Definizione di un manuale aziendale per implementare le buone pratiche di allevamento finalizzate a ridurre l'impiego di antibiotici nell'allevamento del suino pesante
L'obiettivo del progetto è quello di creare un manuale aziendale di buone pratiche di allevamento per ridurre l'utilizzo di antibiotici e fornire i mezzi necessari per combattere lo sviluppo di nuove forme di antibiotico-resistenza nell'allevamento dei maiali pesanti, in modo da aiutare gli allevatori a migliorare il benessere animale nei loro allevamenti. In questo modo è anche possibile analizzare la quantità di antibiotico utilizzato e quali tipi vengono maggiormente usati negli allevamenti e creare un database per sapere come poter intervenire per prevenire e ridurre il loro utilizzo.
Per ogni azienda sono stati: (i) acquisiti dati riguardanti il consumo di antimicrobici (ii) rilevati i parametri di biosicurezza interna ed esterna (iii) registrati i parametri concernenti il benessere animale tramite checklist predisposte dall’IZSLER o opportunamente modificati. Successivamente alla raccolta dei dati riferibili all’anno 2016, si è provveduto al rilevamento dei dati aziendali così come previsto dal Piano ahe per gli anni 2017 e 2018. I dati sono stati raccolti in un database. All’ottenimento di tutti i dati sono stati redatti dei report specifici per ogni azienda e prodotti al temrine del progetto una serie di documenti che costituiscono il mauale operativo dello stesso.
La prima fase prevede la formazione dei tecnici e degli allevatori circa i problemi legati all'antibiotico resistenza e le spiegazioni tecniche legate alle analisi che dovranno essere effettuate. Nella seconda fase vengono eseguite le analisi e viene misurata la quantità e la qualità di antibiotici usati dai partner e gli stessi vengono comparati con rilevazioni fatte a campione su altri allevamenti della regione. Verrà creato un database con tutti questi dati e verrà stilato un programma specifico per ogni partner per ridurre l'uso degli antibiotici. La terza fase prevede la registrazione dei dati finali e la relazione di un manuale sulle buone pratiche di allevamento.
Il piano si propone come obiettivo principale di ridurre del 20% l'impiego di antibiotico negli allevamenti partner del GO. Al fine di soddisfare l'obiettivo principale, si rende necessario il raggiungimento di obiettivi secondari come elencato di seguito: 1) Quantificare il consumo di antibiotici, utilizzando come unità di misura standardizzata la Defined Daily Dose (DDD), per le molecole antibiotiche impiegate nell'allevamento del suino pesante nelle diverse fasi produttive. 2) Mappare le tipologie di molecole a maggiore incidenza negli allevamenti, fondamentale per definire obbiettivi futuri di riduzione quantitativa e qualitativa per ogni classe di antibiotico. 3) Mettere in relazione l'impiego del farmaco con i parametri di benessere animale e biosicurezza. 4) Valutare l'effetto della riduzione del farmaco in termini di parametri produttivi delle aziende. 5) Definire ed applicare manuali operativi volti all'uso razionale dell'antibiotico in azienda. Le azioni che caratterizzeranno il progetto sono suddivise in 4 fasi. AZIONE 1: Rilevamento dell'impiego di antibiotico in allevamento associato a parametri di benessere animale e biosicurezza; AZIONE 2 Analisi dei dati di correlazione tra farmaco impiegato, benessere animale e biosicurezza; AZIONE 3: Applicazione delle azioni correttive negli allevamenti partner del Piano; AZIONE 4: Stesura del manuale operativo inerente le azioni necessarie a ridurre l'impiego di antibiotico nell'allevamento suino.
Il fulcro del Piano è stata la quantificazione, per la prima volta, del consumo di antibiotico in un campione importante degli allevamenti suini della Regione Emilia Romagna. A questo si deve aggiungere che il dato di consumo dell’antibiotico è stato espresso in DDDAit, l’unità di misura standardizzata che permette di confrontare i diversi allevamenti in modo trasversale. La possibilità di estendere la raccolta dei dati a 30 aziende ci ha permesso di definire una baseline importante per le diverse classi di animali. Il dato, oltre che di utilità per le istituzioni e per dare un’idea concreta del reale consumo di antibiotico agli allevatori, ci ha permesso di posizionare le 8 aziende partner del GOI in una scala di consumi.
La riduzione dei consumi registrata nei suinetti non è confinata alla valutazione dell’antibiotico complessivo, ma comprende un importante calo (-92.2%) dei consumi di molecole critiche (HPCIA) dal 2016 al 2018. L’utilizzo della colistina è stato drasticamente ridotto in tutte le categorie considerate: verosimilmente questo risultato è stato raggiunto anche grazie all’intervento legislativo, con la revoca all’AIC di tutti i prodotti contenenti colistina in associazione da somministrare per via orale (DMS 117/2016). Riduzioni importanti si sono registrate, comunque, anche per altre molecole HPCIA, come i macrolidi e le cefalosporine.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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Relazione Tecnica Finale del Progetto
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Materiali utili
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