Studio per l’introduzione sul mercato di una bevanda innovativa per la valorizzazione della mela tipica Veneta e del suo territorio
Il progetto vuole verificare i seguenti obiettivi: 1. introdurre un prodotto trasformato innovativo associato ad un claim nutrizionale; 2. diminuire lo squilibrio contrattuale con l’industria e la grande distribuzione; 3. migliorare la redditività e dare più stabilità nelle liquidazioni degli agricoltori; 4. sviluppare la produzione ed il prodotto stesso in modo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale;5. valorizzare le produzioni tipiche del Veronese ed il loro territorio;6. comunicare questo progetto alla comunità economica ed gricola locale come un esempio di “best practice” in modo che altre realtà possano replicarne il valore in contesti similari.
Il GO Wapple è nato dalla necessità di valorizzare la produzione di mele coltivata nel sud est veronese.
L'attività ha portato all'ottimizzazione della bevanda innovativa e allo studio di varianti a bassa gradazione alcolica e residuo zuccherino diversificato con la realizzazione due prototipi. In seguito è stato definito il concept di prodotto, sono state svolte le prime ricerche di mercato in Italia e all'estero ed è stato ideato un primo naming della bevanda “Alisir” descritta come “bevanda alcolica a base di succo di mela”. Il progetto ha identificato i mercati più promettenti tramite diversi database: Germania, Danimarca, Belgio, Svezia e Svizzera sono i paesi maggiormente attrattivi per la bevanda e per questo è stata svolta una ricerca normativa per comprendere eventuali restrizioni alla commercializzazione o requisiti per l’etichettatura. In seguito le analisi sul campo (focus group con consumatori, rilevazione a scaffale, osservazione esercizi della ristorazione) hanno permesso di ricavare informazioni utili per la messa a punto della bevanda e sulla sua commercializzazione: è importante fornire informazioni sull’identità, sulla genuinità e sulla sostenibilità del prodotto e della sua filiera, e inoltre entrare con cautela nei paesi esteri, privilegiando il canale della ristorazione. Il progetto conferma che lo schema della filiera corta apporta una migliore redditività e certezza nelle liquidazioni degli agricoltori coinvolti in tale produzione, riducendo i trasporti su strada e l’impatto ambientale.
Il progetto è composto dalle seguenti attività: Attività 1 – Sviluppo di prodotto e del claim associato; Attività 2 – Sviluppo del concept di prodotto; Attività 3 – Selezione dei mercati esteri target (UE ed Extra UE); Attività 4 – Studio dell’ambiente competitivo di tre paesi target, compresa l’Italia; Attività 5 – Sviluppo dell’opportunità di business; Attività 6 – Comunicazione e disseminazione del progetto
Il principale risultato di questo progetto è il miglioramento della redditività degli agricoltori soci del Consorzio. La creazione del valore aggiunto, dal punto di vista economico, risiede sia nel differenziale di prezzo ottenibile sui mercati dalla vendita di un prodotto trasformato rispetto ad un prodotto ortofrutticolo, sia dalle maggiori liquidazioni conferibili ai soci sulle mele destinate alla produzione del progetto pilota. Infatti, il mancato ricorso all’industria di trasformazione – che grazie al suo potere contrattuale erode significativi margini – permetterà di liquidare in misura più idonea e costante i soci del consorzio. È infatti previsto un miglioramento del valore del margine distribuito del 300% sul quantitativo di mele del consorzio destinate alla produzione del nuovo prodotto rispetto a quello ottenibile dalla vendita dello stesso quantitativo di mele all’agroindustria.
Un altro risultato del progetto è legato benefici ambientali per i territori di Belfiore e limitrofi ottenuti dalla futura produzione e commercializzazione del prodotto. Il valore aggiunto, dal punto di vista ambientale, è rappresentato dal ricorso ad una filiera corta, che valorizzi i prodotti tipici locali trasformandoli direttamente in loco. Infatti, rispetto alla situazione attuale che prevede il conferimento delle mele a industrie di trasformazione a più di 200 chilometri di distanza, la realizzazione del progetto permetterebbe una sostanziale riduzione dei trasporti su strada e delle connesse emissioni di anidride carbonica (CO2) con annessa riduzione dell’impatto ambientale e del contributo al riscaldamento globale. Ulteriori benefici ambientali sono legati all’utilizzo di energie rinnovabili per le attività legate allo sviluppo e successiva commercializzazione del prodotto individuato dal progetto, grazie all’impianto fotovoltaico già attualmente in uso, con le conseguenti ricadute positive sia sull’ambiente che sul clima. In termini numerici il valore aggiunto del progetto dal punto di vista ambientale consisterebbe in un miglioramento di almeno il 50% della sostenibilità misurata al primo anno previsionale sul quantitativo di mele destinate alla produzione del nuovo prodotto rispetto allo stesso quantitativo prima destinato all’agroindustria, incrementando negli anni successivi all’aumentare della destinazione di mele per la produzione del nuovo prodotto.
L’ultimo risultato del progetto è legato alla sua dimensione sociale per i territori di Belfiore e limitrofi. Il valore aggiunto del progetto, dal punto di vista sociale, risiede non solo nella creazione di nuovi posti di lavoro per la comunità locale che porterebbero di conseguenza ad una riduzione della disoccupazione locale, altresì nello sviluppo di reti tra imprese – sia del settore melicolo che legate ad altre specializzazioni produttive – con i conseguenti benefici di trasmissione di conoscenze, know-how, innovazione, esperienze e informazioni. Infine, grazie anche alle attività di divulgazione e comunicazione sarà possibile replicare il valore aggiunto creato in questo contesto. Sarà possibile per le comunità agricole regionali, nazionali, e comunitarie prendere spunto dal progetto e a loro volta sviluppare nuovi progetti seguendo lo stesso iter innovativo di tipo bottom-up, dove gli agricoltori, grazie alla collaborazione di altri attori del settore, possono essere motori dello sviluppo di idee innovative e beneficiare appieno del loro sviluppo e successo sul mercato.
"Sviluppo di una bevanda innovativa a basso grado alcolico. I suoi ingredienti principali sono due produzioni tipiche del Veneto: la mela prodotta nel Sud-est Veronese e l’uva IGT tipica della zona.
La nuova bevanda sarà prodotta in loco dal Consorzio con prodotti tipici locali secondo lo schema della filiera corta."
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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Sito web del progetto
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Sito web
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Sito web Consorzio ortofrutticolo di Belfiore
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Sito web Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza
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Link ad altri siti che ospitano informazioni del progetto
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Sito web ECAMRICERT SRL
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Facebook
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Wapple, vino e succo di mela
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Materiali utili
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Storie gastronomiche - Wapple, vino e succo di mela insieme per un nuovo modo di bere
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Materiali utili
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Agronotizie - Wapple, la bevanda innovativa che valorizza la mela tipica veneta
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