Coprodotti per BioRAFfinerie
Avvio di filiere agroindustriali in Toscana a partire dai co-prodotti di 4 Colture oleaginose (canapa, cartamo, lino e camelina) con la creazione di una piattaforma tecnica e logistica Regionale.
Sviluppare quindi un sistema articolato di bioraffinerie che permetta la massima valorizzazione della biomassa di colture oleaginose utilizzabili in rotazione. Il sistema prevede l’utilizzo di varie parti della biomassa e residui di produzione per lo sviluppo di bioprodotti innovativi e più sostenibili per almeno 6 settori dell’industria toscana: alimentare, cosmesi, farmaceutica, edilizia, legno, automotive (camper).
Il progetto COBRAF ha avviato un modello di bioeconomia regionale sulla base di prodotti derivabili da 4 colture oleaginose: camelina, canapa, cartamo e lino. Tutte specie coltivate da millenni in Europa, ma in realtà innovative per gli attuali ordinamenti colturali toscani, e italiani, e per i loro molteplici impieghi. I partner del Gruppo Operativo COBRAF - aziende agricole, imprese industriali di vari settori, enti di ricerca e associazioni hanno sviluppato e testato vari prodotti e processi innovativi, verificando la sostenibilità ambientale ed economica delle filiere dal campo al prodotto finito. In particolare il progetto ha conseguito i seguenti risultati:
- introduzione di colture innovative con pratiche biologiche, idonee a favorire nuove rotazioni e a migliorare la fertilità dei suoli e la biodiversità agricola
- sviluppo di nuovi prodotti, in particolare: Oli e farine a elevato valore nutrizionale e cosmetico da filiera corta integrata; Adesivi atossici a base vegetale per l’industria dei pannelli in legno; Coloranti vegetali per l’industria della cosmesi; Blocchi a base di canapulo per edilizia; Compositi in fibra di canapa; Estrazione di cannabidiolo (CBD) e altri princìpi attivi dalla canapa industriale
- Sviluppo di bioraffinerie
Si è creata, inoltre, una rete di impianti e di processi che consente l’utilizzabilità reale dei vari coprodotti delle colture COBRAF, segnaliamo in particolare la nascita di un impianto industriale di stigliatura e macerazione della fibra di canapa, destinata prioritariamente a impieghi nei settori tessile e cartario.
1. Introduzione di colture oleaginose innovative (canapa, cartamo, lino e camelina).
2. Ottimizzazione di tecniche colturali sostenibili e trasferimento delle relative conoscenze.
3. Sviluppo di nuovi sistemi di raccolta e di essiccazione dei semi.
4. Introduzione di nuovi sistemi di trasformazione dei semi e delle paglie per semilavorati.
5. Sviluppo di nuovi prodotti derivati (composti bioattivi, prodotti per la cosmesi, adesivi atossici, composti in fibra di canapa per i pannelli e per blocchi), cannabidiolo (CBD) a uso farmaceutico.
6. Sviluppo di filiere agroindustriali regionali integrate con una migliore ripartizione del valore per le aziende agricole.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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