Valorizzazione delle foreste locali e creazione di valore aggiunto per le funzioni silvo-ambientali
L’obiettivo principale è quello di valorizzare il ruolo multifunzionale del bosco, favorendo lo sviluppo delle aree forestali e migliorando la resilienza del bosco rispetto ai rischi derivanti dagli incendi boschivi, dal dissesto idrogeologico e dai cambiamenti climatici. Sotto il profilo economico ci si attende di conseguire un miglioramento dei margini di redditività aziendale e di diversificare l’offerta silvo-ambientale con possibili ricadute sull’occupazione giovanile.
Gli obiettivi del GO erano molto sfidanti, non si trattava solo di sviluppare e rafforzare le filiere produttive tradizionali del bosco, ma anche di proporre modelli di sviluppo economico alternativi legati alla multifunzionalità dei servizi offerti dal bosco attivando circoli virtuosi di sostenibilità reinsediamento di popolazioni e attività produttive nell'Appennino pistoiese. Partendo dall'analisi delle caratteristiche forestali, è stata individuata un'area di oltre 3600 ettari considerata rappresentativa per le sue peculiarità ambientali e socio-economiche.
L’elevata frammentazione della proprietà limita le opzioni per una corretta gestione forestale, mettendo a repentaglio la fornitura dei servizi ecosistemici ad essa associati e la loro valorizzazione economica, generando due effetti principali: il disboscamento come unica opzione di utilizzo per le aree più produttive e accessibili; l’abbandono e il degrado delle aree meno accessibili e produttive. Esiste quindi l'opportunità di favorire l'organizzazione di reti d'impresa e forme associative tra i piccoli proprietari di terreni forestali, al fine di stimolare una gestione attiva e razionale del bosco. Due aziende agricole coinvolte nel Gruppo Operativo testimoniano il diverso approccio alla valorizzazione del bosco: Tipica azienda familiare che è agricoltore diretto gestisce i propri boschi con bosco ceduo per ottenere legna da ardere, mentre un'azienda predilige la gestione forestale: entrambe sono accomunate dalla consapevolezza che il bosco e gli spazi rurali esistenti rappresentano anche un'importante fonte di diversificazione dei redditi agricoli, soprattutto nel bellissimo ma economicamente fragile contesto dell'Appennino.
- Inventario degli usi potenziali e la definizione del valore (€/ha annui) di ciascun uso, per le diverse porzioni aziendali rappresentati tramite Mappa GIS online;
- creazione di una Comunità del Bosco (L.R. 39/2000) e la sperimentazione di un Bosco Didattico, come forma innovativa di diversificazione delle attività aziendali e di integrazione delle filiere del legno e dell’energia e come forma di collaborazione tra imprese;
- definizione di un modello di impresa agroforestale multifunzionale, di un modello di rete di imprese e di una certificazione a garanzia partecipata “Amici della foresta”
- disseminazione risultati
Nella Montagna Pistoiese, l’elevata frammentazione della proprietà fondiaria limita le opzioni per una corretta gestione del patrimonio forestale, aumentando il rischio idrogeologico e il pericolo degli incendi. La mancata gestione delle risorse forestali minaccia la fornitura dei servizi ecosistemici del bosco. Due problemi strettamente connessi alla frammentazione sono:
- esistenza di asimmetrie informative, tali per cui i piccoli proprietari non sono in possesso di sufficienti informazioni sul mercato del legno e sull’organizzazione della filiera, sulla distribuzione della catena del valore né sui molteplici impieghi potenziali delle risorse forestali (turistico-ricreativi, ambientali, didattici);
- assenza di forme di aggregazione tra proprietari, aziende e attori locali, che permetta la condivisione di informazioni per una gestione forestale verso obiettivi condivisi di sviluppo locale e sostenibilità.
Valorizzazione della multifunzionalità delle risorse forestali, attraverso:
- Un inventario degli usi potenziali e la definizione del valore (€/ha annui) di ciascun uso, per le diverse porzioni aziendali rappresentati tramite Mappa GIS online;
- La creazione di una Comunità del Bosco (L.R. 39/2000) e la sperimentazione di un Bosco Didattico, come forma innovativa di diversificazione delle attività aziendali e di integrazione delle filiere del legno e dell’energia e come forma di collaborazione tra imprese;
- La definizione di un modello di impresa agroforestale multifunzionale, di un modello di rete di imprese e di una certificazione a garanzia partecipata “Amici della foresta”.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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Video dell'evento di chiusura di ForLEAVEs
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Materiali utili
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Video - FILIERA DEL LEGNO A KM0. SULLA MONTAGNA PISTOIESE ESISTE E SI DEVE POTENZIARE. Il servizio di Tvl
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Materiali utili
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Video - For LEAVEs: la filiera del legno 'a valle'
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sito web del progetto
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Sito web
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Relazione Tecnica Finale
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