Piano di Innovazione del modello produttivo della Patata di Bologna DOP
Il settore pataticolo riveste una particolare valenza in EmiliaRomagna. In un contesto più orientato all’utilizzo di buone pratiche ecosostenibili, appare evidente la necessità di rivalutare le pratiche relative alla produzione della Patata di Bologna DOP al fine di: Implementare sistemi irrigui, attraverso l’introduzione di tecniche volte alla massimizzazione dell’efficienza d’uso dell’acqua; realizzare strategie alternative al diserbo chimico; Trasferire le innovazioni di processo/prodotto volte a migliore la gestione del prodotto in post-raccolta;Innescare, ai fini della difesa ecosostenibile, di attività di monitoraggio delle principali specie di artropodi fitofagi
L’azione avrà il fine di analizzare le aziende coinvolte per il raggiungimento degli obiettivi. In ogni azienda saranno analizzati processi produttivi, acquisendo le informazioni relative alle pratiche agronomiche dal disciplinare della Patata di Bologna D.O.P. In seguito verranno valutate soluzioni agronomiche migliorative e redatti dossier, che rappresenteranno il punto di partenza per adattare il protocollo sperimentale. Al termine di questa fase si procederà con una valutazione delle tecniche per il controllo fitopatologico in un sistema colturale a basso impatto ambientale. Infine si passerà all’elaborazione dei risultati e definizione del modello di best practices da integrare.
Il principale risultato atteso dalle attività di PDIDOP è quello di realizzare un modello di best practices a basso impatto ambientale per la coltivazione della patata, contribuendo anche all’adattamento dei sistemi colturali al cambiamento climatico. Le ricadute positive dell’innovazione proposta dal piano PDIDOP saranno di natura economica, ambientale e sociale. Dal punto di vista economico l’adozione delle pratiche agronomiche proposte, contribuiranno a facilitare la gestione agronomica e l’ottenimento di buone rese, nonché la riduzione dei costi dovuta a un minor utilizzo dei trattamenti. In un’ottica di sostenibilità ambientale, incrementando la biodiversità dell’agroecosistema gli agricoltori avranno benefici in termini di miglioramento qualitativo dei suoli. Le ricadute di carattere sociale direttamente collegabili alle finalità del piano riguardano l'arricchimento delle conoscenze sui sistemi di produzione ecosostenibili e rispettosi della biodiversità, con i benefici di aumentare la qualificazione professionale nell'operare le scelte più opportune per una corretta gestione delle attività produttive, e soprattutto per gli operatori, la salvaguardia della salute umana, grazie alla minore applicazione di trattamenti chimici.
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