PEI-AGRI

Indagine sui sistemi irrigui a livello territoriale in risposta alla degenerazione degli impianti di pero

Obiettivi
Obiettivi

L’obiettivo consiste nell’individuare - in relazione agli apporti irrigui a livello territoriale (sistemi irrigui, entità degli apporti, qualità delle acque d’irrigazione, caratteristiche della falda freatica, ecc.), ai sistemi d’impianto adottati (portinnesto, densità d’impianto, forma di allevamento, ecc.) e ai cambiamenti climatici - i fattori responsabili e come essi interagiscono tra loro, della degenerazione di numerosi impianti di pero situati in una vasta area del territorio regionale; tutto ciò al fine approfondire le conoscenze su questo grave e complesso fenomeno e fornire ai tecnici e agricoltori interessati, apposite linee guida per contrastarne la diffusione.

Risultati

Le attività svolte hanno permesso di avere un primo quadro preciso in termini di diffusione sul territorio regionale del problema “degenerazione delle piante”, indicativo delle diverse principali situazioni pedologiche, agronomiche, agro-ambientali e territoriali in cui il pero è coltivato.
Allo stesso modo, dalle attività sono scaturite una serie di informazioni sullo stato fitosanitario (parte aerea e apparato radicale) delle piante oggetto d’indagine, sulle caratteristiche pedologiche e agrobiologiche del suolo in cui esse insistono, nonché sull’andamento stagionale e sulla qualità dell’acqua della falda ipodermica; necessarie per meglio capire il ruolo che i diversi fattori svolgono sull’insorgenza del fenomeno degenerativo.
Grazie alle attività svolte è stato possibile mettere a punto protocolli di irrigazione in grado di mitigare gli effetti negativi sulla vitalità delle piante causati da possibili fenomeni di idromorfia. Inoltre le stesse prove hanno permesso di acquisire tutti i dati necessari alla configurazione dell’applicativo Irrinet, con conseguenti vantaggi in termini di risparmio idrico e qualità delle produzioni.
In seguito alle attività svolte, è stato possibile verificare se sussistono significative convergenze tra le aree interessate al fenomeno degenerativo e le caratteristiche agronomiche e agro-ambientali (con particolare riferimento alla gestione dell’acqua) in cui insiste la pericoltura regionale. Questo ha consentito di redigere apposite linee guida valide sia per la creazione di nuovi impianti di pero, sia per la gestione di quelli già esistenti.

Attività

In diverse aziende agricole specializzate nella coltivazione del pero si assiste a diffusi ed estesi fenomeni di deperimento delle piante, non attribuibili a uno specifico patogeno. Una delle ipotesi più accreditate chiama in causa i mutamenti climatici, i quali hanno indotto molte aziende agricole a effettuare surplus d’irrigazione, anche in terreni e situazioni agronomiche e produttive non adatte, determinando fenomeni di sofferenza di alcune cultivar (Abate Fetel in primis). Il Piano proposto intende indagare il fenomeno considerando la razionalizzazione degli apporti irrigui, anche su scala consortile e territoriale, come elemento centrale del problema.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
CRPV Soc. Coop. Centro Ricerche Produzioni Vegetali
Responsabile
Daniele Missere
@email
Ruolo
Partner
Nome
Apo Conerpo
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
ASTRA Innovazione e Sviluppo s.r.l.
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Consorzio di bonifica di secondo grado per il Canale Emiliano Romagnolo
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
IRECOOP Emilia- Romagna
Responsabile
@email
Innovazioni
Descrizione

Quadro preciso in termini di diffusione sul territorio regionale del problema “degenerazione delle piante”, indicativo delle diverse principali situazioni pedologiche, agronomiche, agro-ambientali e territoriali in cui il pero è coltivato.
Informazioni sullo stato fitosanitario (parte aerea e apparato radicale) delle piante oggetto d’indagine, sulle caratteristiche pedologiche e agro-biologiche del suolo in cui esse insistono, nonché sull’andamento stagionale e sulla qualità dell’acqua della falda ipodermica; necessarie per meglio capire il ruolo che i diversi fattori possono svolgere sull’insorgenza del fenomeno degenerativo.
Per gli impianti a goccia o impianti a mini-aspersione, protocolli di irrigazione a bassa portata e prolungati tempi di erogazione, in grado di mitigare gli effetti negativi sulla vitalità delle piante causati da possibili fenomeni di idromorfia.
Linee guida applicabili su scala territoriale e nelle diverse situazioni impiantistiche, intese sia come sistemi d’impianto (portinnesto, densità d’impianto e forma di allevamento) che tipo di impianto irriguo (goccia o aspersione), per gestire sia i frutteti in essere che per realizzare i nuovi impianti, al fine di scongiurarne in tempi più o meno lunghi la loro degenerazione.