SIstemi digitali Rapidi, Innovativi e PARTEcipati per l’integrazione delle piccole/medie imprese agricole marchigiane nelle filiere biologiche globali.
L'obiettivo generale del progetto SI-RIPARTE è quello di sviluppare e testare un prototipo che permetta la digitalizzazione rapida ed economica delle operazioni colturali delle aziende agricole biologiche, al fine di (i) migliorare le performance ambientali ed economiche delle imprese stesse; (ii) garantire la qualità e l’autenticità delle produzioni. Il prototipo sarà basato su un sistema di posizionamento a basso costo, che potrà essere installato anche a bordo di trattori e veicoli aziendali non recenti, accoppiato con architetture cloud che consentiranno l’integrazione con applicativi della filiera (digital book; DSS; blockchain, etc).
Obiettivo. 1 – Aumentare la tracciabilità e la trasparenza lungo la filiera biologica dei cereali, migliorando la raccolta, l'interoperabilità, l'archiviazione e l’analisi dei dati. Attualmente il lavoro effettuato per la tracciabilità dei dati che provengono dalle aziende agricole è effettuato grazie a una forte “interazione da parte dell’utente”. Questo comporta un elevato costo-opportunità a carico delle imprese agricole. Grazie al prototipo, i dati raccolti dai sistemi di digitalizzazione rapida verranno gestiti da un’architettura cloud che consentirà l’integrazione con tutti gli applicativi volontari e cogenti gestiti dalla filiera. La comunicazione tra il sistema di gestione dei dati (Fleet Management System) della flotta e gli altri applicativi verrà realizzato mediante una serie di Application Programming Interface (API) utilizzando principi di privacy by design e safety by design.
Obiettivo 2 – Migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistemi di controllo. L’attuale sistema di certificazione e controllo delle produzioni biologiche presenta diverse inefficienze dovute a: (i) eccessivi adempimenti burocratici, che talvolta si duplicano tra i vari standard; (ii) visite ispettive basate su un errato calcolo del rischio dell’operatore. Il prototipo creerà le basi per dare la possibilità agli ODC e ai responsabili di filiera di eseguire controlli anche da remoto (oltre alla visita annuale obbligatoria), accendendo a dati aggregati o disaggregati di elevata qualità e dettaglio in qualsiasi momento. A tale proposito, il prototipo permetterà di integrarsi facilmente con il Sistema di Controllo Interno (ICS) previsto dalla normativa sulla certificazione di gruppo (art. 36 del Reg UE 848/18). L’OP Montebello potrebbe per esempio sperimentare l’attivazione di un SCI interno dedicato alle piccole/medie imprese.
Obiettivo 3 – Sostenere il processo decisionale degli agricoltori e delle imprese di trasformazione. L’ analisi e l’interpretazione dei numerosi dati raccolti dalle aziende agricole sono elementi chiave per permettere il miglioramento continuo delle performance ambientali e economiche. I DSS collegati al sistema di raccolta rapida dei dati utilizzerà algoritmi per l’elaborazione di indicatori di sostenibilità che permetteranno la formulazione di consigli pratici (di tipo agronomico o gestionale) sotto forma di “alert” e analisi di scenario. Verranno creati anche specifici “alert” che si attiveranno in caso di non conformità delle produzioni rispetto alla normativa.
In linea con gli ambiziosi obiettivi fissati dalle politiche comunitarie (strategia Farm to Fork; biodiversity strategy 2030) e conseguentemente dalla politica agricola regionale (costituzione del più biodistretto più esteso ed avanzato dell’UE), la filiera cerealicola biologica dei seminativi marchigiana si trova oggi ad affrontare due impronti sfide:
• garantire l’assoluta integrità del processo di produzione dei prodotti BIO made in Marche, promuovendo un efficiente sistema di rilevazione e prevenzione delle frodi;
• promuovere il miglioramento continuo della sostenibilità ambientale ed economica delle proprie imprese agricole.
Per raggiungere tali obiettivi è indispensabile che le piccole imprese agricole, che costituiscono la colonna portante del biologico, siano messe nelle condizioni di “connettersi digitalmente” con il resto della filiera, condividendo dati e informazioni in tempo reale. Ciononostante, l’ancora scarsa “alfabetizzazione digitale” dei piccoli/medi agricoltori, unità all’impossibilità di investire risorse economiche rilevanti, costituiscono importanti barriere alla digitalizzazione delle piccole/medie imprese. Oggi il mercato offre delle soluzioni che consentono di equipaggiare mezzi agricoli con sistemi avanzati di posizionamento, guida e controllo delle operazioni. Tuttavia, tale equipaggiamento richiede che il parco macchine sia provvisto di sistemi avanzati (es. ISOBUS). Ciò è possibile sui mezzi di recente costruzione e comunque con costi di attivazione piuttosto elevati (1.5k-20kEUR a mezzo ciascun mezzo). Inoltre, per poter sfruttare al massimo le potenzialità offerte da tali sistemi sono necessarie specifiche competenze informatiche. La possibilità di effettuare un tracciamento automatico delle operazioni con dispositivi a basso costo e con ridotta interazione da parte dell’utente rappresenta dunque una chiave di volta per poter avviare il processo di transizione al digitale che molte filiere biologiche oggi richiedono. Nell’era del “progresso tecnologico e dell’ accesso” è di fondamentale importanza mettere a disposizione delle piccole/medie imprese agricole sistemi digitali pratici, economici e che garantiscono un forte interoperabilità lungo la filiera.
Il prototipo SI-RIPARTE, a differenza di altri network di rilevazione dati e DSS, è fortemente innovativo per il contesto di riferimento (regione Marche). Infatti, si adatta bene alla filiera marchigiana dei seminativi biologici, poiché si rivolge alle piccole/medie imprese agricole che attualmente sono quelle che mostrano più difficoltà ad integrarsi in un sistema che fa della digitalizzazione un motivo di inclusione/esclusione.
Il prototipo SI-RIPARTE è di fatto uno strumento innovativo che di per se costituisce un sistema integrato per la formazione e l’informazione degli agricoltori. Le piccole/medie aziende agricole biologiche non possono permettersi ingenti investimenti in strutture fisse per la digitalizzazione, così come in tecnici per la consulenza aziendale.
Il prototipo per la digitalizzazione rapida delle aziende biologiche si inserisce in un contesto (regione Marche) in cui le politiche agricole stanno investendo ingenti quantità di risorse nella realizzazione del polo biologico più avanzato dell’Unione Europea. È necessario che questa ambiziosa sfida sia accompagnata da sistemi che garantiscano alti standard tecnologici a tutti i soggetti, anche quelli attualmente più “arretrati dal punto di vista digitale”.