Innovazioni finalizzate alla creazione di sistemi produttivi autosufficienti: la permacultura, l’orto bio-intensivo e la food forest (Agricoltura autosufficiente)
L’obiettivo generale del progetto è quello di sviluppare nuovi sistemi agricoli a impatto zero, sfruttando aree montane e collinari marginali, seguendo il principio della sostenibilità e la tecnica della permacultura. S’intende sviluppare un sistema autosufficiente, che vada a favorire categorie di persone a rischio. Infatti, il remunerativo mercato di nicchia di produzioni naturali e biologiche può costituire un’opportunità per realtà produttive svantaggiate.
Le attività di realizzazione dell’azienda agricola autosufficiente sono state realizzate prevalentemente nelle stagioni vegetative 2017, 2018, 2019 e, in parte, nella stagione 2020.
Le prove hanno riguardato la sperimentazione in diversi ambienti dell’orto biointensivo e della Food Forest. Oltre alle prove in campo, è stata realizzata una valutazione dell’impronta dei nuovi sistemi, che ha posto in luce la forte incidenza di impatto ambientale legata alla produzione delle piantine, con particolare riferimento ai vassoi alveolati in polistirolo.
Dal punto di vista agronomico, numerosi sono stati gli accorgimenti che hanno consentito di gestire al meglio l’attività, riducendo l’impiego di input energetici, limitando l’impiego di prodotti di sintesi (antiparassitari e fertilizzanti) e creando contemporaneamente condizioni favorevoli allo sviluppo delle piante e alla vita di pronubi ed insetti utili.
Infine, i risultati sono stati disseminati seguendo il programma di divulgazione progettato e trasferiti alle imprese agricole del GOI grazie alla specifica azione di formazione.
Verrà messo a punto un sistema di produzione autosufficiente ad impatto zero, sfruttando i principi della permacultura, in un’azienda agricola situata in area montana. Saranno sperimentati i sistemi di produzione innovativi, quali la food forest e l’orto bio-intensivo. La food forest consiste in un sistema frutteto-orto simulando un ecosistema boschivo su più strati, il quale sarà realizzato utilizzando anche dei terrazzamenti per sfruttare terreni scoscesi.
L’orto bio-intensivo, invece, viene realizzato secondo sistemi di coltivazione rispettosi dell’ambiente in grado di garantire raccolti cospicui e di elevata qualità. La tecnica dell’orto bio-intensivo sarà replicata in altre realtà.
I principali risultati del progetto sono:
1. identificazione di strategie estrattive a basso impatto ambientale applicate ai sottoprodotti della filiera agroalimentare per la produzione ottimizzata di estratti e biomolecole attive per applicazioni fitosanitarie ed alimentari;
2. produzione di estratti arricchiti e di biomolecole ad attività antifungina, antimicrobica e repellente;
3. selezione di estratti arricchiti e di biomolecole ad attività antiossidante come ingredienti alimentari;
4. caratterizzazione dei residui di estrazione mediante tecniche analitiche per lo sfruttamento ottimale a fini energetici.
Tra i benefici sono compresi:
1. Utilizzo virtuoso da parte delle aziende del settore agroalimentare dei propri sottoprodotti valorizzandoli come ulteriore fonte di reddito;
2. Opportunità per le aziende fitosanitarie di accedere a nuovi bio-pesticidi e per le aziende del settore alimentare di ottenere prodotti sempre più qualificati dal punto di vista salutistico e nutrizionale. Ciò permette di assecondare un mercato alla continua ricerca di molecole naturali in sostituzione di quelli di sintesi a partire da catene produttive sostenibili;
3. Costruzione e consolidamento di un modello di processo di valorizzazione dei sottoprodotti esportabile in contesti aziendali differenti (ad es. cosmesi) amplificando così le opportunità di incrementare reddito, competitività, ed occupazione;
4. Informazioni sulle migliori strategie per lo sfruttamento energetico delle biomasse residue.
Le attività di realizzazione dell’azienda agricola autosufficiente sono state realizzate prevalentemente nelle stagioni vegetative 2017, 2018, 2019 e, in parte, nella stagione 2020.
Le prove hanno riguardato la sperimentazione in diversi ambienti dell’orto biointensivo e della Food Forest. Oltre alle prove in campo, è stata realizzata una valutazione dell’impronta dei nuovi sistemi, che ha posto in luce la forte incidenza di impatto ambientale legata alla produzione delle piantine, con particolare riferimento ai vassoi alveolati in polistirolo.
Dal punto di vista agronomico, numerosi sono stati gli accorgimenti che hanno consentito di gestire al meglio l’attività, riducendo l’impiego di input energetici, limitando l’impiego di prodotti di sintesi (antiparassitari e fertilizzanti) e creando contemporaneamente condizioni favorevoli allo sviluppo delle piante e alla vita di pronubi ed insetti utili.
Infine, i risultati sono stati disseminati seguendo il programma di divulgazione progettato e trasferiti alle imprese agricole del GOI grazie alla specifica azione di formazione.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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sito web del progetto
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Sito web
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Presentazione Progetto RRN 04-12-2018 Roma
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Materiali utili
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Applicazioni pratiche dall'agricoltura autosufficiente - FIDAF 27-11-2020
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Materiali utili
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Orto bio-intensivo, esperimento di agricoltura autosufficiente - Ortofrutta Notizie ottobre 2020
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Materiali utili
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Video del progetto
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Materiali utili
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Relazione tecnica finale
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Materiali utili
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Realizzazione dell’azienda agricola autosufficiente
Le azioni per la realizzazione del progetto hanno permesso di mettere a punto una serie di tecniche agronomiche per la creazione di un’azienda autosufficiente sia dal punto di…