Introduzione nel sistema vivaistico di nuovi portinnesti di elevato valore agronomico e di protocolli innovativi di propagazione per l’agrumicoltura siciliana
Le attuali esigenze di riconversione degli agrumeti siciliani determinano una grande richiesta di nuovi portinnesti con alte performance. Il progetto si propone di trasferire alle aziende vivaistiche sia innovazioni di prodotto (nuovi portinnesti) che di processo (protocolli di propagazione in vitro e per microtalee uninodali). L’obiettivo finale è quello di consentire e accelerare la disponibilità di nuovi portinnesti di agrumi, di qualità genetico-sanitaria elevata, con ottime caratteristiche bioagronomiche con riferimento alla utilizzazione delle risorse naturali (acqua, suolo).
Nel comparto agrumicolo siciliano a seguito dei mutamenti, a carico della combinazione portinnesto/nesto, determinati dalla diffusione del virus della tristeza (CTV), è’ stato necessario abbandonare l’arancio amaro. Sono stati selezionati, tre genotipi che presentano, resistenza al CTV, caratteristiche agronomiche di grande pregio ed adattabilità ai terreni propri del comprensorio agrumicolo siciliano. Essendo presente un numero ridotto di piante madri portaseme, non è possibile avviare la propagazione tradizionale su larga scala.
Il progetto prevede di trasferire nuovi metodi di propagazione.
L’agrumicoltura siciliana si trova in una fase di rinnovamento per contrastrare il Citrus Tristeza Virus (CTV) è necessario sostituire il tradizionale portinnesto, con nuovi portinnesti egualmente validi e resistenti al virus. Attualmente non è disponibile sul mercato europeo un portinnesto resistente al CTV e che si adatti alle zone agrumicole siciliane. Il Di3A dispone di nuovi portinnesti costituiti dall’ Università della California, tra i quali alcuni hanno manifestato caratteristiche di pregio per il rilancio del comparto agrumicolo siciliano, in particolare: Bitters, Carpenter e Furr, ma per i quali attualmente non si dispone di materiale vegetale sufficiente per la propagazione su larga scala con metodo tradizionale. Il Di3A detiene le piante, e le competenze per ottimizzare protocolli di micropropagazione in vitro e di propagazione con microtalee uninodali, che consentirebbero una propagazione massale.Per quanto specificatamente previsto dalla Misura 16.1, il progetto consente di ottenere la tutela delle risorse idriche (F14) ed l’incremento dell’efficienza dell’uso dell’acqua (F15) , il mantenimento di impianti produttivi in tali aree esplica la difesa del territorio dal dissesto idrogeologico e dall’erosione superficiale (F13). I nuovi portinnesti, rilancerebbero la produzione di agrumi di qualità (F06). L’utilizzo dei nuovi protocolli di propagazione, permette: di limitare l’uso di fitofarmaci, eliminando l’uso di fungicidi nelle fase di semina, ottenendo quindi un miglioramento della salubrità del suolo (F13); inoltre, consente una puntuale tracciatura genetico-sanitaria (F06). Il rilancio del comparto agrumicolo, favorirà l’intera filiera e lo sviluppo di attività extra-agricole (F04).
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Le innovazioni che il presente progetto si propone, per favorire il rilancio dell’agrumicoltura, riguardano il rilascio di nuovi portinnesti attraverso lo sviluppo di nuovi metodi di propagazione.
Bitters, Carpenter e Furr sono tre portinnesti degli agrumi, già utilizzati negli USA e considerati, per le loro caratteristiche agronomiche, molto promettenti per la riconversione dell’agrumicoltura siciliana, per i quali non si dispone, attualmente in Europa, di una quantità sufficiente di materiale vegetale per avviare programmi di moltiplicazione su larga scala, attraverso il tradizionale sviluppo di semenzali nucellari. Per ovviare a tale problema si propone la messa a punto nuovi protocolli genotipo/specifici di propagazione in vitro e mediante microtalee uninodali.
La micropropagazione rappresenta una tecnica altamente efficiente, applicata alla moltiplicazione di numerosi portinnesti utilizzati in frutticoltura, superando il limite della stagionalità della propagazione convenzionale e riducendo le superfici investite. Attraverso tale metodologia, si prevede di rendere disponibili, in breve tempo grandi quantità di piante.
La propagazione per microtalee consente di ottenere in tempi ridotti molte piante, pur da piccole quantità di materiale vegetale e non necessità di attrezzature o impianti differenti da quelli normalmente presenti in vivaio.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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