Innovazioni tecnologiche (genetiche, fitosanitarie e agronomiche) per la valorizzazione e la tracciabilità dell’Arancia rossa di Sicilia
Le arance a polpa rossa concorrono per il 70 % alla produzione arancicola siciliana. La rimozione di alcuni fattori di stress (biotici e abiotici) consentirebbe di migliorare ulteriormente l’omogeneità e la qualità delle produzioni, e di accrescere la competitività del settore.
Implementare la disponibilità di materiale di propagazione controllato sotto il profilo genetico e fitosanitario, unitamente all’introduzione di alcune innovazioni agronomiche nel vivaismo, sono condizione indispensabile per il raggiungimento dell’obiettivo.
Le attività del progetto sono:
- Accrescere la competitività dell’Arancia Rossa di Sicilia, migliorando gli standard di qualità delle piante in vivaio; Introdurre metodi molecolari per la tracciabilità attraverso le nuove tecnologie di sequenziamento genomiche;
- Utilizzare l'analisi bioinformatica degli sRNA virali e viroidali per l'accertamento fitosanitario preliminare delle piante capostipite;
- Adattare un nuovo processo per l’allestimento accelerato di materiale di propagazione in serra;
- Ridurre il ciclo di produzione della piantina da mettere a dimora;
- Introdurre protocolli di gestione agronomica, efficienti e sostenibili;
- Comunicare le potenzialità dei risultati.
Il contesto territoriale nel quale si opera è rappresentato dalla zona di produzione dell’Arancia Rossa di Sicilia e, più precisamente, da alcune aziende agricole operanti nel territorio della provincia di Catania in cui sono presenti particolari condizioni climatiche che favoriscono la pigmentazione delle arance che possono fregiarsi del marchio IGP.Tutta l’area, come il resto delle aree agrumicole italiane sta vivendo un momento
particolarmente delicato in quanto, a seguito delle epidemie del virus della tristeza (CTV) e al processo di conversione degli impianti su citrange, sono infatti sempre più frequenti i deperimenti con ripercussioni
sulla qualità del prodotto e sulla competitività nei mercati. Pertanto, per superare la fase di stallo e dare maggiore competitività al settore si rendono necessari interventi tecnologici per realizzare un vivaismo più dinamico e affidabile, più rispondente alle nuove esigenze, che consenta di introdurre nella filiera nuovi investimenti, sostenuti da innovazioni adeguate allo scopo. Fra queste sono:
- la rispondenza genetica della varietà e del clone, al fine di garantire l’uniformità e la tracciabilità del materiale vegetale e della produzione;
- lo standard fitosanitario elevato, per favorire una rapida entrata in produzione delle piante, e ridurre gli input energetici e chimici;
- la disponibilità di quantità di materiale di moltiplicazione in tempi brevi
- la qualità delle piantine messe a dimora, al fine di ridurre lo stress da fattori biotici e abiotici ed evitare inutili supplementi di input energetici;
- il trasferimento delle innovazioni agli operatori (produttori e tecnici) attraverso un’azione di sensibilizzazione; - un piano di divulgazione
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