Nuove conserve vegetali biologiche da varietà autoctone di finocchio marino (Crithmum maritimum L.) coltivato in biologico
Gli obiettivi sono: a) aumentare la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari e dei cibi funzionali ad una dieta sana ed equilibrata, tutela della biodiversità; b) utilizzare tecniche a basso impatto ambientale e biologiche; c) implementare un sistema di coltivazione di finocchio marino in linea con i principi dell’agricoltura biologica; d) applicare tecnologie di trasformazione già in uso con altri prodotti ortofrutticoli (pastorizzazione blanda in vasetto, fermentazione guidata, essiccamento/liofilizzazione) per la produzione di nuove conserve, spezie biologiche e funzionali a base di finocchio marino e olive varietà Ascolana tenera.
Il finocchio marino (Chritmum maritimum), è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Ombrellifere che ha notevoli proprietà nutrizionali (elevato contenuto di vitamine (C), sali minerali, fibra, antiossidanti) e funzionali (proprietà antiossidanti, vasodilatatorie, colinesterasi-inibitorie, etc). Possiede foglie carnose, aromatiche e ricche di olii essenziali: si utilizza in ambito alimentare (insalate, conserve sott'olio o sott’aceto),conosciuta anche come efficace rimedio della medicina popolare e della fitoterapia.
Il progetto è volto ampliare la coltivazione biologica di finocchio marino, la sua trasformazione per la vendita, tutelando la biodiversità regionale.
Il settore ortofrutticolo è un segmento fondamentale dell’agricoltura italiana, nella regione Marche la diffusione territoriale delle imprese agricole attive nella produzione di frutta e ortaggi rappresenta importanti valori produttivi ed economici. Secondo l’Osservatorio Agroalimentare Italiano, la ricchezza generata dal settore ortofrutticolo italiano è di assoluto rilievo, con una crescita, rispetto al 2014, del +8,2%, che pone l’Italia al II posto nella C.E. L’ortofrutta italiana ha un ruolo di primo piano per valore delle esportazioni, che nell'ultimo anno, è salito a 8 miliardi di € (22,0% del totale delle esportazioni agroalimentari italiane). In questo contesto di crescita, l’ortofrutta biologica si è rafforzata e ampliata.Un sempre maggiore interesse del consumatore verso questo specifico comparto hanno suggerito la necessità di investire nel settore ortofrutticolo (bio e convenzionale), incoraggiando sia all'aggregazione produttiva e commerciale, sia alla ricerca e innovazione per diversificare i prodotti e incrementarne la qualità. La capacità di una impresa di offrire prodotti con caratteristiche uniche o almeno fortemente distintive risulta, infatti, strategica per sfruttare le opportunità offerte da questo specifico comparto, e vincere la sfida verso competitori con maggiori risorse e/o costi di produzione enormemente più bassi; tale approccio include, necessariamente, attività di ricerca e sperimentazione volte a garantire l’elevato livello qualitativo delle produzioni necessario e la sensibilizzazione dei consumatori all'aspetto qualitativo dei prodotti al fine di renderli disponibili a pagare un prezzo maggiore (premium price) per ottenere beni con caratteristiche superiori.
Qualità e sicurezza dei prodotti alimentari e dei cibi funzionali ad una dieta sana ed equilibrata, tutela della biodiversità
Tecniche a basso impatto ambientale e biologiche
Implementazione di un sistema di coltivazione di finocchio marino in linea con i principi dell’agricoltura biologica nel territorio marchigiano, tutelando al contempo la biodiversità.
Applicazione di tecnologie di trasformazione già in uso con altri prodotti ortofrutticoli (pastorizzazione blanda in vasetto, fermentazione guidata, essiccamento/liofilizzazione) per la produzione di nuove conserve, spezie biologiche e funzionali a base di finocchio marino e olive varietà Ascolana tenera.
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