Re-Food Seminca la Buona Alimentazione
Il progetto vuole riformulare le 4 produzioni seminative locali umbre, Fagiolina del Trasmeno, Farro di Monteleone di Spoleto, Patata Rossa di Colfiorito e Lenticchia di Castelluccio di Norcia, incrementando gli aspetti salutistico nutrizionali attraverso nuove pratiche agricole ed utilizzare ciò come chiave di marketing.
Le attività del progetto sono concentrate sulle 4 D.O.P seminative della Regione Umbria. A ciascuna di esse è stata assegnata una focus area, più una trasversale. Le focus prevedono una caratterizzazione ex-ante del fondo di coltivazione e del prodotto. Introducendo sistemi innovativi di coltivazione, (macchine agricole sperimentali e input basati su rilevazioni). Analizzare ex-post sia il fondo di coltivazione che il prodotto, per verificare se tali pratiche hanno apportato miglioramenti qualitativi per entrambi. Nella focus area trasversale verranno raccolte e disciplinate le pratiche, rendendole note e fruibili ai produttori e al pubblico, come strumento di promozione.
L'Umbria è ed è stata principalmente una regione a vocazione agricola, con pochissimi distretti industriali. Questo ci ha lasciato terreni sostanzialmente incontaminati e non stressati da agricoltura intensiva o inquinamento industriale. Grazie a ciò i nostri prodotti locali, oltre a vantare una forte tradizione e tipicità, annoverano caratteristiche nutrizionali determinate dall'area di coltivazione. Le caratteristiche nutrizionali sono uno strumento di marketing cruciale ma per ottenerle, mantenerle e renderle note è necessario organizzare la produzione delle tipicità locali attraverso una filiera che ne possa garantire gli standard. Re-Food ha unito istituti di ricerca, costruttori di software e macchine agricole ed agricoltori per elevare gli standard produttivi, in chiave salutistico-ambientale e di commercializzazione, per poi accrescere il reddito dei produttori attraverso l'innovazione e la cooperazione. Un'agricoltura che riduce le emissioni e difende le caratteristiche nutrizionali dei suoi prodotti potrà essere il miglior biglietto da visita per la promozione dei prodotti agricoli Umbri nei mercati, giovandosi di quello che oggi è un vantaggio relativo, ovvero il patrimonio ambientale incontaminato.
La prima innovazione riguarda le produzioni agricole locali del progetto. Svolgeremo test sia sul fondo di coltivazione, prima della messa a dimora, e successivamente sul prodotto. Il nostro obbiettivo è quello di dimostrare empiricamente che la presenza di micro-elementi bio-attivi nelle produzioni agricole è direttamente collegata al tipo di tecniche agricole impiegate. Le evidenze accertate integreranno i rispettivi disciplinari.
Costruzione di 2 prototipi per la semina e sarchiatura della Fagiolina del Trasimeno. La seminatrice sarà integrata da un rullo per stendere un telo di pacciamatura, con anche la possibilità di stendere una manichetta per l'irrigazione contestualmente alla semina. La sarchiatrice verrà corredata di particolari carter in modo che, al suo passaggio, non danneggi i tralci della pianta che, diversamente da altre colture della stessa specie, si dipanano irregolarmente nel campo.
Organizzazione della filiera integrata. Le produzioni della rete verranno tracciate in ogni fase produttiva, dalla particella di coltivazione al confezionamento.
Creazione e monitoraggio di una web community. La web community sarà l'interfaccia per far conoscere agli stakeholder le attività e le innovazioni che la rete introdurrà.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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Pagina web sul sito PIU Umbria
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Link ad altri siti che ospitano informazioni del progetto
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