Gestione attiva della falda ipodermica per il contrasto alla risalita del cuneo salino
Il Piano si pone l’obiettivo di fornire strumenti conoscitivi ed operativi (nuovi moduli nel DSS IrriNet gestito da CER) a Consorzi di Bonifica ed aziende agricole operanti nella zona costiera della Regione Emilia-Romagna, per una gestione più oculata dell’acqua irrigua e per il mantenimento di bassi livelli di salinità nelle acque e nei suoli, oltre a valorizzare la coltura del riso come indispensabile presidio di aree agricole altrimenti marginali. Allo stesso tempo, sarà stimato il valore del servizio ecosistemico, fornito dai medesimi Consorzi di Bonifica, tramite la gestione della rete consortile di scolo e consegna delle acque, in aree critiche per la conduzione dell’agricoltura.
Le principali attività del Piano consisteranno nella determinazione della capacità dei canali di Gronda (che decorrono paralleli alla costa) ed aree umide di contrastare il cuneo salino. Saranno al contempo prodotti, tramite modelli idrologici, scenari per ottimizzare la gestione delle acque, anche per impedire, in alcune zone, un’eccessiva riduzione del franco di bonifica per subsidenza. Tramite monitoraggi sul campo ed attività di test informatici, saranno prima calibrati, poi validati i due nuovi moduli previsti su IrriNet, relativi alla lisciviazione dei sali nel terreno (leaching requirement) ed al calcolo per il bilancio idrico del riso.
Per la progettazione e realizzazione dell’Eco-schema sopracitato, nel Piano verranno realizzati una serie di software e modelli che permettano di: (i) conoscere lo stato idraulico della rete e i volumi disponibili in ogni nodo; (ii) automatizzare i manufatti di regolazione del reticolo irriguo (iii) identificare strategie e criteri ottimali per l’allocazione delle acque irrigue. Inoltre, saranno identificati innovativi schemi di ristoro (es. polizze parametriche; fondi mutualistici) per indennizzare gli agricoltori dai danni da siccità, così da contribuire alla sostenibilità economica delle aziende agricole.
Infine, sulla base dei risultati di progetto e dopo un’accurata consultazione con gli stakeholder, saranno identificate strategie di policy per facilitare l’implementazione dell’Eco-schema.
Così facendo, sarà possibile realizzare un intervento che impatti su un’ampia porzione di territorio e di aziende agricole, ottenendo una massiccia applicazione e diffusione di buone pratiche per il raggiungimento della sostenibilità ambientale ed economica dell’agricoltura irrigua. Infatti, il Piano presenta rilevanti possibilità in termini di efficientamento dell’irrigazione, poiché adotta un approccio territoriale, minimizzando i prelievi a livello dei Consorzi di Bonifica attraverso l’ottimizzazione dei sistemi di organizzazione e gestione delle acque irrigue nel territorio.
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