Implementazione di una logistica ad alta eco-efficienza per la produzione di cippato forestale e successiva valorizzazione energetica tramite vendita diretta di calore
Porre le basi concrete per il miglioramento dell'efficienza nell'organizzazione dei cantieri di raccolta e trasformazione delle biomasse e di conseguenza ridurre in modo significativo le emissioni di CO2 e di altri gas clima-alteranti prodotti durante le fasi di ottenimento della materia prima, movimentazione, lavorazione e vendita dei biocombustibili legnosi. Le attività daranno come output l'assunzione ed il miglioramento delle pratiche utili alle imprese per garantire il monitoraggio dei flussi di materia all'interno dei cantieri e dei centri logistici dell'azienda, nonchè informazioni certificate rispetto all'impatto ambientale dell'azienda nel produrre il biocombustibile.
Azione 0: coordinamento dei partner del GO e rendicontazione delle spese. Azione 1: lavorazione in campo nei 4 casi studio di cantieri di cippatura per il monitoraggio e l'organizzazione della logistica. Azione 2: monitoraggio scientifico per produrre un protocollo basato su norme tecniche da fornire alle aziende che producono biocombustibili. Azione 3: sostenibilità ambientale della produzione di biocombustibile con output l'imposizione di vendita ad energia (€/MWh). Azione 4: ottenimento della certificazione sul cippato prodotto e/o distribuito secondo principi di qualità, tracciabilità e sostenibilità ambientale. Azione 5: divulgazione e comunicazione dei risultati del progetto.
Il progetto nasce con l'esigenza di risolvere le principali problematiche della filiera di approvvigionamento e trasformazione delle biomasse forestali residuali. In particolare è stato riscontrato: limitata specializzazione e professionalità degli operatori coinvolti nel mercato dell'offerta del cippato a destinazione energetica; inadeguata organizzazione logistica dei cantieri forestali che comporta la non economicità delle operazioni di recupero e trasformazione delle biomasse forestali in cippato, nonché un elevato dispendio energetico e di emissioni di CO2; limitata trasparenza in riferimento alla qualità del biocombustibile nel sistema di vendita dello stesso per uso energetico, questo comporta poca chiarezza sulle informazioni relative al costo dell'energia scambiata; minima sostenibilità ambientale e mancanza di tracciabilità della biomassa con la quale vengono alimentati gli impianti di valorizzazione energetica perché non esistono attualmente in Trentino, strumenti che possano garantire la sostenibilità ambientale del combustibile legnoso conferito agli impianti; mancanza tra gli operatori in provincia di Trento coinvolti nella filiera bosco-legno-energia di sinergia in grado di veicolare corrette informazioni di qualità dei processi che vanno dalla produzione, alla corretta progettazione, installazione e gestione degli impianti. In primis in Trentino, manca una certificazione in grado di fornire ad oggi elementi di caratterizzazione qualitativa del cippato ad uso energetico, in grado di garantire tracciabilità, sostenibilità ambientale e qualità del prodotto. Manca inoltre un coordinamento di rete tra le imprese produttrici, in un'ottica di certificazione di gruppo o di rete.
L'innovazione è l'adozione di un sistema di certificazione di parte terza per la qualità del prodotto e dell'azienda. Gli elementi qualificanti dello standard di certificazione sono tre: 1) Tracciabilità e legalità della biomassa legnosa. Lo schema prevede l'obbligo dell'adozione di un sistema di tracciabilità e di dovuta diligenza del materiale, come previsto dal Regolamento EUTR 995/2010 (Timber Regulation). Ogni produttore (P) e distributore (D) sarà dotato di un codice identificativo univoco (ID), applicato lungo il sistema di tracciabilità dei diversi lotti di prodotto codificati. Il sistema di tracciabilità consente all'organismo di certificazione di identificare le diverse fasi di processo produttivo e i fattori di rischio che possono influenzare la qualità e la provenienza del prodotto, così da permettere l'individuazione e la risoluzione dei punti critici del controllo. 2) Sostenibilità ambientale del prodotto. Ogni produttore o distributore certificato deve garantire di immettere in commercio un prodotto con un ciclo produttivo in grado di generare un risparmio di emissioni di CO2-eq almeno del 70% rispetto a quello del gas naturale, a parità di energia primaria. 3) Rispetto e mantenimento dei parametri di qualità. Lo schema prevede che il produttore e il distributore rispettino i requisiti qualitativi del prodotto, secondo quanto previsto dalla norma ISO 17225-1 e dalle parti specifiche dei diversi biocombustibili. Il processo produttivo dovrà essere monitorato internamente da un responsabile della qualità idoneamente formato. A questo elemento si aggiungono una serie di altri requisiti infrastrutturali minimi che l'azienda deve dimostrare di possedere per garantire la continuità della qualità certificata.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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