Scelta e selezione del tipo genetico paterno più idoneo per la produzione del suino medio pesante in Piemonte
*La sperimentazione, condotta nel triennio 2008-2010 ha avuto come obiettivo l'identificazione dei tipi paterni più idonei alla produzione del suino intermedio, con l'obiettivo generale di favorire un indirizzo produttivo incentrato su un suino di peso intorno ai 135-140 kg destinato sia alla trasformazione (prodotti cotti e salumi) sia al consumo di carne fresca, intercettando, se possibile, i fabbisogni dell'industria di trasformazione regionale. Sono stati posti a confronto nove tipi genetici paterni commerciali. Tutti i tipi paterni sono stati im-piegati su femmine F1. I risultati forniscono dati confortanti sulle caratteristiche della materia prima: le caratteristiche della materia prima risultano conformi alle necessità dell'industria. Tuttavia, poiché tra le finalità di questa tipologia produttiva vi è anche la produzione della carne fresca, si rende necessario ottenere una resa in tagli magri di almeno il 58-60% attraverso una selezione di animali caratterizzati da un elevato spessore del muscolo Longissimus, poiché la sola trasformazione in prosciutto cotto non può assicurare una sufficiente redditività all'allevatore.Ulteriore attenzione dovrà essere posta sulla durata del ciclo di allevamento che appare ancora troppo lungo e con soggetti troppo pesanti per le richieste sia del consumatore, oramai orientato su carni magre e provenienti da animali giovani, sia dell'industria che, in ragione degli elevati costi nazionali di produzione, tende a rifornirsi prevalentemente all'estero. Rimangono ancora aspetti da approfondire relativi all'identificazione dei tipi genetici più idonei, alle linee femminili e alla esatta definizione di peso e età migliori per la macellazione in relazione alle caratteristiche quanti-qualitative delle carni.*
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€166.617,00
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90,00%
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Roberta Mondino
roberta.mondino@apspiemonte.com
Ivo Zoccarato