Colture estive resilienti
La crisi climatica in atto a livello globale ha già mostrato negli ultimi tempi gravi ripercussioni soprattutto sull’agricoltura. Il progetto si propone di rispondere alla sfida climatica promuovendo l'adozione di colture alternative al mais e in grado di adattarsi a condizioni climatiche limitanti come l’innalzamento delle temperature e la riduzione delle precipitazioni.
In particolare, verranno valutate le performance agronomiche e l’adattabilità ai cambiamenti climatici di cereali estivi, quali sorgo (Sorghum bicolor) e miglio (Panicum miliaceum), relativamente alle condizioni ambientali che di volta in volta si presentano e mettendo a punto tecniche agronomiche a basso impatto.
Il progetto realizzerà delle prove sia in parcelle che in pieno campo per valutare le performance agronomiche e l’adattabilità ai cambiamenti climatici di cereali estivi, quali il sorgo (Sorghum bicolor) e il miglio (Panicum miliaceum), valutando la loro adattabilità alle condizioni che di volta in volta si presentano e mettendo a punto tecniche agronomiche a basso impatto. Verrà inoltre condotta un’analisi LCA per determinare e quantificare gli impatti ambientali legati alla coltivazione del mais e alla coltivazione delle nuove accessioni.
L’identificazione di genotipi di sorgo e miglio meno esigenti del mais in termini di input chimici e di esigenze idriche, con le relative tecniche colturali a basso impatto, consentirà di razionalizzare le risorse idriche e ridurre sensibilmente i trattamenti insetticidi.
In particolare, le tecniche e i genotipi individuati consentiranno i seguenti risultati:
- Identificazione di varietà più resilienti ai cambiamenti climatici rispetto al mais, in particolare: meno soggette a problematiche fitosanitarie, più competitive nei confronti di specie vegetali infestanti e in grado di garantire livelli produttivi e qualitativi ottimali anche in condizioni di stress idrici e termici.
Queste varietà saranno individuate attraverso le prove in campo e l’utilizzo e l’elaborazione di dati riguardanti diversi anni di sperimentazione già realizzati dai partner del progetto;
- Identificazione di varietà più resilienti in termini di minor suscettibilità alle avversità in modo da determinare un minore utilizzo di mezzi tecnici impattanti per l’ambiente e un concreto vantaggio ambientale;
- L’identificazione di genotipi resilienti e meno esigenti determinerà inoltre un risparmio economico oltre che ambientale per il minore utilizzo di mezzi tecnici e di risorse idriche.
I risultati potranno essere utilizzati non solo dalle aziende agricole collegate al capofila e all’Università di Bologna, ma da tutte le aziende che intendono diversificare la coltura del mais.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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