Valorizzazione della patata in ambienti montani: recupero e reintroduzione di alcuni ecotipi locali della biodiversità alpina ed individuazione di pregi qualitativi legati all'ambiente di coltivazione
Il progetto (2008-2010)sviluppa una serie di attività che hanno il denominatore comune nella valorizzazione della patata in montagna, quale coltura determinante per la riqualificazione e lo sviluppo dell'agricoltura nelle aree svantaggiate. Nel dettaglio sono state prese in esame le seguenti varietà: la Piatlina (ecotipo rinvenuto a Pragelato), la Ratte (conosciuta in Piemonte come "Patata del Bur" o "Ratina") e la Vitelotte Noire (rinominata localmente come Patata Viola o Violetta di Mondrone). Le prove di coltivazione campo sono state effettuate dalla Scuola Malva-Arnaldi di Bibiana in 5 siti individuati a quote altimetriche differenziate tra gli 850 ed i 1970 m s.l.m. per verificare l'adattabilità delle varietà a diversi contesti pedoclimatici. Il protocollo di coltivazione prevedeva una tecnica colturale tradizionale, con l'esclusivo impiego di letame e l'utilizzo delle lavorazioni del suolo (fresatura e rincalzatura) per il contenimento delle malerbe. Il monitoraggio dell'evoluzione delle principali fasi fenologiche e la determinazione delle rese produttive in campo nei tre anni di indagine ha consentito di ottenere le seguenti informazioni: Ratte: ha evidenziato un'elevata sensibilità alla peronospora, la media triennale di produzione è stata attorno ai 150 q.li /ha. Piatlina: La produttività è risultata piuttosto contenuta (in media 100 q/ha), soprattutto a seguito del bassissimo indice di tuberizzazione (solo 2-3 tuberi prodotti per pianta, con una pezzatura media di 40-60 g, comunque superiore a Ratte e Vitelotte Noire. Vitelotte Noire: emergenza tardiva e più irregolare rispetto alle altre complessivamente le rese produttive sono molto basse Su questa varietà, considerando anche gli elevati prezzi di vendita praticati dalle aziende, sarebbe opportuno verificare i miglioramenti ottenibili con l'impiego della pacciamatura, che contribuisce al mantenimento di un livello di umidità del suolo più elevato e costante.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€108.851,00
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77,68%
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Comunità montane
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€3.000,00
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2,14%
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Giulio Re
scuola.malva@libero.it
Bruno Parisi
Giuseppe Zeppa