RUOLO DI DIVERSI TIPI DI SOVESCIO SULLA FERTILITA’ DEL SUOLO E SULLA PRODUZIONE AGRICOLA
La capacità azotofissatrice delle leguminose costituisce per gli agricoltori una valida ed economica alternativa alla concimazione tradizionale poiché consente loro di “coltivare l’azoto”. La prova effettuata nella Piana del Sele, ha avuto l’obiettivo di valutare gli effetti di diverse tecniche di sovescio in una rotazione orticola estensiva: pomodoro (2004) - melone (2005). I trattamenti sono stati: C = controllo non concimato, M = solfato ammonico al trapianto e nitrato ammonico in copertura apportando 130 kg ha-1 di N al pomodoro e 150 kg ha-1 di N al melone, F1 = sovescio di Favino precoce, F2 = Favino Tardivo, FA1 = Favino + Avena precoce, FA2 = Favino + Avena tardivo. F1 è risultato il sovescio migliore capace di fornire produzioni non differenti da M a dimostrazione la biomassa delle leguminose, facilmente degradabile, rende velocemente disponibile l’azoto per le colture. FA ha fornito le rese più basse ed in particolare FA2 è risultato per il melone addirittura meno efficiente di C, probabilmente perché l’eccesso di carbonio ha reso non disponibile anche l’N minerale del suolo. Il ritardo dell’interramento per F, pur garantendo maggiori apporti di N, non ha avuto effetti sulla produzione di pomodoro, mentre ha ridotto quella del melone, dimostrando che gli incrementi del rapporto C/N sono determinanti nel ridurre la velocità di degradazione della biomassa interrata.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€20.516,46
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69,00%
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Massimo Fagnano