Ruolo dell’ambiente e della tecnica colturale sulla valorizzazione varietale delle uve siciliane
Le prove sono state effettuate su una varietà internazionale e su una autoctona, Syrah e Nero d’Avola , coltivate in sei siti della Sicilia sud-occidentale, trattate con tecniche agronomiche aziendali a confronto con tecniche di gestione del verde che prevedevano l’abbinamento di una sfogliatura medio-precoce ad un diradamento dei grappoli in ragione del 20% del potenziale produttivo. Durante la fase di maturazione sono stati valutati i parametri di maturazione tecnologica e fenolica. In particolare è stata riscontrata una minore risposta della cultivar Syrah allo sfogliatura ed al diradamento con minori incrementi zuccherini ed anzi un effetto di “diluizione” dovuto al rigonfiamento degli acini. Discorso diverso si deve fare per la frazione tannica che invece mostra un incremento Nero d’Avola che mostra una forte reattività, forse anche a causa della maturazione tardiva. In questa varietà, infatti, oltre ad un incremento del peso medio dell’acino, come per lo Syrah, si osserva un incremento sia del grado zuccherino che della frazione antocianica e fenolica in generale. Tale effetto porta ad uve di maggior qualità per la trasformazione in vini di gamma elevata.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€165.000,00
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100,00%
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Roberto Zironi