Innovazioni sociali ed organizzative per lo sviluppo della multifunzionalità delle imprese agricole: modelli, co-produzione, inclusione
Obiettivi specifici del progetto sono: a) trasformazione in senso multifunzionale dei modelli di business delle imprese agricole del partenariato; b) definizione di nuovi modelli di business orientati alla multifunzionalità (prototipi di modelli di business multifunzionali); c) sistema di relazioni formalizzato tra la rete delle imprese partner e Comuni, gruppi di imprese agrituristiche e gruppi di consumatori (sistema di relazioni prototipo).
La proposta riguarda le strategie di sviluppo locale nelle zone rurali attraverso progetti d’innovazione incentrati sul ruolo, per l’economia e la società, della multifunzionalità delle aziende agricole. In accordo con quanto definito dalla convergenza delle visioni di Ocse, WTO, FAO e Unione Europea, l’agricoltura può essere multifunzionale, per i benefici che porta all’ambiente, al territorio, al paesaggio, alla conservazione della biodiversità, alla sicurezza alimentare e, in generale, per la capacità di produrre servizi che originano esternalità positive per la società.
Nei territori umbri un importante contributo alla multifunzionalità può certamente attendersi dalla presenza di imprese agricole che contribuiscono con il loro lavoro a disegnare l’identità dei nostri luoghi.
L’agricoltura multifunzionale rappresenta un’opportunità per lo sviluppo territoriale, sociale ed economico, ma anche in sé un passo verso il rafforzamento della coesione sociale, la promozione del paesaggio, della cultura tradizionale, della conservazione del suolo, della produzione di alimenti sicuri, dello sviluppo di attività connesse.
La multifunzionalità dell’agricoltura si fonda sulle attività svolte dalle imprese agricole e sugli output che queste possono rendere disponibili congiuntamente ai prodotti e alle attività tradizionali. La proposta progettuale dunque fonda lo sviluppo e l’innovazione del profilo multifunzionale dell’agricoltura regionale.
Via Angelo Amadio 21
06049 Spoleto PG
Italia
PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE - L'approccio integrato della programmazione territoriale è incentrato sul ruolo multifunzionale dell'agricoltura per lo sviluppo economico e della qualità della vita nelle aree rurali. Attraverso un approccio bottom-up e la costituzione di partenariati pubblico-privati si vuole proporre una strategia per riconnettere città e campagna e invertire il modello interpretativo supportando la riconquista agricola dello spazio urbano. Le azioni per promuovere questo nuovo approccio si sviluppano facendo riferimento a strategie già esistenti in Europa (food strategy) che stanno appena nascendo nei nostri territori, ponendo al centro l'interesse e il ruolo delle aziende agricole, in una valorizzazione dei prodotti e dei luoghi funzionale a garantire l'attrattività dei territori. Il fattore di programmazione territoriale è fondamentale per la tutela e valorizzazione delle aree rurali, con l'obiettivo di rafforzare e consolidare la dimensione qualitativa del territorio Umbro attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti/pratiche/processi/tecnologie. Partendo da un accordo (carta del cibo) fra pubblico e privato, la strategia territoriale del cibo proposta cerca di intersecarsi con i diversi livelli di programmazione (Piano Regolatore, Piano Paesaggistico, lotta al consumo di suolo), per poi testare paradigmatiche concretizzazioni (orti urbani, edible landscape, foodscape) che facciano emergere e supportino l'attribuzione di un valore condiviso sul ruolo multifunzionale dell'agricoltura per lo sviluppo dei nostri territori.
PROGRAMMAZIONE DELL’OFFERTA DI SERVIZI MULTIFUNZIONALI: SICUREZZA ALIMENTARE, AGRITURISMO, BIODIVERSITÁ - Le attività innovative riguardano l'offerta di servizi multifunzionali:
• manutenzione di aree verdi
• manutenzione della rete idrografica a scala locale e aziendale
• contributo alla offerta di alimenti sicuri presso mense comunali, gruppi di consumatori e imprese agrituristiche
• riorganizzazione di attività agrituristiche
• introduzione in azienda di aree destinate alla conservazione della biodiversità
Queste attività verranno implementate dalle imprese partner secondo la disponibilità programmata in sede di progetto. Per ognuno degli anni del progetto il GO elabora piani di offerta di servizi multifunzionalità basati su queste attività e ne cura la realizzazione a carico delle imprese partner.
ECOSISTEMA DIGITALE - Il ruolo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) per lo sviluppo delle zone agricole non trova tanto il suo cuore nell'innovazione strumentale ma nel valore dei dati che la smart city ha posto a fondamento dei processi di innovazione.
Le azioni per promuovere questo nuovo approccio si sviluppano facendo riferimento a strategie già esistenti indirizzate alla costruzione di ecosistemi digitali: una community di soggetti che interagiscono, scambiano informazioni, si combinano, evolvendosi in termini di conoscenza, abilità, contatti, al fine di migliorare la loro esistenza e di soddisfare i loro bisogni. In tale logica, piuttosto che disegnare strutture e infrastrutture, si vuole favorire la costruzione di piattaforme di incontro e connessione, di impatto regionale, che pongano al centro l'interesse e il ruolo delle aziende agricole, in una valorizzazione dei prodotti e dei luoghi funzionale a garantire l'attrattività e l'accessibilità dei territori, nonché a promuovere servizi e a dare valore all'impatto multifunzionale della cura agricola.
L'ecosistema digitale diviene così funzionale allo sviluppo di nuovi prodotti/pratiche/processi/tecnologie, per garantire la logistica, il racconto del territorio, la trasparenza, l'inclusività, l'accessibilità: è su tali fondamenti che l'ecosistema si declina per mettere in rete i produttori, per palesare gli impatti delle scelte proposte, per fare emergere le risorse che possono essere valorizzate, per promuovere il ruolo attivo dei cittadini.
COINVOLGIMENTO COMUNITÀ - Il legame tra community ed engagement sposta il focus dall’individuo alla collettività che rimane collegata e che discute di un medesimo tema ed è unita dall'interesse verso il consumo consapevole di prodotti alimentari del territorio prodotti nel rispetto dell’ambiente e della salute umana. Le azioni per avviare il community engagement sono diverse, come produrre nuova conoscenza e aumentare la visibilità del sistema alimentare locale, dare informazioni, incrementare la consapevolezza e capire cosa ne pensano i membri di quella community, coinvolgere le persone nei percorsi decisionali, far partecipare il pubblico in maniera formale e/o informale attivando strategie digitali e strumenti di relazione.
Il fattore engagement è fondamentale per innescare una stretta relazione tra chi produce alimenti e chi li consuma, per avvicinare due categorie che appartengono allo stesso territorio ma che il fenomeno della globalizzazione ha reso distanti, per coinvolgere attivamente la comunità locale anche con la creazione di un proprio spazio nella piattaforma virtuale (crowdmapping).
CREAZIONE DI NUOVA CONOSCENZA DAL PROGETTO DI RICERCA - L'innovazione è volta alla definizione di nuove conoscenze che verranno prodotte dal progetto stesso. Le imprese del partenariato prendono parte al processo di co-creazione di conoscenza contribuendo alla elaborazione dell’indagine e dei suoi risultati. L’integrazione di queste attività conduce alla definizione di prototipi innovativi di modelli di business multifunzionali e a sistemi di relazioni prototipo per la multifunzionalità, che costituiscono il prodotto finale del progetto.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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Sito web del progetto
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