Innovazioni nelle produzioni integrate e orticole e floricole sostenibili
Si prevede di validare applicazioni di procedure innovative per un sistema di produzione integrata in ambito orticolo e floricolo attraverso l’applicazione di metodi e mezzi produttivi e di difesa dalle avversità volti a minimizzare l’uso di sostanze chimiche di sintesi, a razionalizzare la fertilizzazione nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici e a reimpiegare risorse rinnovabili come i residui di coltivazione per realizzazione di compost. Si prevede di sperimentare, validare e divulgare tecniche produttive ecosostenibili per massimizzare il livello produttivo e ridurre il rischio per gli operatori del settore e i consumatori.
Il progetto INNORTIFLORIS, attraverso un approccio multidisciplinare, intende trasferire e validare una serie di strumenti innovativi per la protezione integrata di piante coltivate di interesse sia ornamentale che orticolo al fine di ottenere prodotti a ridotto rischio tossicologico ed elevate caratteristiche organolettiche e salutistiche. Saranno oggetto delle innovazioni, piante in vaso di ibisco e dipladenia e colture di fragole per l’ottenimento di frutti da destinare alla produzione di marmellate.
Anche nell'ambito floricolo L'orientamento di mercato ha stimolato negli ultimi anni una crescente ricerca di sistemi di produzioni quanto più possibile sostenibili in termini ecotossicologici ed economici. E in tale contesto un ruolo fondamentale è svolto dal controllo integrato delle avversità che attraverso innovazioni tecnologiche dei processi di produzione consente la realizzazione di prodotti quanto più possibile rispondenti alle richieste di un mercato selettivo e in forte dinamismo.
E’ infatti noto che la recente emanazione di stringenti norme comunitarie e nazionali (vedi Direttiva Europea 2009/128/CE e il più recente Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei pesticidi) ha oggi indotto ad una crescente richiesta anche da parte degli operatori del settore floricolo di tecniche e strategie innovative di difesa integrata a ridotto impatto tossicologico e ambientale, che prevedano un basso apporto di prodotti fitosanitari, favorendo l'impiego di agenti di difesa biologici (nemici naturali e formulati microbiologici) e mezzi biotecnici (trappole e feromoni) avvalendosi di affidabili strumenti di monitoraggio.Il progetto INNORTIFLORIS viene incontro alle esigenze di innovazione e riqualificazione del settore nell’ortofloricolo siciliano e risponde con una serie di iniziative che mirano ad affrontare alcune delle criticità riscontrate in questo settore. Tra queste vi è l’incremento dei fenomeni di inquinamento dei terreni per la diffusione di sistemi colturali intensivi poco sostenibili e l’aumento delle emergenze fitosanitarie, ambientali e alimentari.
Le innovazioni di prodotto e di processo da introdurre si riferiscono fondamentalmente a tecniche innovative per affrontare in modo sostenibile alcune importanti problematiche che interessano le colture ortofloricole connesse in particolare agli aspetti fitosanitari e alla razionalizzazione dell’uso delle risorse idriche e della fertilizzazione e all’uso di mezzi tecnici alternativi derivati da risorse rinnovabili.
Su colture floricole saranno effettuati rilasci di antagonisti naturali, saranno anche impiegati biopesticidi e prodotti microbiologici già utilizzati su piante orticole. Le tecniche di lotta biologica, monitoraggio e cattura massale dei fitofagi infestanti con nuovi dispositivi su colture floricole ad alto reddito al momento attuale non sono diffusamente impiegate. In questo contesto, infatti, la contaminazione da parte di molecole chimiche non è stata finora presa in seria considerazione in quanto queste colture non fanno parte del settore agroalimentare, e non sono quindi sottoposti a regolamentazione e controlli atti a salvaguardare la salute del consumatore. Si tratta di un metodo di produzione che prevede una drastica riduzione dell'uso di mezzi tecnici di lotta, come pure delle infestazioni, privilegiando accorgimenti e tecniche agronomiche diverse.
Il controllo delle specie infestanti sarà anche perseguito mediante la razionalizzazione degli apporti nutritivi (concimi azotati) e di biostimolanti delle piante (micorrize e tricoderma). . Si prevede quindi di valutare l’influenza di piani di fertirrigazione diversificati, in grado di razionalizzare gli apporti azotati nelle piante, con i livelli delle infestazioni di acari.
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