ambientale va oggi di pari passo con quella economica, soprattutto nelle aree dove maggiore è la pressione dei patogeni (es. giaciture pianeggianti, piogge frequenti durante la stagione vegeto-produttiva, ecc.), è facile comprendere il valore aggiunto che si può ottenere con una riduzione di rilascio di sostanze inquinanti dovute al minor uso di antiparassitari, da una parte, e con la produzione di vini privi di residui di fitofarmaci, dall’altra, grazie all’introduzione di queste nuove varietà resistenti/tolleranti nel nostro territorio viticolo. Inoltre, la riduzione dei passaggi delle macchine nel vigneto, che si ottiene con l’utilizzo di questi vitigni e mediante la gestione dell’interfila con trifoglio sotterraneo, comporta una maggiore tutela della struttura del suolo con effetti positivi sulla nutrizione (aumento della superficie colloidale) e sul risparmio idrico (maggiore capacità del suolo di trattenere l’acqua); questi ultimi aspetti risultano di particolare importanza e strettamente correlati alla mitigazione dell’impatto dei cambiamenti climatici in corso.
Lo sviluppo di queste tecniche ad elevata sostenibilità concilierà un miglioramento qualitativo pienamente ecocompatibile con un’adeguata redditività ai produttori, con conseguenti positive ricadute sia dal punto di vista economico che sociale.
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