Valorizzazione di sottoprodotti delle filiere orticole mediante nuove tecniche estrattive per la formulazione di prodotti nutraceutici
Il progetto consentirà l’implementazione e la diffusione di metodi di gestione a basso impatto ambientale, l’ottenimento di un'economia circolare dove lo scarto diventa risorsa, produrre con apporti minimi di tutti gli input e finalizzato all’ottimizzazione di tutti gli output della filiera. L’introduzione di un modello innovativo così strutturato permetterà il miglioramento complessivo dei suoli, delle acque telluriche, riduzione dell’uso di diserbanti, miglioramento ambientale tradotto nella riduzione di rifiuti industriali ma soprattutto il miglioramento del benessere della popolazione attraverso la produzione di alimenti funzionali con effetto positivo sulla salute umana
La ricerca proposta è finalizzata allo studio fitochimico di scarti vegetali e alla sperimentazione di approcci innovativi funzionali per il riutilizzo di matrici vegetali ‘mediterranee’ per recuperare sostanze di elevato valore nutraceutico-funzionale e verificare le ricadute positive per l'ambiente, per la diversificazione dell'offerta delle imprese agroalimentari della Campania e la salute dei consumatori. Il tutto tradotto nella realizzazione di un impianto prototipo alimentato da fonti energetiche rinnovabili che valorizzi con processi innovativi i sottoprodotti di filiera, reimmettendo in modo diversificato nel flusso produttivo matrici notoriamente considerate rifiuto
I sottoprodotti di lavorazione (foglie non idonee alla I e IV gamma, in particolare il prodotto del primo ‘sfalcio’, steli fiorali ed eccedenze di produzione) rappresentano una biomassa, cospicua per volume, attualmente non utilizzata se non marginalmente come sovescio o come alimentazione per bestiame, e che spesso devono essere raccolti dal campo e smaltiti. Inoltre, i composti presenti negli scarti possono creare problemi di carattere fitopatologico nelle colture in successione e possono portare a fenomeni di stanchezza del terreno, oltre che fenomeni di meteorismo e blocco ruminale se usato come alimento zootecnico.
Studi preliminari hanno evidenziato che la portulaca (Portulaca oleracea L.), infestante di questa coltura, ha notevoli proprietà nutritive e medicinali: è una fonte vegetale di acidi grassi polinsaturi del tipo omega3, che svolgono un ruolo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Recupero e valorizzazione dei sottoprodotti agricoli al fine di contribuire allo sviluppo e diversificazione delle produzioni agricole nell'ottica di un'economia circolare mirata alla riduzione dell'impronta carbonica delle produzioni agricole
Prove agronomiche e cicli colturali di rucola realizzati.
Protocolli di coltivazione della portulaca"
Prodotti alimentari nutraceutici da scarti e sfridi
Individuazione dei metodi di estrazione più adeguati, su scala di laboratorio, per l'estrazione dei composti attivi di interesse adatte alla produzione di alimenti ad alto valore nutraceutico
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