Italia

Strategie di difesa con prodotti a basso impatto ambientale, per la salvaguardia delle coltivazioni di Actinidia nel Lazio dalle infestazioni di Metcalfa pruinosa

Abstract

I risultati del progetto mettono in condizione le aziende laziali produttrici di frutti di actinidia di applicare le medesime metodologie di controllo della Metcalfa già utilizzate in altre regioni d'Italia, dove la Metcalfa ha fatto la sua comparsa da più tempo. Anche se negli ultimi anni (2007 e 2008), la densità delle popolazioni di Metcalfa si è notevolmente ridotta nel Lazio e gli attuali livelli di infestazione sono meno preoccupanti rispetto a qualche anno fa, bisogna approfondire il problema scientificamente per meglio comprendere le possibili cause di tale fenomeno. La riduzione di densità delle popolazioni di Metcalfa potrebbe essere dovuta all'azione svolta da parte del Neodriynus, che si era ampiamente diffuso e moltiplicato nei diversi siti d'introduzione, ma per ben inquadrare l'effettiva azione dell'agente biologico introdotto sarebbe opportuno approfondire i seguenti aspetti: verificare se, oltre al parassita introdotto, Neodriynus typhlocybae, parassiti e/o predatori endogeni attaccano i diversi stadi di questo flatide; verificare attraverso analisi di finger printing, se il ceppo di provenienza è uno solo, con l'individuazione della relativa area di provenienza, oppure si tratta di introduzioni multiple con l'accertamento delle possibili diverse aree di provenienza. L'approccio del controllo biologico, rispetto ad altri mezzi di lotta, anche se all'inizio risulta più lento, in quanto il parassita introdotto richiede un certo periodo di tempo per acclimatarsi, stabilizzarsi e diffondersi sul territorio, superate queste fasi il parassita controlla il suo antagonista , riducendo in molti casi, la densità di popolazione dell'insetto target al di sotto della soglia economica, rendendo stabili e duraturi i risultati ottenuti. Con il controllo biologico non si eradicano del tutto gli insetti dannosi, ma si riesce spesso a portare la loro densità al di sotto della soglia economica e quindi ottenere risultati ecologicamente puliti.

Contenuti
Obiettivi
1 Monitoraggio del parassitoide Neodryinus typhlocybae nelle aree che ricadono nella mappa territoriale costituita a livello regionale per la valutazione del grado di diffusione di Metcalfa pruinosa. 2 ridistribuzione del parassitoide Neodryinus typhlocybae in nuove zone con presenza di Metcalfa pruinosa al fine di favorirne la diffusione in tempi celeri. 3 trattamenti con prodotti a basso impatto ambientale. 4 completamento dello studio dello shifting di popolazione dell’insetto dalla vegetazione spontanea alle piante di actinidia allo scopo di comprendere la pericolosità potenziale dell’insetto con l’individuazione eventuale di diversi biotipi. 5 indagini sull’ovideposizione della Metcalfa pruinosa sull’actinidia allo scopo di comprendere se esiste un’interazione pianta-insetto. 6 definizione della mappa territoriale per la valutazione del grado di diffusione di Metcalfa pruinosa.
Classificazione
Tipologia di ricerca
Sperimentazione
Area disciplinare
6.4 Prodotti vegetali
Area problema
204 Controllo di insetti, acari, lumache nelle coltivazioni erbacee, nei pascoli e nei fruttiferi
Ambiti di studio
1.1.1. Modelli produttivi ecosostenibili
Parole chiave
sistemi agricoli
Ambito territoriale
Regionale
Zona altimetrica
Pianura
Destinatari dei risultati
Produttori agricoli
Associazioni di produttori, cooperative, consorzi, ecc.
Beneficiari indiretti dei risultati
Consumatori
Distretto produttivo
Risultati Attesi
Prodotto innovativo atteso
Strategie di difesa con prodotti a basso impatto ambientale, per la salvaguardia delle coltivazioni di Actinidia nel Lazio dalle infestazioni di Metcalfa pruinosa
Natura dell'innovazione
Innovazione di processo / prodotto
Caratteristiche dell'innovazione
Agronomiche
Forma di presentazione del prodotto
Pubblicazioni
Miglioramento qualitativo
Si
Impatti ambientali e sociali dell'innovazione
Altro
Risultati Realizzati
Prodotto innovativo realizzato
Strategie di difesa con prodotti a basso impatto ambientale, per la salvaguardia delle coltivazioni di Actinidia nel Lazio dalle infestazioni di Metcalfa pruinosa
Natura dell'innovazione
Innovazione di processo / prodotto
Caratteristiche dell'innovazione
Agronomiche
Forma di presentazione del prodotto
Altro
Impatti dell'innovazione
Miglioramento qualitativo
Si
Impatti ambientali e sociali dell'innovazione
Altro
Enti finanziatori/promotorI
Ente Contributo (€) %
Assessorato regionale
40.800,00
100,00%
Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
PHYTOLAB S.r.l. Centro ricerche, assistenza fitosanitaria ed agronomica per attività agricole e florovivaistiche
Responsabile

Pasquale Pecora

phytolab@virgilio.it

Ruolo
Partner
Nome
BBCA Biotechnology and Biological Control Agency
Responsabile

Vincenzo Di Ilio

weeds@bbcaonlus.org

Ruolo
Partner
Nome
Dipartimento di Protezione delle Piante (DIPROP) dell’Università degli Studi della Tuscia
Responsabile

Massimo Olmi

olmi@unitus.it

Ruolo
Partner
Nome
Soc. Coop. APOFRUIT a r.l.
Responsabile