Recupero del patrimonio genetico varietale del Primitivo e sua valorizzazione
Lo studio è servito ad individuare biotipi miglioratori della cultivar primitivo, dal punto di vista viticolo-enologico, sanitario e salutistico, e a metterli a disposizione della collettività (tramite omologazione). Nell'individuazione delle diverse tipologie i parametri ampelografici presi in considerazione hanno riguardato le dimensioni e il tipo di grappolo, il suo grado di compattezza, la presenza di ali, la dimensione dell'acino, la colorazione della buccia. Inoltre, attraverso lo studio sulla interazione tra varietà, territorio, tecniche colturali, tecniche enologiche, si sono fornite all'imprenditore vitivinicolo tutti gli strumenti necessari a produrre delle tipologie di vino in grado di competere ad alti livelli nel palcoscenico viticolo-enologico mondiale.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€77.468,53
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100,00%
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Gianvito Masi
Antonio Calò