Gestione collettiva e valorizzazione dei prodotti forestali dell’Appennino
L’attuale gestione forestale e valorizzazione del legname della Val Nure mostrano aspetti migliorabili, anche in termini di possibili prodotti da realizzare. Il progetto si prefigge di avviare nuove produzioni a maggiore valore aggiunto, favorendo la cooperazione tra gli operatori locali e creando nuove opportunità economiche e lavorative per la popolazione, con evidenti ricadute positive sull’intero territorio. Il progetto mira anche a ridurre la frammentazione fondiaria dei terreni, mediante una gestione collettiva della proprietà.
- Censimento forestale delle particelle interessate dal Piano;
- Analisi degli operatori forestali locali;
- Studio delle forme di gestione collettiva adatte al contesto locale;
- Valutazioni economiche e ambientali (impronta carbonio) relative alla minor frammentazione fondiaria e al miglioramento nella gestione forestale;
- Studio di mercato dei prodotti legnosi;
- Confezionamento di legna da ardere e produzione di legni varietali per usi specifici;
- Attivazione di nuove forme di vendita dei prodotti legnosi realizzati in vallata;
- Attività di divulgazione e formazione per trasferire nuove conoscenze e nuove pratiche forestali agli operatori locali.
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Il piano consentirà di identificare la forma di gestione collettiva migliore per i terreni forestali della Val Nure, che sia efficace ed efficiente a garantirne una buona conduzione sia dal punto di vista economico che ambientale. Ciò permetterà di capire gli effetti che la riduzione della frammentazione fondiaria e che la nuova gestione forestale potranno avere sulla sostenibilità (economica, ambientale e sociale) delle produzioni legnose locali. Il piano consentirà, inoltre, di avviare un nuovo sistema di valorizzazione della legna, che prevede il confezionamento della legna da ardere, la produzione di prodotti legnosi varietali per usi specifici, l’organizzazione di un sistema di vendita diretta all’utilizzatore finale. L’avvio della/e modalità prescelta/e e la relativa valorizzazione dovrebbero incrementare le opportunità lavorative dell’area, con effetti positivi anche al contrasto dello spopolamento della montagna. Infine, l’impiego di personale di nazionalità non italiana (in particolare di persone richiedenti asilo che si trovano ospitate in vallata) e di categorie svantaggiate nelle attività di confezionamento, vendita e divulgazione favorirà l’inclusione sociale.