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Italia
Il pensiero montessoriano come innovazione in agricoltura sociale
Il Gruppo Operativo Agricoltura Sociale Marche nasce nel 2019 nell’ambito dei Partenariati Europei per l’Innovazione (PEI-AGRI) con l’obiettivo di introdurre e testare nel contesto dell’azienda agricola pratiche innovative di agricoltura sociale tese a favorire la multifunzionalità dell’azienda agricola e a promuovere opportunità imprenditoriali per le imprese del settore.
Grazie alla sinergia tra i diversi soggetti coinvolti (aziende agricole, enti di ricerca, società di consulenza, associazioni enti locali), il Gruppo Operativo si è proposto di promuovere da un lato l'innovazione e la conoscenza nelle zone rurali e dall’altro di intensificare i collegamenti tra ricerca e innovazione nel settore agricolo e forestale.
Nello specifico, il Gruppo Operativo ASM individua nell’introduzione del pensiero montessoriano al contesto dell’A.S, l’elemento innovativo per elaborare servizi di welfare di comunità rivolti a diverse tipologie di utenza:
- bambini 0-6 anni, anziani e utenti con disabilità psico-fisica. Il progetto prevede tre tipologie di interventi principali: - L’estensione del modello Agrinido di qualità dalla fascia d’età 1-3 a quella 1-6 anni (Modello Agrinfanzia). Tale estensione, nel rispetto della normativa regionale di settore (L.R. 9/2003 e relativo regolamento n.13/2004), prevede l’evoluzione del modello Agrinido di qualità, già definito dalla Regione Marche con il DGR 1107 del 2010, a modello Agrinfanzia, con il fine di garantire la continuità educativa ed esperienziale 0-6 anni.
- L’innovazione del modello di laboratorio di Longevità attiva in ambito rurale (DGR 336/2016) attraverso l’applicazione del pensiero montessoriano a tre diversi tipi di servizi (laboratori per la mente, cohousing e giardino sensoriale) prevalentemente destinati ad un’utenza anziana.
- L’applicazione di un approccio esperienziale montessoriano su utenti con disabilità psicofisica attraverso l’ideazione e la proposta di laboratori svolti in contesto agro-ambientale rivolti a soggetti fragili quali persone disabili e con problemi cognitivi.
Nell'ambito del progetto la nostra azienda ha attivato il modello del laboratorio di longevità attiva in ambito rurale. Un modello che si pone come obiettivo il benessere fisico e psichico dell’individuo, educazione alimentare, capacità di muoversi e di sentirsi vivo nella natura, ma anche sentirsi utile e portatore di conoscenze, attivando emozioni e azioni. Nello specifico abbiamo svolto le seguenti attività:
Per gli over 65, si svolgono moduli di attività motoria longevity destinati a circa venti partecipanti per invecchiare in buona salute, favorendo la conoscenza del proprio corpo, per rafforzare la muscolatura e migliorare la mobilità/flessibilità articolare, la funzionalità cardiaca, l’equilibro e la coordinazione dei movimenti, ottimizzare il metabolismo, ridurre lo stress/l’ansia. Passeggiate per apprendere tecniche di respirazione. Incontri di educazione alimentare e buone pratiche, conoscenza delle tradizioni locali, arboricoltura, ecc., utili per creare anche momenti di socializzazione e condivisione.
Per gli over 80, si svolgono incontri con circa venti anziani, in collaborazione con personale del partner HORT, con attività per la stimolazione fisica, sensoriale, psichica, utilizzando prodotti della natura come semi, piante, erbe aromatiche, cereali ecc. o animali della fattoria. Sviluppo oralità e scambio dialogico.
Per disabili adulti e giovani e ragazzi con disturbi dello spettro autistico, svolgiamo attività/laboratori finalizzati alla crescita dell’individuo, per stimolare maggiore autostima, ridurre l’emarginazione sociale. Le attività proposte a gruppi di circa sette soggetti, in collaborazione con personale qualificato, e con quello del partner HORT, sono state tese ad individuare nuove competenze o valorizzare quelle esistenti, migliorare l’autonomia e scoprire capacità del proprio corpo, promuovendo sia il movimento che i linguaggi verbali e non verbali, così come la percezione visiva, tattile, gustativa ed olfattiva. Altri obiettivi sono stati la creazione di senso di responsabilità e di condivisione con il gruppo, la riduzione del senso di isolamento, creando momenti di socializzazione e relazioni intergenerazionali. Fondamentale è stato il rapporto con gli animali e l’immersione in una natura benefica e stimolante.
L’azienda ha creato infine un giardino sensoriale secondo i dettami di Maria Montessori che permetta, in particolare ad anziani e soggetti disabili, di trovare uno spazio idoneo e stimolante nel benessere della natura. Costruito per permettere la percezione dello spazio e il relativo coinvolgimento emotivo, con piante ed elementi che permettano di stimolare tutti i sensi affinché non sia solo un mezzo per scoprire l’ambiente naturale ma anche rappresentare un viaggio interiore.
Ispirandosi agli insegnamenti pedagogici di Maria Montessori, il Gruppo Operativo ASM ha realizzato un’articolata progettualità nella quale si è cercato di riconoscere in ciascun utente dei vari servizi le sue capacità peculiari a qualsiasi età e attraverso laboratori esperienziali, sostegno all’adozione di stili di vita sani, attenzione all’educazione alimentare, continuità educativa per la fascia d’età 1-6, attivazione di esperienze educative outdoor, intergenerazionalità e interabilità tramite l’inserimento di partecipanti con abilità ridotte, si è operato per creare la via marchigiana all’Agricoltura Sociale.
Il progetto ha introdotto metodologie e modelli innovativi di gestione nelle aziende agricole delle Marche che già svolgevano attività di Agricoltura Sociale, attraverso il superamento della visione settoriale, adattando e valorizzando il pensiero montessoriano nelle sue varie declinazioni per diverse utenze (bambini, anziani e diversamente abili), promuovendo la multifunzionalità dell’azienda agricola per una maggiore sostenibilità economica mediante l’offerta di servizi di welfare sociale innovativi alla persona e vendita di prodotti a Km zero con elevato valore etico.
In particolare, il progetto ha offerto forme di accoglienza ad utenti di età anziana, a soggetti fragili e a bassa contrattualità sociale, il cui setting operativo è stato ispirato ai dettami del pensiero montessoriano, così come era stato appreso e contestualizzato a seguito dei corsi di formazione tenuti dalla Fondazione Chiaravalle Montessori ai partecipanti del progetto. In conformità allo spirito montessoriano, gli ambienti aziendali interni ed esterni, ove le attività erano svolte, sono stati adattati alle esigenze dei partecipanti secondo le istruzioni specifiche di tale approccio, e, allo stesso modo, gli strumenti comunicativi e relazionali sono stati maggiormente orientati alla personalizzazione dell’esperienza.
Il metodo montessoriano permette di:
- Progettare e realizzare materiali e spazi tenendo conto delle esigenze, delle potenzialità e delle difficoltà di ogni singola persona;
- Conoscere e utilizzare strumenti e tecniche che mantengono le capacità funzionali cognitive della persona, stimolandone il coinvolgimento attivo e l’autonomia;
- Fornire e fare scelte nel corso della giornata, mostrando sempre prima cosa si vuole che una persona faccia, ed essere sicuri che sia in grado di fare ciò che le stiamo per chiedere. Modificare il compito o i materiali per adattarsi a problemi fisici e/o cognitivi.
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