PEI-AGRI

Miscuglio Evolutivo di Frumento per l'adattamento ai cambiamenti climatici

Obiettivi
Obiettivi

Il progetto prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
Aumentare la diversità coltivata nelle aziende favorendo adattamento a differenti ambienti di coltivazione;
Sviluppare il sistema integrato di produzione di semente;
Permettere agli agricoltori di conseguire stabilità di resa produttiva, diminuire il costo di produzione e accrescere il reddito aziendale;
Migliorare la qualità degli alimenti testando prodotti dove la complementarità fra genotipi e la diminuzione degli input azotati favoriscono l'incremento di metaboliti secondari;
Incrementare la fertilità del suolo attraverso pratiche colturali ecosostenibili.

Attività

L’obiettivo generale è adattare e diffondere la popolazione SOLIBAM TENERO LI ROSI nel contesto individuato per facilitare l’adattamento ai cambiamenti climatici della granicoltura biologica e a basso input in Sicilia. Protagonisti saranno i network locali di agricoltori che contribuiranno alla riproduzione di semente, gestendone la corretta evoluzione nel tempo, e alla loro diffusione, con il supporto tecnico e scientifico dei partner del progetto. I cambiamenti promossi dal Progetto avranno diversi impatti, dal livello aziendale a quello del consumo dei prodotti finali, interessando agricoltori e tutto il comparto extra-agricolo, cerealicolo biologico.  
 

Contesto

L’agricoltura delle aree più vulnerabili del pianeta è particolarmente esposta ai nuovi rischi associati all’aleatorietà climatica (IPCC, 2018). Negli areali del bacino del Mediterraneo a clima semiarido, come la Sicilia, è già in corso una riduzione del rapporto precipitazioni/evapotraspirazione potenziale tale da determinare condizioni critiche per i sistemi colturali asciutti basati sulle specie cerealicole microterme, frumento in primis, che potrebbero non avere tempo sufficiente per adattarsi alle nuove condizioni. Gli attuali sistemi agricoli monocolturali mal si prestano a fronteggiarli. Benefici potranno, invece, derivare dalla transizione verso modelli agroecologici resilienti basati sulla policoltura e sul recupero e la valorizzazione della biodiversità e dell’agrobiodiversità.  
Com’è noto, le varietà certificate di specie d’interesse agrario per essere commercializzate devono rispettare i requisiti di distinguibilità, uniformità e stabilità che, tuttavia, mal si conciliano con l’esigenza di graduale adattamento al cambiamento climatico, specie su scala spaziale ridotta. Una valida alternativa al breeding convenzionale e alle biotecnologiche è il ‘miglioramento genetico partecipativo-evolutivo’ che valorizzando la ‘diversità genetica’ rappresenta una soluzione duratura per contrastare l’incertezza climatica. Questo metodo consiste nel seminare on farm “miscugli di genotipi differenti della medesima specie coltivata” (popolazioni evolutive o Composite Cross Population/CCP). Nel tempo, gli incroci spontanei modificano la composizione genetica della popolazione adattandola dinamicamente all'ambiente di coltivazione.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Università di Catania
Responsabile
Salvatore Cosentino
@email
Ruolo
Partner
Nome
Dara Guccione Biofarm
Responsabile
Valentina Dara Guccione
@email
Ruolo
Partner
Nome
Agricola Cavalli SS Agricola
Responsabile
Salvatore Massimino
@email
Ruolo
Partner
Nome
GREEN BIO DI TERRE Di Sant'Agata Società Agricola di Riolo Pietro e Filippo S.N.C.
Responsabile
Pietro Riolo
@email
Ruolo
Partner
Nome
LI Rosi Giuseppe
Responsabile
GIUSEPPE LI ROSI
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società Agricola Antichi Granai dei F.LLI Passamonte Mirella Santa e Salvatore
Responsabile
MIRELLA SANTA PASSAMONTE
@email
Ruolo
Partner
Nome
Molino Quaglia spa
Responsabile
Lucio Quaglia
@email
Ruolo
Partner
Nome
Rete Semi Rurali
Responsabile
Claudio Pozzi
@email
Innovazioni
Descrizione

È necessario promuovere la resilienza dell’agricoltura, aumentando la diversità a livello di varietà, specie e ecosistema. In questo modo i sistemi agrari saranno in grado di innescare processi di trasformazione attraverso l’adattamento delle colture al cambiamento climatico a scala locale, in accordo con quanto stabilito dalla Commissione Europea che, nel 2013, ha adottato una strategia che mira all'aumento della capacità di reazione agli impatti del cambiamento climatico a livello locale, regionale, nazionale e dell'intera Unione. L’innovazione di processo consisterà nel collaudo della CCP nel territorio siciliano, attraverso la valutazione del grado di adattamento della popolazione in 5 macro-aree climatiche rappresentative, in ciascuna delle quali sarà implementa una rete di dispositivi on farm ubicati in un’azienda pilota o “azienda-madre” e cinque aziende satelliti o “aziende-figlie”, in modo da disporre di semente adattata a scala locale, da distribuire agli agricoltori interessati (stakeholder), sensibilizzati grazie ad opportune azioni dimostrative. Questa innovazione consentirà di introdurre progressivamente nuova variabilità genetica nel settore cerealicolo al fine di fornire alle aziende che operano in regime biologico popolazioni evolutive di frumento tenero adatte a fronteggiare dinamicamente il cambiamento climatico. L’innovazione sarà gestita direttamente dagli agricoltori e diffusa con una licenza open source per garantirne il più ampio accesso.
 

Settore/comparto
Cereali
Area problema
Valutazione della risorsa suolo dal punto di vista chimico, fisico e agronomico
Controllo degli insetti che attaccano le foreste
Genetica e miglioramento genetico degli alberi e di altre piante forestali
Effetti attesi
Incremento dei margini di redditività aziendali
Miglioramento produttività
Miglioramento qualità prodotto