Innovazioni sostenibili per il miglioramento della DOP "Ciliegia dell'Etna"
L’obiettivo del progetto è la diffusione della conoscenza tra gli agricoltori delle caratteristiche di tali soggetti presso campi pilota, già realizzati. Il progetto trasferirà la conoscenza necessaria al fine di eliminare o ridurre al minimo gli effetti indesiderati di contaminazione del suolo e dovuti all'utilizzo degli insetticidi di sintesi ad ampio spettro d'azione e scarsa capacità di degradazione. Il progetto consentirà di ottenere una produzione cerasicola con requisiti migliorativi in considerazione dei ridotti consumi idrici e energetici e del contenimento degli input chimici per la difesa dai principali insetti carpofagi.
- Costituzione di un campo di piante madri del clone di ‘Mastrantonio’;
- Trasferimento delle conoscenze delle caratteristiche dei portinnesti nanizzanti presso campo pilota;
- Razionalizzazione degli apporti idrici e dei consumi energetici;
- Monitoraggio dei principali insetti carpofagi delle ciliegie e individuazione soglie economiche di danno;
- Realizzazione di campi pilota dimostrativi del protocollo di difesa biologica ai due ditteri carpofagi;
- Valutazione delle attitudini varietali alle pratiche di condizionamento;
- Utilizzo della linea di lavorazione esistente per applicare tecnologie innovative di pre-trattamento e packaging.
Il massiccio dell’Etna è un centro di diversificazione frutticola con una forte valenza di tipicità. In questo contesto, il ciliegio, presente sull’Etna dal XVII secolo, riveste un ruolo rilevante ed è dotato di un germoplasma autoctono molto eterogeneo. In dettaglio la cerasicoltura etnea si concentra essenzialmente sulla varietà autoctona, denominata ‘Ciliegia di Don Antoni’ che ha conseguito la DOP ‘Ciliegia dell’Etna’ nel 2010. Tale varietà si distingue per la bassa acidità, croccantezza e un buon tenore zuccherino dei frutti.
La ciliegia è un frutto molto apprezzato e diffuso per il buon sapore, l’alta concentrazione di nutrienti e composti bioattivi, tra cui la vitamina C, composti fenolici e le antocianine, che dovranno essere protetti e garantiti nel tempo e nel post raccolta. La ciliegia è comunque un frutto non climaterico ed altamente deperibile, che, a causa dell’elevato tasso di respirazione vede il deteriorarsi dei tessuti rapidamente dopo la raccolta, con conseguente perdita di consistenza a temperatura ambiente, cambiamenti nel colore, perdita in peso e di nutrienti. Questi effetti negativi sono tanto più evidenti, quanto maggiore è il percorso delle ciliegie dalla raccolta alla vendita, incidendo sulla qualità totale. Un altro fattore limitante per la cerasicoltura Etnea è rappresentato da alcune avversità biotiche. In particolare, la mosca delle ciliegie e l’esotico moscerino dei piccoli frutti, rappresentano una costante criticità dell’intero processo produttivo a causa della diffusa necessità di dover utilizzare insetticidi di sintesi. Quest’ultimo aspetto può causare il superamento delle soglie massime di residuo chimico nella parte edule e quindi la mancata commerciabilità dei frutti stessi.
Le innovazioni che si intendono trasferire per la difesa biologica delle ciliegie dall’attacco dei due ditteri carpofagi, Rhagoletis cerasi e Drosophila suzukii, riguardano rispettivamente l’adozione di strumenti (funghi entomopatogeni, esche avvelenate e cattura massale) recentemente sviluppati per il controllo di altri ditteri tefritidi che attaccano altre coltivazioni, e la cattura massale tramite l’impiego di moderne trappole e di specifici attrattivi. Queste tecniche verranno combinate con lanci di un insetto utile e con insettari aziendali permanenti.
Per quanto concerne l’irrigazione, verranno adottati dei protocolli della gestione irrigua da trasferire agli agricoltori per un risparmio idrico o per valutare quando è opportuno intervenire con l’irrigazione di soccorso. Inoltre, verrà valutato l’effetto dell’apporto irriguo in prossimità della raccolta, poiché esso concorre a determinare la spaccatura dei frutti.
Per quanto riguarda il prolungamento della conservazione in post raccolta, l’eventuale utilizzo di soluzioni di lavaggio associate a confezionamento in MAP, o l’applicazione di coating sono in grado di migliorare la qualità nel post raccolta. Anche l’utilizzo di antiossidanti naturali e composti bioattivi in coating edibili è in grado di migliorare l’apparenza, la texture ed il valore nutrizionale del frutto rivestito.
Verrà valutata l’utilità di vasche di lavaggio nella lavorazione del prodotto per analizzare gli effetti di trattamenti per immersione in diverse sostanze al fine di migliorare la qualità organolettica e nutrizionale, per ottenere frutti più consistenti e l'utilizzo di acqua elettrolizzata.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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Sito web del progetto
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Sito web
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Seminario presentazione del progetto (presentato sul sito DI3A)
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Link ad altri siti che ospitano informazioni del progetto
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Seminario presentazione del progetto (presentato sul sito dello CSEI CATANIA)
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Seminario presentazione del progetto (presentato sul sito web del progetto)
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Link ad altri siti che ospitano informazioni del progetto
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Seminario di presentazione di un volume che contiene alcuni risultati di un progetto di trasferimento di innovazioni nel comparto cerasicolo
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Materiali utili
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Materiale tecnico-divulgativo e documentazione attinente alla realizzazione e gestione dei campi dimostrativi
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Materiali utili
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