PEI-AGRI

INcremento del Sequestro del Carbonio nelle foreste dell’APpennino Emiliano

Obiettivi
Obiettivi

L’obiettivo del progetto è incrementare lo stock di C nelle faggete, tra gli ecosistemi forestali più diffusi in Italia e in Europa, nei diversi comparti in cui il C è conservato: biomassa vegetale, necromassa e sostanza organica nei suoli.

Risultati

Gli interventi di abbattimento e cercinatura hanno incrementato la quantità di legno morto negli stand forestali attuali (abbattimento) e ne favoriranno l’incremento in futuro (cercinatura). La tecnica della cercinatura ha incrementato il volume di legno negli stand forestali di circa il 10% e può favorire la disetaneizzazione del bosco e lo sviluppo di stand forestali con una struttura più naturaliforme. Inoltre, il legno morto in piedi, derivante dalle piante cercinate, si decomporrà più lentamente rispetto al legno morto a terra rallentando la perdita di carbonio organico dagli stand forestali. L’accatastamento del legname riduce la velocità della decomposizione garantendo un rilascio di carbonio in atmosfera più lento rispetto al legno che viene lasciato a terra. I tannini rallentano la decomposizione del legno di faggio riducendola del 40% circa dopo 6 mesi. Il biochar incrementa lo stock di carbonio nei suoli senza modificare la velocità della decomposizione della lettiera fogliare, ma, anzi, rallentando quella della lettiera legnosa. Principale risultato pratico: la cercinatura potrebbe essere applicata negli stand forestali orientati ad una gestione naturalistica come, ad esempio, i boschi di protezione.

Attività

Per aumentare lo stock di C si effettueranno interventi di diradamento selettivo progettati per incrementare la crescita secondaria. Le piante diradate saranno lasciate in bosco, in piedi o al suolo, per incrementare lo stock di C nel legno morto e nel suolo. In questi trattamenti si studieranno la decomposizione del legno morto e del suolo. Saranno sperimentate tecniche di accatastamento del legname e l’aggiunta del castagno (donatore di tannini) per ridurre i tassi di decomposizione. Si arricchirà il suolo con biochar per incrementare lo stock di C. Si testerà l’effetto del biochar sulla germinazione e sulla sopravvivenza delle giovani piante di faggio e cerro.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Università degli Studi di Parma
Responsabile
Alessandro Petraglia
@email
Ruolo
Partner
Nome
Consorzio Fra Le Cooperative Agro-silvo-pastorali Dell'appennino Parmense Comunita' Montana Parma Est Societa' Cooperativa A R.l. O In Forma Abbreviata "c.o.f.a.p. S.c.r.l."
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
Cooperativa Di Lavoro E Servizi Per Lo Sviluppo Agro-silvo-pasto Rale Alpina - Societa' Cooperativa Enunciabile Anche Cooperativa Alpina
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
Cooperativa Monte Navert Per Lo Sviluppo Agro-Silvo-Pastorale
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
Cooperativa Val Parma Per Lo Sviluppo Agro-silvo-pastorale Societa' Cooperativa A Responsabilita' Limitata
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
DINAMICA s.c.a r.l.
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano
Responsabile
Innovazioni
Descrizione

Il primo risultato concreto sarà quello di incrementare lo stock di C nelle piante di faggio stimolandone la crescita secondaria mediante diradamenti selettivi. Il secondo risultato sarà di incrementare lo stock di C nel comparto relativo al legno morto mediante il rilascio di piante in bosco e di individuare il metodo migliore di farlo in futuro. Il terzo risultato riguarderà l’incremento di C nei suoli determinato dall’aggiunta di biochar. Sarà inoltre stimato l’effetto del biochar sui tassi di decomposizione nel suolo, sulla germinazione e sulla crescita delle giovani piante di faggio e cerro per valutare eventuali effetti indesiderati del biochar nelle foreste. Altri risultati riguardano 1) l’individuazione della forma ottimale delle cataste di legna da realizzare durante le operazioni di esbosco per diminuire il tasso di decomposizione dei rami e 2) la valutazione dell’effetto del castagno come donatore di tannini che renderanno il legno di faggio più recalcitrante alla decomposizione. I risultati del presente progetto potranno essere trasferiti a tutte le faggete appenniniche e, con opportune verifiche, anche ad altre tipologie forestali. Gli utilizzatori finali sperimenteranno tecniche per gestire il bosco in modo sostenibile ed assicurare il futuro degli ecosistemi da cui dipendono in termini ambientali e in termini economici.

Risultati

Gli interventi di abbattimento e cercinatura hanno incrementato la quantità di legno morto negli stand
forestali attuali (abbattimento) e ne favoriranno l’incremento in futuro (cercinatura). La tecnica della
cercinatura ha incrementato il volume di legno negli stand forestali di circa il 10% e può favorire la
disetaneizzazione del bosco e lo sviluppo di stand forestali con una struttura più naturaliforme. Inoltre,
il legno morto in piedi, derivante dalle piante cercinate, si decomporrà più lentamente rispetto al legno
morto a terra rallentando la perdita di carbonio organico dagli stand forestali. L’accatastamento del
legname riduce la velocità della decomposizione garantendo un rilascio di carbonio in atmosfera più
lento rispetto al legno che viene lasciato a terra. I tannini rallentano la decomposizione del legno di
faggio riducendola del 40% circa dopo 6 mesi. Il biochar incrementa lo stock di carbonio nei suoli
senza modificare la velocità della decomposizione della lettiera fogliare, ma, anzi, rallentando quella
della lettiera legnosa. Principale risultato pratico: la cercinatura potrebbe essere applicata negli stand
forestali orientati ad una gestione naturalistica come, ad esempio, i boschi di protezione.