Possibilità di contenere la contaminazione da fumonisine nel mais del Veneto

L’entità della contaminazione del mais veneto da fumonisine rende urgente individuare dei metodi di prevenzione. Due azioni tra loro sinergiche sono state individuate: l’ottimizzazione delle Pratiche di Coltivazione e la lotta contro le infezioni delle specie di Fusarium produttrici di fumonisine. Le Buone Pratiche Agricole sono state riassunte in un protocollo derivante dalla Racc. CE 2006/593, e applicate in quattro aziende maidicole confrontate con aziende circostanti che adottano tecniche correnti. I mezzi di lotta contro i Fusaria sono stati saggiati in laboratorio per valutare l’efficacia di quattro prodotti fitosanitari, quattro antagonisti fungini e uno batterico verso F. verticillioides e F. graminearum, e in serra dove un ceppo fungino ha indotto resistenza verso F. verticillioides. I quattro fitofarmaci sono stati testati in due campi sperimentali , il fungo e il batterio antagonista in un campo sperimentale. I primi risultati indicano che i trattamenti con gli antagonisti, utilizzati dopo la fioritura e durante la maturazione cerosa, hanno una buona efficacia nel ridurre il contenuto di fumonisine totali. In parallelo sono stati raccolti i dati agrometeorologici ed elaborate mappe per evidenziare l’andamento pluviometrico, lo sviluppo fenologico del mais, le anomalie di precipitazione e temperatura. I rilievi agronomici, i dati analitici e agrometeorologici acquisiti hanno permesso la costruzione di un data-base che ha fornito informazioni sui vantaggi derivanti dall’applicazione delle BPA nel contenere la contaminazione di fumonisine, sull’efficacia dei metodi di lotta chimica e biologica e sull’influenza delle variabili climatiche sui livelli di fumonisina nel mais.