Progetto di cooperazione per l'innovazione e la competitività dell'apicoltura italiana
Il progetto “APInnova Campania” individua soluzioni legate alla competitività delle aziende agricole specializzate nell’indirizzo produttivo apistico, attraverso il trasferimento e l’adattamento di tecnologie in uso in altri comparti produttivi che per l’apicoltura rappresentano un’innovazione di processo che possa contenere i costi di produzione (apicoltura di precisione) e incrementare il reddito aziendale (valorizzazione delle produzioni, mediante la tracciabilità e la certificazione garantita dal metodo blockchain).
1) Contenimento dei costi: sviluppo di apicoltura di precisione attraverso l’adattamento di App da utilizzare in collegamento con sistemi di rilevamento e trasmissione dati, che consentano una “gestione a distanza” delle fasi di conduzione degli apiari. 2)Promozione e valorizzazione delle produzioni: realizzazione di un disciplinare di produzione per la certificazione CEI UNI EN ISO/IEC 16075:2012 che indica le caratteristiche del Miele da certificare.
3) Promozione e valorizzazione delle produzioni: adattamento al sistema di tracciabilità del miele, dal campo alla tavola, trasferendo al prodotto una certificazione garantita contro le frodi alimentari.
In anni recenti si è assistito ad un crescente interesse per l’attività apistica, in parte dovuto alla maggiore sensibilità della società e delle istituzioni verso le tematiche ambientali e in parte alla crescente domanda di prodotti sani espressa dai consumatori, e ancora, soprattutto alla ricerca di alternative occupazionali in un contesto socio-economico-caratterizzato da una crisi prolungata. L’apicoltura, oltre che un’attività economica degna di attenzione, rappresenta anche uno degli strumenti più efficienti per la tutela e la valorizzazione del territorio e della biodiversità; l’ape da miele è universalmente riconosciuta come l’impollinatore principale sia delle piante spontanee che coltivate, svolgendo, alle nostre latitudini, la sua attività pronuba su oltre tre quarti della flora presente. Le api, infatti, sono essenziali per la vita umana, l'ambiente e la produzione di cibo. Secondo la FAO, più dell'80% della produzione mondiale di cibo dipende dall'attività di impollinazione delle api. Il loro contributo all'economia mondiale è stimato essere di circa 500 miliardi di dollari l'anno. Il cambiamento climatico sta alterando l’ecosistema tradizionale degli impollinatori (Decourtye, 2019; Soroye, 2020) mettendone a rischio la sopravvivenza. Infatti, divengono maggiormente frequenti fenomeni meteorologici estremi che inducono variazione nei processi fenologici di produzione nettarifera delle piante, inducendo mortalità per fame delle colonie apistiche. Inoltre, l’apicoltura è tradizionalmente un’attività caratterizzata dagli elevati costi operativi, anche determinati dalla distanza media degli apiari dall’abitazione dell’apicoltore e dal numero di apiari da gestire.
Adattamento al sistema di tracciabilità del miele, dal campo apiario alla tavola, delle tecniche afferenti la blockchain, con la finalità di trasferire al prodotto una certificazione garantita contro le frodi alimentari (ricordiamo che fonti UE considerano il miele il terzo prodotto più adulterato al mondo). Si offrirà, dunque, al mercato e ai consumatori, un’informazione che riduce la criticità legata al problema delle frodi attraverso la raccolta, analisi e tracciamento di dati rilevanti, e all’integrazione con i più diffusi sistemi di certificazione della qualità. La proposta ha per oggetto la determinazione della BFP (Bio Finger Print), ovvero la tipizzazione e caratterizzazione delle seguenti matrici:
1. Pollini
2. Miele
con la finalità di individuare, mediante tecnologie innovative, marcatori chimici che possano definirne la tipicità (tipizzazione) e caratteri specifici (caratterizzazione) per la determinazione finale dell’origine. La ricerca oltre a determinare per ogni Matrice fornita, l’origine, tipo e provenienza sarà finalizzata ad individuarne la mappa chimica complessa, utile nella fase successiva di produzione, all’individuazione e controllo in conferimento e produzione del prodotto finale, non solo in termini di provenienza ma anche di qualità del prodotto. L’aspetto importante per ogni matrice sottoposta al lavoro di ricerca è lo sviluppo di un’impronta biochimica digitale denominata DBFP (digital bio finger print), fondamentale per le operazioni di tracciabilità mediante strumenti digitali come la blockchain.
Sviluppo di apicoltura di precisione attraverso l’adattamento di apposite App di gestione di congegni di controllo alveari a distanza, da utilizzare in collegamento con sistemi di rilevamento e trasmissione dati. Tali appi consentiranno, appunto, una “gestione a distanza” di alcune fasi di conduzione degli apiari, consentendo, ad esempio, la scelta temporale degli interventi in apiario (razionalizzazione degli spostamenti) piuttosto che la scelta sulla opportunità di intervenire con tecniche di alimentazione integrativa, individuando tempi e quantità necessarie. In particolare le tecniche di apicoltura di precisione consentiranno di razionalizzare il ricorso alle alimentazioni supplettive, ridurre il numero di controlli annuali e di valutare meglio i tempi di inserimento e ritiro dei melari.