Caratterizzazione del profilo minerale degli elementi in tracce delle uve Moscato bianco e del vino Asti DOCG, in relazione alla zona di produzione ed alle tecniche agronomiche ed enologiche adottate
La determinazione dell’origine varietale delle uve e dei vini rappresenta un passo di fondamentale importanza ai fini della difesa e della tutela del consumatore nei riguardi delle non conformità ai disciplinari di produzione. Informazioni sull’origine varietale sono oggi possibili attraverso l’analisi dei microsateliti dei frammenti di DNA che si trovano nei vini anche dopo tempi dalla produzione che dipendono da prodotto a prodotto e che possono essere sufficientemente lunghi. I metodi molecolari e biochimici forniscono, invece, scarse se non insignificanti informazioni riguardo all’origine zonale delle uve e dei vini. La possibilità di analisi di quasi tutti gli elementi del sistema periodico in tempi brevi con strumentazioni che impiegano il plasma per l’atomizzazione e la ionizzazione degli elementi e la spettrometria di massa per la loro focalizzazione, hanno dato l’avvio ad un’altra direzione delle ricerche sull’origine zonale delle uve e dei vini. Il metodo si basa sul fatto che la vite, insieme all’acqua, assorbe macroelementi, microelementi e oligoelementi. L’analisi statistica applicata a dati sperimentali ha dimostrato che la composizione degli elementi in tracce è collegabile alla regione e al colore del vino. Nel lavoro sono stati considerati 40 elementi: alcuni di essi sono comuni alle tre regioni considerate, ma diverse combinazioni di elementi possono differenziare una regione da altre due regioni però non tutte e tre contemporaneamente.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€124.053,00
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81,41%
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Elisa Paravidino
tenutacannona@iol.it
Maurizio Aceto
maurizio.aceto@unipmn.it