Trasferimento di tecnologie e protocolli di gestione irrigua maturi per l’ottimizzazione dell’irrigazione
Gli obiettivi generali perseguiti dal GO acquaBasilicata sono la costituzione e il mantenimento del GO stesso, l’implementazione di una gestione innovativa della risorsa idrica, la disseminazione di pratiche sostenibili di irrigazione, la gestione e l’implementazione di tecniche per il monitoraggio e la difesa del rischio idrogeologico, implementazione di schemi di certificazione ambientale (Water Footprint, European Water Stewardship, ecc..).
Le principali attività del Gruppo Operativo AcquaBasilicata, sono: la costituzione e il mantenimento del GO stesso; Il coordinamento e il traferimento delle attività del progetto; interfaccia con Le autorità regionali e con il Partenariato europeo EIP-AGRI. Le attività progettuali prevedono il trasferimento e la diffusione di buone pratiche e tecnologie innovative e validate epr il risparmio della risorsa idrica 8compreso il riuso delle acqua reflue depurate), la diiffusione di tecniche per la mitigazione del rischio di erosiane dei suoli. Inoltre il Go prevede la diffusione di schemi di certificazione vlidati nell'ottica del calcolo e della mitigazione degli impatti ambientali.
Questa fase di attività del Gruppo Operativo AcquaBasilicata consiste nell'analisi dello stato dell’arte e nello scouting delle innovazioni e tecnologie inerenti i sistemi di irrigazione, inoltre saranno messe a punto sinergie con gli altri GO presenti sul territorio della Basilicata. Il risultato principale dell'attività sarà un report che riporti le tecniche e le tecnologie validate per la progettazione e l'implementazione dei sistemi irrigui ad alta efficienza volti al risparmio idrico. Questa attività permetterà di diffondere presso le aziende agricole e presso i gestori della risorsa idrica (a livello territoriale), gli ultimi avanzamenti tecnologici sui metodi irrigui. Questo permetterà inoltre di effettuare un’accurata gestione dei volumi e dei turni di adacquamento, fin dalle prime fasi di progettazione dell’impianto irriguo. Le tecnologie innovative che verranno diffuse riguarderanno soprattutto gli aspetti impiantistici della pratica irrigua (elettrovalvole, regolatori, filtri, centraline). I farmers e i gestori dell’acqua potranno utilizzare i risultati questa attività, per progettare impianti irrigui aziendali in grado di fornire acqua di buona qualità, consentendo nello stesso tempo un risparmio ambientale e d economico a livello aziendale. Inoltre un ulteriore obiettivo dell’azione è quello di diffondere un modello di impianto per la gestione irrigua automatizzato e di facile gestione che consenta di ridurre l’uso della risorsa idrica, ottimizzare l’uso di fertilizzanti, migliorare la qualità della produzione e le rese unitarie, ridurre i costi. Attività importante sarà anche quella di mettere a sistema i risultati di tutte le attività del presente GO con i risultati delle attività degli altri GO.
Questa fase di attività del Gruppo Operativo AcquaBasilicata consiste nella divulgazione di protocolli di gestione, linee guida presso gli agricoltori, che riportano metodologie per la gestione dei suoli e l’incremento del contenuto di carbonio nel suolo. Tali protocolli saranno volti all’impiego del monitoraggio in continuo dell’umidità del suolo e ad impostare corretti piani di fertirrigazione. Inoltre questi protocolli saranno utili per la divulgazione e diffusione di aspetti pratici e sistemi innovativi per la gestione della fertirrigazione e l’utilizzo di strumenti portatili per la determinazione veloce del contenuto di nitrati nel suolo. Il valore aggiunto per gli agricoltori che utilizzeranno i risultati della presente azione è rappresentato dalla possibilità di accrescere le nozioni e i criteri agronomici di una corretta gestione dei nutrienti, in maniera da evitare anche problemi quali ad esempio: lisciviazione, squilibrio dell’attività vegeto-riproduttiva, calo della qualità del prodotto. Altre competenze che potranno assumere gli agricoltori e i tecnici aziendali, riguardano l’applicazione del bilancio idrico, che è necessariamente legato ai turni irrigui e alle caratteristiche del suolo (es. contenuto in sostanza organica, scheletro, tessitura). Da quanto detto, emerge che il monitoraggio dell’umidità del terreno nel volume di suolo interessato dall’irrigazione, unitamente alla definizione di volumi e turni di irrigazione attraverso la compilazione di un bilancio idrico semplificato possono rappresentare un valido strumento di supporto alla decisione nel settore irriguo.
