Valorizzazione della mandorla autoctona a guscio duro del Val di Noto. Immissione sul mercato di un latte di mandorla certificato, prodotto ed erogato istantaneamente da una macchina innovativa.
Realizzare il percorso operativo della filiera certificata della mandorla a guscio duro.Ampliare la gamma di produzioni fresche e i sottoprodotti della mandorla a guscio duro introducendo innovazione di processo.Sviluppare una soluzione tecnica per il latte di mandorla fresco da portare sul mercato e definire l’offerta rivolta al consumatore sulla base di una analisi della domanda potenziale della filiera corta.Promuovere l’interazione di tutti i soggetti del GO, al fine di disseminare il valore aggiunto dell’innovazione e valorizzare il prodotto in occasione di eventi (scuola, cultura).
ll GO ha promosso un progetto di riorganizzazione delle aziende locali di tipo “verticale”.
Sforzo di cambiamento gestionale verso la qualità e tracciabilità: innovazioni di processo, nelle tecnologie di produzione (4.0) e di trasformazione, dimostrabili e replicabili secondo gli standard ISO 9001 e 22000.
Il GO ha ideato, disegnato e prodotto il prototipo di un’innovativa macchina che produce latte di mandorla fresco istantaneo da fagottini in lino appositamente realizzati con l’auspicato ampliamento dell’offerta per i produttori locali e la capacità di trasmettere l’identità e i valori del territorio.
1. La val di Noto ha una specializzazione nel comparto della mandorla. Infatti il 19% della produzione totale regionale ha luogo nei territori di Noto, Avola, Canicattini, Bagni e Rosolini
2. La produzione locale è costituita dalle tre specialità autoctone: romana, pizzuta, fascionello con proprietà organolettiche superiori alla pur diffusa mandorla detta a guscio morbido
3. Attualmente la maggioranza delle aziende agricole immette sul mercato materia prima (in guscio), acquistata prevalentemente da grossisti locali
4. Il contesto produttivo è composto da piccole imprese prive ciascuna della massa critica per accedere alle innovazioni tecnico-organizzative necessarie a garantire una maggiore redditività
5. Poca innovazione si registra anche nella ricerca di sbocchi di mercato per cui si riscontra una scarsa capacità di differenziare le lavorazioni a valle della coltivazione
6. E’ auspicabile quindi l’adozione di iniziative di cooperazione tecnica nell’ambito di una filiera strutturata
Impostazione di un sistema informatizzato di tracciatura delle piante a seguito di censimento con QRcode, applicato a circa 230 piante/azienda nell’ambito del progetto, basato su App e database centralizzato. Il sistema associa l’albero al prodotto per definire la capacità di ciascuno e la qualità.
Creazione di un kit di germinazione per ottenere il porta innesto (mandorla amara) direttamente in campo, eventualmente commercializzabile
Nuovo sistema di asciugatura naturale su telaio concepito ad hoc nell’ambito del progetto con meccanismo di rimescolamento e ventilazione alimentato da pannello solare (h. cm 110 x 100 x 80)
Nuova macchina per la sgusciatura modulare calibrata concepita ad hoc.
Introduzione nel processo di una fase di tritatura a temperatura controllata con cutter raffrescato da acqua corrente (22°) e in sottovuoto
Prototipo di macchina per preparare il latte di mandorla espresso caldo o a temperatura ambiente sia per uso casalingo che per uso in pubblici esercizi. La macchina prevede alimentazione di acqua a pressione di acquedotto, un riscaldatore, un’unità di controllo delle funzioni di erogazione, l’unità di turbo infusione per catturare tutte le caratteristiche organolettiche dalla cialda contenente la mandorla tritata, un sistema di recupero cialde.
Cialda in lino contente 14 g di mandorla tritata, necessaria a produrre circa 0.1 l di latte. Il contenuto residuo della cialda al termine dell’utilizzo è recuperabile per produrre farina di mandorle per uso dolciario. Il metodo di distribuzione delle cialde prevede una confezione da 5 cialde sottovuoto.
Metodo di raccolta degli scarti del processo per riutilizzo: a) i gusci interi saranno utilizzati in parte da un atelier di eco-design per la realizzazione di elementi d’arte e design; b) i gusci micronizzati saranno utilizzati per realizzare basi per prodotti di bellezza (es. scrub).
Certificazione ISO 9001 e 22000 di tutte le imprese agricole partner e avvio della costituzione di un consorzio di filiera
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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Sito web del progetto
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Sito web
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