Anoplophora chinensis (Forster): nuove acquisizioni di biologia, fisiologia, diffusione e possibilità di contenimento
Lo xilofago Anoplophora chinensis, noto anche come Citrus Longhorned Beetle (CLB), è stato segnalato per la prima volta in Europa nel 2000 a Parabiago, un comune a nord di Milano. L'insetto di origine asiatica e di nuova introduzione per l'Europa, è presente all'interno delle liste degli organismi da quarantena redatte dall'European and Mediterranean Plant Protection Organization (EPPO). Estremamente polifago, attacca agrumi, meli, peri, aceri, salici e numerose altre piante tra cui diverse essenze ornamentali impiegate nell'arredo urbano. Per delineare l'area infestata, è stato avviato un monitoraggio nelle province di Milano e Varese, a partire dai Comuni interessati dalle prime segnalazioni. Attualmente i comuni infestati sono 19; le piante abbattute ammontano a oltre 2500. Infatti l'unico metodo a disposizione per eradicare l'insetto consiste nell'abbattimento delle piante con sintomi. Nell'estate del 2006 inoltre un focolaio di infestazione di A. chinensis è stato individuato anche nella zona 7 del territorio del comune di Milano, che a seguito di un Decreto è stata dichiarata area di focolaio. Vista l'importanza e la dannosità dello xilofago, nel biennio 2005-2006 era stato avviato il progetto di ricerca "Biologia, etologia e controllo di Anoplophora chinensis (Forster)" (BETOTAC), allo scopo di acquisire informazioni bio-etologiche.Il presente progetto di durata biennale si propone di approfondire le ricerche già avviate relative alla biologia dello xilofago e alle misure di controllo chimico e biologico, e di ampliare il campo di indagine a nuovi argomenti. In particolare, si vuole intraprendere uno studio sulla flora intestinale degli stadi giovanili e adulti, per valutare la possibilità di un controllo simbiontico dell'insetto. Si intende inoltre analizzare la modalità di diffusione spaziale dell'organismo e allevarlo in laboratorio. Ulteriore campo di indagine riguarda l'applicazione della tomografia per l'individuazione e lo studio delle gallerie larvali.Tali conoscenze potranno contribuire a sviluppare metodi di controllo alternativi all'abbattimento delle specie arboree colpite, tanto oneroso quanto inefficace. Le nuove tecniche potranno essere più efficaci e determinare un impatto meno devastante sul paesaggio urbano, risultando perciò socialmente più accettabili dei tanto criticati abbattimenti.G
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€210.284,60
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59,89%
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Giovanni D'Angelo
Mario Colombo
Daniele Daffonchio
Davide Canepa
Achille Baronchelli
Giancarlo Longhin
Fulvio Saldini
Franck Herard