Questa fase di attività che verrà implementata dal GO AcquaBasilicata sarà volta alla diffusione di strumentazione, sensoristica e sistemi innovativi per il controllo e monitoraggio del sistema suolo-pianta-atmosfera. Tra i sensori più promettenti vi sono quelli basati su tecnologia FDR che restituiscono letture di contenuto volumetrico di acqua nel suolo, oppure vi sono sonde integrate che permetto la misura dell’umidità e della salinità contemporaneamente alle diverse profondità di suolo. A livello aziendale questo tipo di monitoraggio permetterà di ottenere un consistente risparmio idrico in termini di volumi e turni irrigui. Inoltre tale monitoraggio consentirà la redazione del bilancio idrico per le singole colture. Le finalità e gli obiettivi del progetto sono anche: migliorare le conoscenze sulla misura in continuo dell’umidità del suolo, aumentare le competenze sulle tecnologie per il bilancio idrico delle colture, ridurre il prelievo idrico, ridurre l’impronta idrica delle produzioni aziendali. Tutte le conoscenze acquisite durante questa azione saranno messe a sistema al fine di raggiungere una maggiore competitività sui mercati locali ed internazionali. Altro aspetto importante è quello del monitoraggio dei parametri atmosferici a livello aziendale, che in sinergia con l’umidità del suolo risultano utili ai fini del calcolo del bilancio idrico colturale. Tale pratica risulta utile a livello aziendale al fine di implementare tecniche irrigue sostenibile, che tengano conto dei reali fabbisogni delle colture.
Questa attività che verrà implementata dal GO AcquaBasilicata sarà volta alla diffusione di buone pratiche e tecniche agronomiche e di gestione del territorio volte: al miglioramento della gestione del suolo, alla mitigazione del rischio idrogeologico e alla protezione della risorsa suolo. Tali pratiche di gestione saranno approntate e diffuse mettendole in relazione ai diversi livelli di rischio idrogeologico. Tali pratiche diffuse consistono in: semina di colture resilienti; implementazione di tecniche di sistemazione idrauliche e valorizzazione nell’ambito dei servizi agro-ecosistemici. Queste pratiche saranno diffuse al fine di rispondere alle priorità identificate dal PEI ed in particolare alla priorità Flood and Drought risk management. In particolare le tecniche agronomiche e di sistemazione idraulica del territorio, saranno diffuse al fine di aumentare la consapevolezza degli agricoltori in merito alla mitigazione del rischio idrogeologico. Inoltre attraverso l’aumento di diffusione dell’importanza del concetto di servizi agro-ecosistemici, si avrà un miglioramento delle tecniche agronomiche e della conservazione dei suoli. Inoltre sempre attraverso la diffusione di tali tecniche si avrà la mitigazione dei fenomeni erosivi.
Le pratiche e i concetti diffusi durante questa azione del GO nominato AcquaBasilicata sono inerenti all’importanza per le aziende di acquisire valore aggiunto attraverso la certificazione ambientale dei loro prodotti e delle proprie filiere produttive. In particolare queste pratiche hanno la finalità di aumentare la sostenibilità ambientale delle filiere agricole ed in particolare dell’uso della risorsa idrica a livello aziendale. Gli schemi di certificazione proposti sono molteplici (water footprint secondo la ISO 14046 e studi preliminari di european water stewardship (EWS), etc.). Attraverso questa azione sarà aumentata la consapevolezza degli agricoltori nell’utilizzo di determinati schemi di certificazione, tenendo conto che prodotti più sostenibili possono avere posizioni più favorevoli sui mercati nazionali ed esteri e più in generale sui mercati con un alto numero di consumatori più attenti all’eticità dei prodotti. Sarà elaborato uno studio per supportare la scelta delle aziende verso una certificazione ambientale e relative strategie di promozione; saranno individuati i punti del processo produttivo per il miglioramento della prestazione ambientale anche in riferimento alla risorsa idrica saranno diffuse buone pratiche e linee guida volte all'aumento delle competenze aziendali rispetto alle certificazioni ambientali; all'aumento di visibilità del prodotto su determinati mercati; alla riduzione impronta idrica; alla riduzione dell'impatto ambientale.