Sviluppo di una filiera vivaistica viticola sostenibile e biologica
Sulla base dell’esperienza affermata nel settore vivaistico e delle competenze riconosciute nell’ambito della ricerca in fitopatologia, il gruppo operativo propone un progetto di cooperazione per lo sviluppo di metodi innovativi finalizzati al contenimento delle fitopatie emergenti nel settore vivaistico viticolo, operando in regime di agricoltura biologica.
Gli obiettivi generali del progetto sono:
• l'applicazione di strategie fitosanitarie ad impatto ambientale ed economico ridotto;
• la conservazione della biodiversità viticola autoctona;
• la crescita delle competenze tecniche di produttori ed operatori agricoli;
• la divulgazione dei metodi di viticoltura biologica.
Le attività previste sono:
- la realizzazione e l'acquisizione di beni o servizi necessari alla realizzazione del progetto
- la sperimentazione della prevenzione delle malattie del legno della vite in relazione al metodo di coltivazione dei portinnesti, al metodo di sanificazione del materiale di propagazione e al metodo di innesto del materiale di propagazione
- lo studio delle condizioni di propagazione favorevoli alla manifestazione della disaffinità d’innesto
- lo sviluppo di un approccio di selezione del germoplasma viticolo autoctono, combinato a verifiche fitosanitarie
- l’elaborazione di indicatori finalizzati a valutare la sostenibilità economica ed ambientale del processo
Il vivaismo viticolo riveste tradizionalmente una posizione rilevante nel settore primario del Friuli Venezia Giulia. Attualmente tale settore, e in generale tutta la filiera viticola regionale, deve far fronte alla crescente diffusione delle fitopatie emergenti, correlate al deperimento della vite, nonché alle conseguenze negative delle pratiche viticole convenzionali sulla fertilità dei suoli, sull’ambiente e sulla biodiversità.
Parallelamente, le istituzioni comunitarie hanno riposto particolare attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura convenzionale, con azioni legislative a favore di una agricoltura integrata o biologica. Questi ed altri provvedimenti sono stati puntualmente recepiti dall’Italia ed attuati a livello regionale.
Sul piano delle produzioni agricole, i sistemi vegetali connessi all’agricoltura stanno diventando sempre più fragili e le piante coltivate sono divenute via via più deboli e suscettibili anche a lievi stress biotici o abiotici, anche a causa della profonda selezione del germoplasma perpetuata negli ultimi decenni fra le specie coltivate, che ha contribuito all’erosione della biodiversità e alla diffusione di piante meno resilienti.
Le stesse problematiche si possono estendere anche al settore del vivaismo viticolo. La crescente diffusione di fitopatie nella filiera viticola impone una revisione del sistema di propagazione della vite, in cui l’attenzione si deve focalizzare sulla qualità del materiale di propagazione (marze e portinnesti) e sul controllo dei patogeni fungini e batterici diversi dai trattamenti convenzionali, non ammessi in agricoltura biologica.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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pagina dedicata sul sito del capofila
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