PEI-AGRI

Individuazione di un modello di best practices a basso impatto ambientale alternativo all’utilizzo del Glifosate nei seminativi

Obiettivi
Obiettivi

L’obiettivo generale del progetto è quello di realizzare un modello di best practices a basso impatto ambientale alternativo all’utilizzo del glifosate da applicare per la gestione dei terreni coltivati a seminativi (cereali, soia e girasole). L’applicazione di tale modello permetterà di ridurre i rilasci di sostanze inquinanti e di migliorare la qualità delle acque e del suolo, contribuendo anche all’adattamento dei sistemi colturali agli impatti del cambiamento climatico.

Risultati

Dalle prove sperimentali condotte durante il progetto è emerso che:
i) tra il sistema «convenzionale» e «biologico», non si riscontrano differenze significative tra rese colturali e incidenza delle infestanti nelle due colture valutate, in seguito all’applicazione di modelli “alternativi” di coltivazione di cover crops;
ii) rispetto al controllo positivo (glifosate), le diverse soluzioni di terminazione della cover crop oggetto di studio non hanno raggiunto il totale disseccamento della biomassa verde, ma hanno mostrato efficacie variabili in funzione dei volumi adottati;
iii) la trinciatura meccanica della cover crop si conferma essere una buona soluzione per terminare una coltura da sovescio, preservando la fertilità dei suoli;
iv) le diverse terminazioni valutate non hanno influenzato in modo negativo le rese delle colture estive.
Il progetto ha valutato anche costo per ha delle operazioni colturali proposte per la gestione della cover crop.

Attività

Le attività sono le seguenti:

  • Valutazione di diverse tecniche innovative, alternative al glifosate, per la terminazione delle cover crop in un sistema colturale a basso impatto ambientale;
  • Confronto di colture di copertura differenti, seminate in purezza o in miscuglio, con l’utilizzo di attrezzature innovative, alternative al glifosate, in un sistema colturale a basso impatto ambientale;
  • Sperimentazione on farm per una prima definizione del modello di best practices a basso impatto ambientale che utilizza metodi alternativi all’utilizzo del Glifosate.

Completano il progetto le attività di gestione del Gruppo Operativo, un articolato piano di divulgazione dei risultati.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
PROGEO Società Cooperativa Agricola
Responsabile
Giovanni Dinelli
@email
Ruolo
Partner
Nome
AGRITES
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
DINAMICA s.c.a r.l.
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Fondo San Luca di De Franceschi
Responsabile
stefano De Franceschi
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Marabini Aurelio
Responsabile
@email
Innovazioni
Descrizione

Risultati principali:
a. Messa a punto di modelli di best practices a basso impatto che possono sostituire il glifosate, al fine di ridurre i rilasci di sostanze inquinanti e migliorare la qualità delle acque e del suolo contribuendo anche all’adattamento dei sistemi colturali nei confronti degli impatti del cambiamento climatico;
b. Ottenimento di un risparmio economico oltre che ambientale perché viene messo a punto un pacchetto di best practices che comporta un minore impiego di mezzi tecnici ma soprattutto un loro utilizzo più mirato;
c. Produzione di un Web Toolkit per i produttori agricoli che possa dare le indicazioni pratiche per l’applicazione degli strumenti alternativi al glifosate di difesa nell’azienda agricola e di altri prodotti divulgativi.
Principali benefici/opportunità apportate dal progetto all'utilizzatore finale, che uso può essere fatto dei risultati da parte degli utilizzatori: Ottenimento di produzioni maggiormente sostenibili dal punto di vista ambientale, ottenute con un minore impiego di mezzi tecnici e di risorse idriche, ma soprattutto una maggiore salubrità delle produzioni ottenute per il consumatore.

Risultati

Dalle prove sperimentali condotte durante il progetto è emerso che:
i) tra il sistema «convenzionale» e «biologico», non si riscontrano differenze significative tra rese colturali e incidenza delle infestanti nelle due colture valutate, in seguito all’applicazione di modelli “alternativi” di coltivazione di cover crops;
ii) rispetto al controllo positivo (glifosate), le diverse soluzioni di terminazione della cover crop oggetto di studio non hanno raggiunto il totale disseccamento della biomassa verde, ma hanno mostrato efficacie variabili in funzione dei volumi adottati;
iii) la trinciatura meccanica della cover crop si conferma essere una buona soluzione per terminare una coltura da sovescio, preservando la fertilità dei suoli;
iv) le diverse terminazioni valutate non hanno influenzato in modo negativo le rese delle colture estive.
Il progetto ha valutato anche costo per ha delle operazioni colturali proposte per la gestione della cover crop.