SISTEMI INNOVATIVI DI MONITORAGGIO PER IL CONTROLLO SOSTENIBILE DI DROSOPHILA SUZUKII ED ALTRI FITOFAGI RILEVANTI PER LA FRUTTICOLTURA LAZIALE SIMODROFILA
Il progetto mira ad applicare “un sistema integrato di contenimento della D. suzukii e di altri carpofagi della frutta“ in un'area di circa 1200 ha. Il sistema, impostato su una rete di monitoraggio georeferenziato e sull' innovativo utilizzo delle tecnologie informatiche garantisce una razionalizzazione dell’uso dei fitofarmaci verranno somministrati ad hoc, sulla base dei dati del monitoraggio che permetteranno di ridurne l'applicazione e aumentarne l'efficacia. . In termini di ricadute è ipotizzabile che si potrà arrivare ad incentivare in un’area a vocazione frutticola, una produzione di qualità, sostenibile, e che produca un incremento positivo della redditività aziendale.
Verranno individuate dele aziende campione dove saranno installate delle reti di monitoraggio (trappole innovative con telecamera e trappole per la cattura massale) per l’acquisizione dei dati di cattura dei fitofagi e dei parametri micrometeorologici. In queste aziende sarà possibile applicare modelli previsionali del grado di infestazione atti a consentire l’adozione di piani di difesa integrati oltre a poter effettuare una mappatura della presenza degli insetti.
Saranno organizzate riunioni operative sia tra i partner del progetto, sia aperte ad altri attori del comparto, al fine di divulgare gli step di avanzamento del progetto ed illustrare i risultati ottenuti.
Fin dalla sua prima comparsa in Italia, in Trentino nel 2008, ad oggi, l’avanzata del moscerino Drosofila suzukii è stata incontrastata, coinvolgendo sempre più aree agricole. Nel Lazio l’impatto economico sul comparto frutticolo è divenuto via via sempre più significativo e non più sostenibile per i redditi dei produttori. In Sabina, per sua natura topografica zona a forte vocazione agricola, e in special modo frutticola, sono stati molteplici i danni provocati da questo fitofago. L’intero paesaggio è una distesa di uliveti vigneti e frutteti; Nosostante la Sabina sia da sempre nota per la qualità del suo olio di oliva è la produzione di frutta la principale fonte di reddito. I comuni di Fara in Sabina, Marcellina, Mentana, Montelibretti, Montorio Romano, Moricone, Nerola, Palombara Sabina e Sant’Angelo Romano costituiscono il territorio ortofrutticolo sabino per eccellenza. Le due coltivazioni a fare da capofila sono la ciliegia (Cerasa) e la pesca.
Le esperienza preliminari di lotta a questo carpofago, condotte a carattere esplorativo in diverse regioni, hanno fatto emergere che la gestione fitosanitaria di questo moscerino non è una questione che riguarda solo le aree coltivate, ma coinvolge l’intera vegetazione presente, dal momento che sui nostri territori insiste una vasta diversità di habitat nei quali Drosofila suzukii riesce a sopravvivere e moltiplicarsi.Il sistema attuale è un sistema sperimentale e non calibrato per fronteggiare una nuova introduzione come il moscerino asiatico della frutta D. suzukii.
Il sistema proposto, si basa su una rete di monitoraggio georeferenziato che costituisce un importante ed innovativo utilizzo delle tecnologie informatiche, attraverso nuovi modelli previsionali o interpretativi.
Strada del Colle Difesa 3
00018 Palombara Sabina RM
Italia
Via Roma 55
00010 Moricone RM
Italia
Via Torino 26
00018 Palombara Sabina RM
Italia
Via Roma 131
00010 Moricone RM
Italia
Viale Stanislao Aureli 37
00010 Moricone RM
Italia
Via Cvour 30
00010 Moricone RM
Italia
Via Roma 139
00010 Moricone RM
Italia
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Via Colle Lisadrello 30
00010 Montelibretti RM
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Via Roma 123
00010 Roma RM
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Via Evaristo Lebani 21
00010 Moricone RM
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Via Garibaldi 132
00010 Montelibretti RM
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Via Garibaldi 131
00010 Montelibretti RM
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Via Po 14
00198 roma RM
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Piazza Sallustio 3
00187 Roma RM
Italia
Italia
Il presente progetto si prefigge di dare una risposta operativa concreta realizzando e rendendo funzionale sul territorio “un sistema integrato di gestione del problema D. suzukii” impostato su una rete innovativa di monitoraggio, potenziata sia in termine di copertura territoriale (con coinvolgimento anche di aree marginali non produttive) che in termini di trasferimento in campo di dispositivi innovativi di cattura e conteggio. Lo stesso sistema monitorerà anche altri fitofagi chiave per la frutticoltura laziale quali la mosca mediterranea della frutta.
Le esperienze condotte sino ad oggi ci lasciano ben sperare che il sistema innovativo di monitoraggio che si va a realizzare consentirà di attuare interventi di lotta a carattere preventivo secondo criteri di “early warning” e permettendo pertanto ai “sistemi di difesa sostenibili” (quelli più rispettosi dell’ambiente e della salute dei consumatori) di essere più efficaci perché adottati tempestivamente.
E’ pertanto ipotizzabile stimare un incremento della percentuale di aziende che attueranno piani di lotta sostenibili in linea con le linee guida del PAN non solo per quanto riguarda la gestione della D. suzukii, ma anche per altri carpofagi. Il progetto si realizzerà grazie alla integrazione dell’operatività di diverse competenze territoriali della Regione Lazio, favorendo altresì quel processo di sinergia e flusso di conoscenze tra produttori e Enti di Ricerca (CREA, ENEA), elemento questo imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi del presente progetto e di azioni future