Controllo in campo delle fumonisine nel mais
Dalle prime elaborazioni dei risultati delle prove relative all'applicazione delle buone pratiche agricole (BPA) è emerso che: l'applicazione dei protocolli di BPA consente di contenere la contaminazione da fumonisine nel mais, come rilevabile nella prova di confronto tra diversi percorsi produttivi; le irrigazioni per aspersione, nel periodo della maturazione cerosa del mais, sembrano favorire lo sviluppo dei funghi tossigeni con conseguenti livelli di contaminazione da fumonisine più elevati, riducendo l'efficacia delle BPA; la lotta alla piralide, che in tutte le prove non è stato possibile effettuare in coincidenza con il picco di volo, non ha consentito di raggiungere gli attesi risultati nei confronti della contaminazione da fusariotossine. Le elaborazioni, benché parziali, dei dati derivanti dalle prove di lotta chimica e biologica, indicano che i trattamenti con gli antagonisti fungini e batterici sono più efficaci nel contenere la contaminazione da fumonisine, in particolare buoni risultati sono stati ottenuti con la concia del seme con Trichoderma harzianum e con i trattamenti delle sete con Bacillus subtilis e con Acremonium zeae. Infine, a conferma dei risultati precedentemente ottenuti, si ritiene che le condizioni climatiche del periodo che va dall'inizio della fioritura alla piena maturazione del mais, possano influire sulle differenze riscontrate nella contaminazione del mais.
Ente | Contributo (€) | % |
---|---|---|
Assessorato regionale
|
€34.000,00
|
38,54%
|
Luiginio Disegna
luigino.disegna@venetoagricoltura.org
Emma Tealdo
emma.tealdo@venetoagricoltura.org
Stefano Gambetta
stefano.gambetta@venetoagricoltura.org
Stefano De Paoli Barbato
stefano.depaoli@arav.it
Federica Checchetto
fchecchetto@arpa.veneto.it
Roberto Causin
roberto.causin@unipd.it