Le cimici del frumento in Piemonte: monitoraggio sul territorio, valutazione del danno in relazione alla densità, ruolo di contenimento svolto dai parassitoidi
Nel triennio 2008-2010 sono state condotte ricerche per salvaguardare la qualità panificatoria della produzione locale e nazionale di grano tenero,vista la proliferazione a partire dal 2005 di di cimici su frumento tenero in Piemonte in grado di compromettere gravemente la qualità delle produzioni granarie e del pane da esse prodotto visto che pungono culmo,foglie e spighe del frumento, immettendovi saliva contenente enzimi proteolitici che passano attraverso la molitura e vengono attivati dall'acqua durante la fase di impasto delle farine,interferendo con la formazione del glutine per cui gli impasti risultano collosi e incapaci di sostenere il processo di lievitazione.Nel corso di ricerche, atte a rilevare le specie responsabili, accertarne l'andamento delle popolazioni e studiarne gli effetti dell'attività trofica in relazione al periodo di attacco, è emerso quella dominante nell'area piemontese è Eurygaster maura. L'analisi di tutti i dati dei rilievi eseguiti nel quadriennio 2007-2010 ha permesso di ottenere un modello rappresentativo del livello d'infestazione che nonostante sia basso determina una qualità di granella è molto spesso scarsa, con valori di W, e anche di proteine, generalmente molto bassi e volume di sedimentazione nella norma, a ulteriore conferma che il parametro alveografico non è influenzato solamente dall'attività delle cimici, ma risente in maniera sostanziale della disponibilità di azoto per la coltura nella fase di levata. Soprattutto per quanto riguarda i campi a conduzione biologica la concimazione a disponibilità immediata in fase di levata, piuttosto che non il danno da cimice, sembra essere il fattore più critico per la produzione di granella di qualità.
Ente | Contributo (€) | % |
---|---|---|
Assessorato regionale
|
€82.156,60
|
80,00%
|
Massimo Pinna
crab@provincia.torino.it
Luciana Tavella
luciana.tavella@unito.it